V2020-Londra, 4 novembre 2020

 Facciata RNIB (part.)

Una road map per prevenire la cecità

Il 4 novembre incontro a Londra per Vision2020. Piano d’azione per un ‘pressing’ maggiore sulle istituzioni comunitarie  

Una road map per combattere la cecità nell’Unione europea. La si è messa a punto durante un meeting che si è tenuto giovedì 4 novembre a Londra, presso la sede del Royal National Institute of Blind People (RNIB), nell’ambito di Vision2020 – un programma congiunto dell’OMS, della IAPB e di altre organizzazioni – che ha il fine di eliminare la perdita della vista entro la fine di questo decennio. I primi tre punti-chiave su chi si è trovato un accordo sono: 1) la richiesta di un incontro col Commissario dell’Unione europea per la salute, John Dalli, per far presente quale sia l’importanza della prevenzione della cecità e per esercitare un adeguato ‘pressing’ sulle istituzioni comunitarie; 2) la ricerca di un dialogo più serrato col mondo della ricerca; 3) la richiesta agli istituti statistici comunitari di un impegno maggiore nella raccolta di dati epidemiologici a livello di salute oculare.  Avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlusI lavori hanno visto, tra l’altro, la partecipazione dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (Sezione italiana della IAPB): il suo Presidente, l’avv. Giuseppe Castronovo, ha avanzato la proposta di incontrare i vertici dell’Unione europea che si occupano di salute, trovando un ampio consenso. Si tratta dell’azione prioritaria di una serie di atti intesi a ridurre il numero di ciechi e ipovedenti nella comune ‘casa europea’.  Il Vecchio Continente, infatti – ha ricordato il Prof. Volker Klauss (già docente presso il Dipartimento di Oftalmologia dell’Università di Monaco) –, ha una popolazione di 874,6 milioni di persone, di cui 2,7 milioni Prof. Volker Klauss ciechi e 15,5 milioni affetti da gravi problemi visivi. Numeri, dunque, che non possono essere sottovalutati; ma nell’affrontare le patologie oculari si evidenziano forti differenze tra gli standard elevati dell’Europa occidentale e quelli più bassi dell’Europa orientale. Secondo l’ultimo piano d’azione quinquennale di V2020 (che arriva al 2011), in 51 Paesi europei il numero di persone che hanno perso la vista a causa di malattie oculari è di 683 per mille ciechi. Purtroppo ancora in troppi Paesi dell’Est operazioni come quella di cataratta non sono di routine e, soprattutto, lo Stato non ha le risorse sufficienti per coprire i costi delle operazioni. Questo in un quadro generale di crisi economica che sta portando al taglio di fondi pubblici stanziati per la salute e la ricerca in numerosi Stati europei. L’incontro del 4 novembre, presieduto da Stephen King (responsabile per la prevenzione della cecità all’RNIB) e da Peter Ackland (Direttore esecutivo della IAPB) è stato un’occasione di confronto tra le diverse esperienze europee; ora occorrerà passare dalle parole ai fatti sulla base di un dettagliato calendario che è stato redatto. Complessivamente hanno Stephen King (RNIB, responsabile per la prevenzione della cecità)partecipato ai lavori una ventina di persone che lavorano in Europa, appartenenti a diverse organizzazioni che si occupano di prevenzione della cecità e di patologie visive.  
  

Pagina pubblicata l’8 novembre 2010. Ultima modifica: 11 novembre 2010.