L’ipovisione e la riabilitazione a convegno-Ministero Salute-13 marzo 2015

L’ipovisione e la riabilitazione a convegno

Il 13 marzo presso il Ministero della Salute è stata presentata anche la cartella clinica informatizzata

L’astro della riabilitazione visiva ha "brillato" per un giorno presso l’auditorium del Ministero della Salute, in occasione di un convegno che si è tenuto il 13 marzo 2015, organizzato dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus assieme al suo Polo Nazionale per gli ipovedenti presso il Policlinico A. Gemelli. L’evento ha consentito di fare il punto sulla necessità di una definizione di standard riabilitativiIl Prof. Filippo Cruciani (Università Sapienza di Roma e Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva c/o Gemelli) a livello mondiale. Inoltre è stata presentata una cartella clinica informatizzata per gli ipovedenti (la riabilitazione visiva può essere eseguita anche in casa propria grazie a un nuovo programma informatico che consente agli specialisti di seguire il training da remoto). Un efficace percorso riabilitativo consente a chi abbia subito un grave danno a livello oculare di sfruttare al meglio il proprio residuo visivo, migliorando la propria qualità della vita.
“La riabilitazione visiva – ha osservato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus e fondatore del Polo Nazionale – non è ancora diventata un elemento culturale né degli oculisti né del mondo politico". "La nostra attività persuasiva deve essere quindi quella di convincere le autorità governative, tra cui il Ministro della Salute: vogliamo invitarlo ad affrontare la questione della riabilitazione visiva, in modo tale che tutti i centri abbiano il supporto finanziario necessario per effettuare la riabilitazione”. Infatti, quest’ultima ha subito una riduzione consistente di fondi: si è riusciti a recuperare, grazie anche al sostegno dello stesso Dicastero della Salute, soltanto ulteriori 250 mila euro aggiuntivi rispetto agli iniziali 198 mila stanziati con la legge di stabilità per il 2014, che restano tuttavia ben lontani dai 2,5 milioni di euro ordinari da destinare a quest’importante attività, la quale consente consistenti risparmi per lo Stato nel medio e nel lungo periodo (soprattutto quando si riesce a evitare che un ipovedente perda del tutto la vista).

 “Il diritto alla riabilitazione visiva – ha incalzato Michele Corcio, Vicepresidente della IAPB Italia onlus – è un diritto universale. L’appuntamento, tenuto almeno annualmente, è utile anche per rafforzare i rapporti di collaborazione col Ministero della Salute. La IAPB Italia, attraverso il suo Polo Nazionale (centro di collaborazione Oms), sta inoltre compiendo uno sforzo notevole per ampliare una rete di centri riabilitativi italiani dislocati sul territorio nazionale”.

A livello planetario esistono diverse realtà riabilitative nelle sei grandi regioni dell’Oms in cui è ripartito il mondo. Definire uno standard comune significa potere potenzialmente garantire dei percorsi riabilitativi adeguati in relazione alle condizioni socio-economiche del Paese e della zona considerata.

Al Convegno di Roma – intitolato “Prevenzione della cecità e riabilitazione visiva: dalle realtà territoriali agli standard internazionali” – ha partecipato il mondo dell’università, del Dicastero della Salute (col dott. Pietro Malara della Direzione generale della prevenzione sanitaria), delle regioni e di vari centri italiani di riabilitazione visiva. L’incontro successivo dedicato all’ipovisione e alla definizione degli standard riabilitativi si è successivamente tenuto a Roma dal 9 al 12 dicembre 2015 (Consensus Conference OMS).

Leggi la notizia nel sito del Ministero della Salute
 
Programma del Convegno (13 marzo 2015)

Pagina pubblicata il 6 marzo 2015. Ultima modifica: 26 febbraio 2016