Per i melanomi oculari si potrà far ricorso più facilmente a protoni e ioni carbonio grazie a un accordo del Policlinico col Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia
Ci sono tumori non operabili e resistenti alla radioterapia ai raggi X. Per questo è stata ideata l’adroterapia, che sfrutta i protoni e gli ioni carbonio come se fossero dei piccolissimi “proiettili” per “uccidere” i tumori, compresi i melanomi oculari, con maggiore risparmio dei tessuti sani circostanti e una riduzione notevole degli effetti collaterali.
Al Policlinico Gemelli di Roma aprirà entro giugno 2019 un ambulatorio – denominato “CNAO-Gemelli ART” (Advanced Radiation Therapy) – dedicato proprio a persone colpite da forme tumorali particolarmente aggressive. Ciò è possibile grazie a un accordo di collaborazione stipulato col Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia, uno dei sei al mondo in grado di erogare un trattamento all’avanguardia (gli altri si trovano in Germania, Austria, Giappone e Cina), il cui impiego deriva dalla fisica delle alte energie che studia l’universo.
Un’alleanza Roma-Pavia
L’équipe medica valuterà i pazienti affetti da tumori e, nei casi selezionati, verrà erogata direttamente a Pavia. I medici del CNAO e del Policlinico Gemelli potranno seguire insieme il percorso dei pazienti e condividere le informazioni cliniche.
Marco Elefanti, Direttore Generale del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, ha spiegato:
L’ambulatorio CNAO-Gemelli ART ci consentirà di offrire ai nostri pazienti oncologici, che in circa 50.000 l’anno si rivolgono alle cure dei nostri sanitari, tutta la gamma dei trattamenti oncologici più avanzati al fine di realizzare una personalizzazione della cure basata sulle necessità del singolo paziente.
Gianluca Vago, presidente del CNAO, ha spiegato che ciò “contribuirà in maniera significativa a una corretta selezione dei pazienti e ad una migliore conoscenza di questo tipo di trattamento, che ad oggi è stato utilizzato su più di 2200 pazienti affetti da tumori rari. La stretta collaborazione con il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS favorirà inoltre l’attività di ricerca clinica per consolidare le evidenze scientifiche di efficacia dell’adroterapia nell’interesse delle persone in cura”.
Quali sono i tumori trattabili con adroterapia
In conclusione il Gemelli ricorda che i tumori trattabili con l’adroterapia al CNAO sono quelli non operabili e resistenti alla radioterapia tradizionale: cordomi e condrosarcomi della base del cranio e del rachide; tumori del tronco encefalico e del midollo spinale; sarcomi del distretto cervico-cefalico, paraspinali, retroperitoneali e pelvici; sarcomi delle estremità resistenti alla radioterapia tradizionale (osteosarcoma, condrosarcoma); meningiomi intracranici in sedi critiche (stretta adiacenza alle vie ottiche e al tronco encefalico); tumori orbitari e periorbitari (ad esempio seni paranasali), incluso il melanoma oculare; carcinoma adenoideo-cistico delle ghiandole salivari; tumori solidi pediatrici; tumori in pazienti affetti da sindromi genetiche e malattie del collageno associate ad un’aumentata radiosensibilità; in conclusione sono trattabili persino recidive che richiedono un nuovo trattamento di un’area già precedentemente sottoposta a radioterapia.
Fonte principale: Policlinico A. Gemelli