Il Polo Nazionale Ipovisione pubblica gli International Vision Rehabilitation Standards

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Il documento fissa gli standard internazionali per l’erogazione delle cure e la formazione degli operatori sanitari della riabilitazione visiva: il frutto di una collaborazione con l’OMS  iniziata nel 2013. 

L’obiettivo dell’intero processo è stato quello di fornire ai Governi nazionali una guida per istituire servizi di riabilitazione della vista di qualità al cui interno operano le diverse figure professionali adeguatamente formate, in modo da colmare una lacuna globale e porre le esigenze della persona al centro del percorso di riabilitazione visiva.

Gli Standard sono pensati a livello globale, quindi, differenziati sia in base al setting socio-economico del singolo Paese, che all’età della persona (soggetto adulto vs soggetto in età evolutiva). 

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1. La riabilitazione visiva

La riabilitazione visiva deve essere considerata parte integrante del percorso di cura oculistica. Anche quando si esauriscono le opzioni farmacologiche e chirurgiche e la malattia (acuta o cronica) comporta una compromissione visiva a volte molto severa, il percorso riabilitativo permette alla persona ipovedente di riconquistare spazi di autonomia e libertà e nel caso del bambino di raggiungere uno sviluppo il più armonico possibile 

2. IL METODO DEL POLO NAZIONALE IPOVISIONE

Alla base ci sono 2 equipes multidisciplinari con competenze specifiche che garantiscono la presa in carico del soggetto adulto e del bambino in età evolutiva e costruiscono percorsi riabilitativi del tutto personalizzati.

Gli strumenti di questo percorso sono il supporto psicologico, l’addestramento ad utilizzare in maniera funzionale il residuo visivo, l’impiego di “ausili visivi” informatici, elettronici,  ottici quali i programmi per la scrittura e la lettura vocale, gli ingrandimenti, le opzioni digitali di accessibilità, i videoingranditori, le lenti etc, e il ricorso a tecniche di riabilitazione neurovisiva innovative.

Il supporto psicologico alla persona e ai caregivers è, in particolare, il punto di partenza: è finalizzato a favorire il processo di adattamento alla nuova condizione, aiutando la persona a superare lo stato di sofferenza che la malattia impone per affrontare e completare il percorso di riabilitazione visiva. 

3. La riabilitazione visiva pediatrica

I progressi medici garantiscono la sopravvivenza anche in neonati molto prematuri, ma questo traguardo a volte si accompagna allo sviluppo di disabilità, tra cui quella visiva. La condizione di ipovisione nei neonati e nei bambini incide sullo sviluppo globale, pertanto gli interventi di abilitazione/riabilitazione sono tanto più efficaci quanto più tempestivamente avviati.   

2. Il metodo del Polo Nazionale Ipovisione

Alla base ci sono 2 equipes multidisciplinari con competenze specifiche che garantiscono la presa in carico del soggetto adulto e del bambino in età evolutiva e costruiscono percorsi riabilitativi del tutto personalizzati.

Gli strumenti di questo percorso sono il supporto psicologico, l’addestramento ad utilizzare in maniera funzionale il residuo visivo, l’impiego di “ausili visivi” informatici, elettronici,  ottici quali i programmi per la scrittura e la lettura vocale, gli ingrandimenti, le opzioni digitali di accessibilità, i videoingranditori, le lenti etc, e il ricorso a tecniche di riabilitazione neurovisiva innovative.

Il supporto psicologico alla persona e ai caregivers è, in particolare, il punto di partenza: è finalizzato a favorire il processo di adattamento alla nuova condizione, aiutando la persona a superare lo stato di sofferenza che la malattia impone per affrontare e completare il percorso di riabilitazione visiva. 

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4. La situazione in Italia

Il Polo Nazionale Ipovisione, ospitato all’interno della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli IRCCS di Roma, è uno dei pochissimi centri specializzati nella riabilitazione visiva in Italia che può contare su un’equipe completa. Sono urgenti investimenti nella formazione di personale specialistico per dare al grande bisogno di assistenza sul territorio italiano una risposta che, al momento, è gravemente deficitaria. 

Il Polo Nazionale Ipovisione e l’Agenzia per la Prevenzione delle Cecità (IAPB – Italia Onlus) sono, perciò, fortemente impegnati in ambito di assistenza, ricerca e formazione da un lato e sul fronte dell’informazione sanitaria e di pubblica utilità dall’altro, al fine di sensibilizzare sanitari, cittadini e istituzioni sul bisogno di assistenza, prevenzione, cura e riabilitazione visiva per migliorare il benessere individuale