La valutazione e la riabilitazione neurovisiva precoce: il 5 e il 6 aprile a Roma un corso d’aggiornamento per specialisti
Come s’impara a vedere? Il senso che ci fornisce circa l’80% delle informazioni sul mondo circostante ha una sua evoluzione centrale nella vita degli esseri umani. Proprio sulla visione e il suo sviluppo si è tenuto a Roma, il 5 e il 6 aprile 2019, un corso d’aggiornamento rivolto a una serie di figure professionali: dagli oculisti ai pediatri, passando per infermieri, educatori, fisioterapisti, logopedisti, neuropsichiatri infantili, ortottisti, psicoterapeuti e terapisti della neuropsicomotricità dell’età evolutiva.
Il corso – organizzato dalla IAPB Italia onlus e dal suo Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva del Gemelli (Centro di collaborazione OMS) – è stato tenuto da diversi docenti [[tra cui un medico oculista, tre ortottisti, una neuropsichiatra infantile e una terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva]].
Nel programma si legge:
L’interesse per lo sviluppo delle competenze visive precoci è aumentato negli ultimi anni perché si è compresa l’influenza della vista sullo sviluppo psicomotorio e sociale del bambino. È inoltre ormai largamente riconosciuto che il deficit visivo non dipende solo da alterazioni oculari, ma che è presente nella maggior parte dei bambini con deficit motori. Nonostante le metodiche di valutazione delle funzioni visive siano conosciute ormai da più di 30 anni, pochi sono i Centri che eseguono questi esami e la riabilitazione del bambino rimane prevalentemente basata sulla valutazione delle competenze motorie, senza capire quanto e come quel bambino vede.
Dei cinque sensi però, la vista fornisce la maggiore percentuale di informazioni; è costituita da tanti aspetti, che dipendono da aree cerebrali diverse, che compaiono e maturano in tempi diversi e che, tutti insieme, costruiscono le informazioni che ci permettono di decodificare le immagini. Questo corso ha l’obiettivo di ampliare le conoscenze dei partecipanti sullo sviluppo delle funzioni visive precoci, fornire strumenti di uso pratico ed immediato per valutare tali competenze e integrare, nel percorso riabilitativo, attività che possano favorire lo sviluppo e l’uso della vista.
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