La Dottoressa Daniela Ricci, Neuropsichiatra infantile presso il Polo Nazionale Ipovisione e Riabilitazione Visiva, introduce il corso nato in cooperazione con la Fondazione Mariani e incentrato sulla creazione di un protocollo condiviso per la valutazione visiva neonatale.
Come è nato il progetto?
Il tutto è cominciato nel 2014, quando il Polo Nazionale ha ottenuto l’approvazione del progetto dalla Fondazione Mariani. Il nostro proposito era quello di costruire un network incentrato sulla valutazione visiva precoce nei bambini che presentano un CVI– cerebral visual impairment, ossia un deficit visivo dovuto ad una lesione cerebrale. L’ idea era quella di creare una rete tra i centri italiani già specializzati nella valutazione delle funzioni visive e grandi punti nascita con forti terapie intensive neonatali in modo da organizzare insieme dei protocolli valutativi che potessero essere eseguiti da tutti.
Quale era l’obiettivo principale? Come si è sviluppato nel tempo?
L’obiettivo era ed è quello di omogeneizzare il protocollo e diffonderlo anche nei centri che normalmente non si occupano delle funzionalità visive, ma che seguono i follow-up di bambini ad elevato deficit visivo da lesioni celebrali. La nostra rete, inizialmente, era composta da dieci centri, adesso siamo in quindici. Il primo progetto prevedeva un follow-up fino a 12 mesi, con un secondo siamo arrivati a 36 mesi. Il terzo progetto, ossia quello attuale, vede l’attuazione di una formazione specifica che non sia solo rivolta ai centri del network, ma anzi, sia aperta a chiunque voglia imparare delle metodiche di valutazione precoce.
In cosa consiste il corso?
Nel corso “Valutazione delle funzioni visive nel neonato a rischio” lavoriamo in cooperazione con la Fondazione Mariani e i colleghi che si occupano di terapia intensiva neonatale e follow-up di bambini ad elevato rischio. Il workshop, della durata di un giorno e mezzo, si concentra sulla valutazione neonatale, come è nata la batteria di valutazione visiva del neonato, spiega le basi scientifiche dello sviluppo delle funzioni visive, le condizioni sindromiche, le lesioni cerebrali e le alterazioni oculari associate alle patologie più frequenti che possono presentare anche un deficit visivo.
Saranno giornate interattive in cui si prevedono delle lezioni teoriche ma soprattutto sessioni pratiche con video della valutazione che è di semplice esecuzione, di breve durata e non richiede materiale costoso. Una sessione pratica è dedicata all’analisi dei 9 item della batteria e delle possibili risposte dei bambini. Andremo a studiare le manifestazioni più o meno frequenti in bambini nati prematuri e e a termine e concluderemo con l’organizzazione del follow-up dei pazienti, a seconda del quadro clinico. È sicuramente un’occasione fruttuosa per imparare e consolidare delle nozioni fondamentali per la valutazione dei piccoli pazienti. Per chiunque fosse interessato, tutte le informazioni necessarie sono presenti sul sito delle Fondazione Mariani.