Giornata nazionale del Braille
Il 21 febbraio 2010 si è celebrata la sua terza edizione. A Catania si è tenuto un convegno internazionale il 19 febbraio, mentre il 20 febbraio è stata presentata al pubblico la "Creazione di Adamo" in rilievo
Toccare le lettere è possibile grazie all’alfabeto braille, una straordinaria invenzione per i non vedenti. Il braille consente ai ciechi di accedere all’immane patrimonio della conoscenza attraverso sei punti in rilievo con cui sono scritte le parole. Questo strumento ha una giornata dedicata a livello nazionale: il 21 febbraio. A Catania è stata preceduta da un convegno internazionale (il 19 febbraio) e dalla presentazione, il giorno seguente, di un particolare della Cappella Sistina (riproduzione in rilievo della "Creazione di Adamo").
La Giornata nazionale del Braille è una ricorrenza atta a sensibilizzare “l’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti”: è quanto recita la legge approvata il 3 agosto del 2007, dando seguito agli sforzi e alle richieste di chi si occupa di cecità e della sua prevenzione.
Al convegno internazionale sul braille come strumento di scienza, arte e cultura – che si è tenuto presso l’Università di Catania il 19 febbraio – hanno partecipato numerosi relatori italiani e stranieri (clicca qui per consultare il programma). Il convegno – moderato da Nicoletta Carbone, giornalista di Radio24 – è stato introdotto dall’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della Stamperia Regionale Braille e dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus. “Il braille è un sistema che aiuta più di trenta milioni di ciechi nel mondo – ha affermato l’avv. Castronovo –: è diventato la ‘vista’ dei non vedenti. Così come i vedenti usano la penna per scrivere, gli occhi per leggere qualsiasi libro e giornale, noi abbiamo il braille".
“Per un bambino cieco del Togo che ha scritto una bellissima lettera, il braille – ha proseguito il Presidente della IAPB Italia onlus – è come il Nilo per gli Egiziani, cioè sorgente di vita. Infatti, dà la possibilità al non vedente di apprendere e di istruirsi. Quel bambino ha conseguito la laurea e ora si sente un cittadino pieno di dignità, più forte…”. Tra l’altro l’alfabeto tattile in rilievo ha il vantaggio di poter essere letto anche visivamente. Le lettere del braille, infatti, sono rappresentate con una matrice a sei punti (tre righe e due colonne).
"Louis Braille – ha concluso l’avv. Castronovo – è stato autore di un’autentica rivoluzione sociale, che ha avuto benefici e incalcolabili effetti su milioni di persone non vedenti in tutto il mondo. Altrimenti saremmo stati costretti a perpetuare la nostra difficile vita di ciechi, fatta di privazioni e di limiti. Noi tutti dobbiamo manifestare imperitura gratitudine a questo cieco che, per primo, comprese che il riscatto etico deve avvenire solo ad opera di chi comprendeva i non vedenti".
Tuttavia, è necessario l’aiuto della scuola, della società e delle istituzioni per insegnare e diffondere l’alfabeto Braille, un eccezionale linguaggio di comunicazione nato per chi vive nel buio. Quindi, al convegno internazionale del 19 febbraio sono intervenuti – tra gli altri – il dott. Mario Dutto (Direttore Generale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), il Sen. Enzo Bianco (Promotore della legge istitutiva della Giornata Nazionale del Braille) e Tommaso Daniele, Presidente dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.
Riportiamo qui di seguito l’esperienza di un non vedente durante la lettura del braille: "I polpastrelli delle dita che accarezzano un testo, muovendosi da una riga all’altra, sono simili al processo respiratorio dei polmoni. Se i punti simboleggiano i sassolini sul sentiero e le parole sono file di punti, il mio destino di utilizzatore permanente del braille è legato al nuovo universo creato dalla mia mente attraverso il tatto. Il mio contributo a questo universo si concretizza nel mio inconfondibile stile nello scolpire quei sassolini rotondi"(Antonio Martín Figueroa)
Quando la Cappella Sistina assume rilievo
Il 20 febbraio è stata presentata la "Creazione di Adamo" presso il Polo Tattile Multimediale di Catania
L’arte è questione di tocco: il 20 febbraio è stata presentata a Catania, presso il Polo Tattile Multimediale, la "Creazione di Adamo", un particolare della Cappella Sistina riprodotto in rilievo dalla Stamperia Braille siciliana.
La “Creazione di Adamo” è un particolare della Cappella Sistina in Vaticano che è diventata un’opera accessibile ai non vedenti, i quali possono ora conoscere in prima persona il capolavoro di Michelangelo.
Per rendere ancora più semplice la sua fruizione, l’opera è stata scomposta in diversi livelli con l’aggiunta progressiva di nuovi elementi (in quattro fasi), fino ad arrivare al magnifico capolavoro reso tridimensionalmente in tutta la sua plasticità. Questa opera si affianca ad altre riproduzioni di opere conservate al Louvre, agli Uffizi di Firenze e in altri musei, ospitati presso il museo permanente dello stesso Polo Tattile catanese.
Per il programma integrale del 19 e del 20 febbraio a Catania clicca qui.
Note:cit. tratta da Vocabraillario, contenuto in AA VV, “Braille, il mondo sulla punta delle mie dita”, Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti onlus, Roma, 2009, p.31.
Pagina pubblicata il 9 febbraio 2010 e modificata il 22 febbraio. Ultimo aggiornamento: 2 marzo 2010.