Incontri periodici tra ipovedenti affetti dalla maculopatia di Stargardt, una malattia retinica ereditaria
Presso il Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità è nato il primo gruppo di auto e mutuo aiuto per ipovedenti, rivolto in particolare a persone con maculopatia di Stargardt (una malattia ereditaria che compromette la visione centrale). Questa patologia retinica ha ripercussioni nelle attività quotidiane: rende molto più difficili l’attività scolastica, il lavoro e la vita di relazione.
Il gruppo – composto da 6-8 persone, di età compresa tra 45 e 65 anni – si è incontrato la prima volta il 29 ottobre 2014 presso il Policlinico A. Gemelli di Roma. Gli incontri sono condotti delle due psicologhe del Polo Nazionale (dott.sse Stefania Fortini ed Emanuela Rellini), hanno una durata di due ore ciascuno e una cadenza bisettimanale, per un totale di 15 appuntamenti nell’arco di 9 mesi.
Lo scopo dell’iniziativa è offrire un supporto emotivo, uno spazio psicologico per favorire cambiamenti personali e sociali delle persone ipovedenti affette da Stargardt. I gruppi di “auto e mutuo aiuto” (AMA), infatti, offrono alle persone che vi partecipano la possibilità di esercitare attenzione al loro stato fisico e mentale e al loro comportamento, e possono aiutare gli altri membri del gruppo a fare lo stesso.
Ciò che anima i partecipanti è "imparare facendo" e "cambiare facendo". Lo scopo dei gruppi di auto e mutuo aiuto è, infatti, la sperimentazione di nuove modalità di azione. Il ruolo dello psicologo è quello di condurre e coordinare: è complementare al ruolo dei partecipanti, tende prevalentemente – con la propria competenza – a facilitare lo scambio e a stimolare la partecipazione di tutti.
Il gruppo e i singoli partecipanti svolgono un ruolo unico e fondamentale nel fare emergere le risorse personali, le diverse esperienze, nel favorire la modificazione costante e progressiva di situazioni, vissuti, relazioni e stili di vita. Il sostegno reciproco che si svilupperà tra i membri del gruppo potrà servire a rompere l’isolamento attraverso il confronto tra esperienze; sarà così possibile contrastare la passività e il senso di impotenza, aumentando la fiducia in se stessi.
Pagina pubblicata il 3 ottobre 2014. Ultimo aggiornamento: 29 ottobre 2014