Emergenza Oftalmologica in Libano

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Il Polo Nazionale di Ipovisione e Riabilitazione visiva di Roma collabora, su invito dell’Organizzazione Mondiale della Salute, ad una guida clinica rapida per l’emergenza oftalmica in Libano: molte centinaia le persone diventate ipovedenti in seguito all’esplosione dei cercapersone

In Libano centinaia di persone sono divenute cieche e ipovedenti in seguito all’esplosione dei cercapersone e dei walkie talkie.

La perdita totale o parziale della vista a seguito di un evento traumatico ha fortissime ricadute sulla vita della persona, sull’autonomia e la vita quotidiana.

Attualmente, in Libano mancano centri e personale specializzato nell’assistenza e nella riabilitazione visiva per le persone che, una volta dimesse dagli ospedali, tornano a casa, spesso con disabilità permanenti o mutilazioni.

“Per aiutare pazienti, famiglie e operatori sanitari, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ricevendo la richiesta di supporto del Governo libanese, ha incaricato il Polo Nazionale Ipovisione di Roma – in qualità di Collaborating Centre italiano dell’Organizzazione – di creare una guida di pronto utilizzo per gestire i primi momenti dopo il trauma” annuncia Silvio Paolo Mariotti, Senior Medical Officer al Department of Noncommunicable Diseases dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

 “Abbiamo condiviso tre ordini di informazioni – spiega il direttore Filippo Amoreinformazioni per reinserirsi e orientarsi in casa in maniera confortevole, con suggerimenti su come condurre in sicurezza le attività della vita quotidiana, dalla cura personale alla preparazione dei cibi (utilizzare bottiglie di sapone di diversa forma; indicatori di livello dei liquidi o timer sonori, etc..); informazioni sull’uso di semplici ausili visivi per coloro che hanno ancora un residuo visivo, come lenti di ingrandimento a mano dotate di illuminazione, video-ingranditori portatili e con assistenza vocale – strumenti semplici, disponibili anche in zone belliche che non richiedono grande tecnologia o formazione e che si utilizzano comunemente anche in Italia; lezioni di riabilitazione per il personale sanitario, con indicazioni mirate all’acquisizione delle competenze di base necessarie per poter intervenire con una riabilitazione visiva “essenziale” di sostegno delle persone con disabilità visiva”.

Il Polo Nazionale Ipovisione e Riabilitazione Visiva, situato all’interno del Policlinico Gemelli di Roma, è particolarmente qualificato per il compito, essendo stato il partner ufficiale dell’OMS negli ultimi 10 anni. Durante questo periodo, ha coordinato un progetto internazionale volto alla definizione degli Standard della Riabilitazione visiva e dei curricula formativi per gli operatori della riabilitazione visiva.

“La riabilitazione visiva è e va considerata parte integrante delle cure in oculistica – conclude Amore – perché aiuta le persone ad affrontare il terribile trauma piscologico della perdita della vista mettendo, successivamente, a loro disposizione un percorso e gli strumenti necessari a riconquistare parte dell’autonomia e della libertà perduta”.

“Questi primi interventi – conclude Mariotti – sono pensati per fare fronte alla situazione iniziale. Continueremo ad avvalerci della collaborazione del Polo, che ringrazio per la disponibilità e prontezza della risposta, al fine di formare gli operatori sanitari libanesi in modo da permettere loro di proseguire nel percorso di riabilitazione visiva che sarà necessario sul lungo periodo”.