Scoperta la connessione tra elaborazione visiva e abilità motoria

Uno studio del Dipartimento di Psicologia della Norwegian University of Science and Technology rivela come i problemi nell’elaborazione delle impressioni visive possano influire sullo sviluppo delle capacità motorie.  

L’elaborazione visiva riguarda il modo in cui il cervello percepisce ed elabora le impressioni degli occhi. Uno studio del Dipartimento di Psicologia della Norwegian University of Science and Technology (NTNU) ha messo in luce come problemi riguardanti l’elaborazione delle impressioni visive possano influire su alcune competenze degli individui, determinando ad esempio ritardi nello sviluppo della capacità motoria.

Nello studio pubblicato su Scandinavian Journal of Educational Research[1], i ricercatori hanno messo a confronto le attività di due gruppi, allo scopo di individuare come differisce l’elaborazione visiva tra distinti livelli di competenza nella lettura. Dei due gruppi, selezionati da un campione di 186 soggetti con un’età media di 24 anni, uno includeva il 10% di coloro che avevano ottenuto i migliori risultati nel Word Chain Test, il test utilizzato per determinare la competenza di lettura da un’ortografia regolare; l’altro era invece composto dal 10% di quanti avevano incontrato maggiori, difficoltà, ottenendo i punteggi più bassi, senza però essere classificabili come dislessici. Il reclutamento del campione è avvenuto tra gli studenti universitari della NTNU, selezionati in modo casuale.

I soggetti sono stati sottoposti tramite l’applicazione “Magno” al test sull’elaborazione visiva (Motion and the Form test), utilizzato per misurare l’efficacia del cervello nel rilevare movimenti o rapidi cambiamenti nell’ambiente circostante. A questo si è aggiunto un compito di “controllo” relativo all’individuazione di una figura fissa all’interno di uno schema. Il gruppo con minori abilità di lettura ha mostrato una sensibilità al movimento inferiore rispetto al primo: “Tra i due gruppi – ha spiegato Sigmundsson – abbiamo riscontrato una chiara differenza con alta o bassa alfabetizzazione nella loro capacità di percepire il movimento[2]. Non è stata invece rilevata alcuna differenza significativa nel compito di individuare una forma coerente.

Questi risultati mettono in luce una correlazione tra la ridotta sensibilità a percepire un movimento e una vulnerabilità dell’area visiva dorsale. I dati sembrano supportare quelle teorie[3] che suggeriscono come l’elaborazione visiva sia coinvolta nell’abilità di decodifica delle parole, e che i segnali gangliari – magnocellulari – influenzino la decodifica delle stesse in modo percettivo dal basso verso l’alto. Un ulteriore sguardo su questi risultati indica che non sono necessari problemi di elaborazione visiva per lo sviluppo delle difficoltà di lettura, ma che queste possono essere una delle possibili cause di tali difficoltà.


[1] K. Egset, B. Wold, J. Krogstie, H. Sigmundsson, Magno App: Exploring Visual Processing in Adults with High and Low Reading Competence, in “Scandinavian Journal of Educational Research”, 7 January 2020.

[2] https://medicalxpress.com/news/2020-01-vision-real-children-motor-skill.html

[3] Stein J., Walsh V., To see but not to read; the magnocellular theory of dyslexia,in “Trends in Neurosciences”, 20(4), 147–152, 1997; Vidyasagar T. R., Pammer K., Dyslexia: A deficit in visuo-spatial attention, not in phonological processing, in“Trends in Cognitive Sciences”, 14(2), 57–63, 2010.