Riabilitare la persona anziana nella sua interezza

SOI

Il lutto per la perdita della vista può pesare più dell’ipovisione in sé. Ma gli anziani hanno anche punti di forza. La plasticità cerebrale in primis. Per superare la difficoltà si deve tener conto di forza e fragilità assieme, come è emerso al Simposio del Polo Nazionale al 99° Congresso SOI

Più aumenterà la longevità più aumenteranno i problemi alla vista. È stata questa la premessa del Simposio “L’approccio integrato nella riabilitazione dell’anziano” tenuto dal Polo Nazionale per la riabilitazione visiva degli ipovedenti al 99° congresso nazionale SOI mercoledì 21 novembre 2019.

Anziani e grandi anziani sono e saranno i pazienti più frequenti per gli oculisti perché il tessuto nervoso degli occhi non ha ridondanza come avviene per le cellule cerebrali. Questo significa che il danno ai neuroni degli occhi (i fotorecettori), dovuti all’invecchiamento o all’effetto di traumi e patologie, non può essere compensato. Il danno alla parte nervosa dell’occhio è irreversibile.

Questo dato di fatto sottolinea, in sé stesso, l’importanza della prevenzione e delle visite specialistiche periodiche. Molte malattie, come la degenerazione maculare legata all’età, il glaucoma e la retinopatia diabetica possono essere contenute facilmente se diagnosticate per tempo. Ma, essendo asintomatiche negli stadi iniziali, quando cominciano a farsi notare è già troppo tardi, perché parte del danno è già avvenuto. Solo un medico oculista può individuarlo in tempo.

Questo punto di debolezza, però, non è assoluto.

Il cervello, infatti, continua ad evolvere, adattarsi ed imparare per tutta la vita e non solo in determinate età come si pensava un tempo. È il fenomeno noto come plasticità cerebrale. La corteccia visiva, per esempio, può essere “allenata” a farsi carico delle funzioni di altre parti della corteccia collegate a sezioni di nervo ottico e retina ormai compromesse. Anche una vita fisicamente attiva e ricca dal punto di vista relazionale influisce in maniera determinante sulla salute e sulla capacità di recupero.

Esistono, perciò, forti elementi che rendono possibili sia la prevenzione che il percorso di riabilitazione.

Non va dimenticato, però, l’aspetto psicologico che può pesare quanto e più di quello fisico. La reazione dell’anziano alla ipovisione attraversa, infatti, tutti gli stadi del lutto perché la perdita della vista viene vissuta come una drammatica perdita di una parte di sè. “Ansia e depressione – spiega Simona Turco, oculista e Referente per la ricerca del Polo Nazionale – diventano una malattia dentro la malattia, soprattutto nel caso di patologie che peggiorano progressivamente”.

“Gli oculisti, – è stato il messaggio principale del Simposio – devono tenere conto di questo aspetto psicologico esattamente come tengono conto della pressione o della vascolarizzazione. Comunicazione empatica, informare nel dettaglio, sfatare i falsi miti (per esempio che la degenerazione maculare porta al “buio” della cecità ), coinvolgere familiari e care giver nel flusso delle informazioni: ecco i passaggi fondamentali ai quali si affianca la sonministrazione di semplici e rapidi questionari (PHQ-9 screening per depressione; GAD-7 screening per ansia)[1] che aiutano l’oculista a cambiare modalità della comunicazione, trattamenti e visite di follow-up ed eventualmente, ad indirizzare la persona assistita verso un’assistenza psichiatrica o psicologica”.

“Tutti noi – conclude Simona Turco – dovremmo cambiare livello di comunicazione: smettere di parlare di riabilitazione ipovisiva e iniziare a parlare di riabilitazione della persona ipovedente.  L’anziano, infatti, è investito nella sua interezza dal trauma dell’ipovisione. Ed è solo con l’insieme della sua persona – il corpo e la mente, i punti di forza e le debolezze – che se ne può sollevare”.


[1] La Psicologia come Scienza della Salute: Pre-atti del XII Congresso Nazionale Associazione S.I.P.S.A. Società Italiana di Psicologia della Salute. Firenze, 3-5 novembre 2017 –  Pag 132, capitolo IPOVISIONE E DEPRESSIONE […] Emanuela Rellini, Stefania Fortini, Simona Turco

L’approccio integrato nella riabilitazione dell’anziano

Oftalmologia

Il Polo Nazionale Ipovisione partecipa al 99° Congresso della SOI. Appuntamento il mercoledì 20 novembre 12:30 – 14:00 – SALA ELLISSE.

Tra il 20 e il 23 novembre 2019 si tiene a Roma il 99° Congresso nazionale della Società Oftalmologia Italiana che celebra, anche il 150° anno dalla sua Fondazione. Durante questo appuntamento, ospitato nel Centro Congressi Rome Cavalieri[1], il Polo Nazionale Ipovisione condurrà il simposio: LA RIABILITAZIONE VISIVA NEL SOGGETTO ANZIANO: L’APPROCCIO INTEGRATO OTTICA, REFRAZIONE, CONTATTOLOGIA MEDICA, IPOVISIONE

L’appuntamento è alle ore 12:30 presso la sala Ellisse

Ecco programma della sessione con l’elenco dei temi e dei relatori:

12:30

Chi è l’anziano oggi – R. Bernabei

12:45

L’aspetto neuropsicologico dell’anziano complesso – G. Onder

13:00

Gli aspetti psicologici dell’anziano ipovedente – S. Fortini

13:10

Riabilitazione visiva nell’anziano: modello d’intervento della regione Veneto – E. Pilotto

13:20

Riabilitazione visiva nell’anziano: modello d’intervento della regione Toscana – V. Murro

13:30

Riabilitazione visiva nell’anziano: modello d’intervento della regione Lazio – M. Cesareo

13:40

Riabilitazione visiva nell’anziano: modello d’intervento della regione Puglia – M.C. Costa

13:50

Discussione

14:00

Fine della sessione


[1] Centro Congressi Rome Cavalieri via Cadlolo,101 00136 Roma (LINK)

Google Maps lancia la nuova funzione per ciechi e ipovedenti

Avviata negli Stati Uniti e in Giappone una narrazione audio approfondita per aiutare a muoversi anche nei percorsi che non si conoscono, aumentando la libertà, il senso di sicurezza e l’autonomia di chi non ci vede.

“Sono una donna legalmente cieca a Tokyo –  ha raccontato Wakana Sugiyama sul Blog di Google Keynote – e, in quanto tale, so quanto sia difficile spostarsi in ambienti non familiari. Sono capacissima di spostarmi dalla porta di casa al mio posto di lavoro, perché è un percorso che faccio regolarmente e conosco a menadito. Ma, senza la vista a guidarti, camminare in luoghi sconosciuti può intimorire. Spesso mi faccio accompagnare da un amico. Se sono sola, però, a volte decido di rinunciare”.

La nuova funzione che Google Maps ha svelato in occasione della Giornata Mondiale della Vista è stata concepito proprio per venire incontro alle esigenze di persone cieche e ipovedenti e consiste in una narrazione audio approfondita dell’ambiente circostante.

L’accompagnamento vocale aggiungerà informazioni quali: “È un grande incrocio, presta attenzione”. Oppure: “Stai andando nella direzione giusta, la prossima svolta si trova tra circa 200 metri”.

In molti, a sentire la notizia, hanno fatto il collegamento con Waze il sistema di geo localizzazione considerato tra i supporti più avanzati per le persone portatrici di “disabilità” perché capace di suggerire i percorsi più accessibile in termini di barriere architettoniche ed ostacoli.  Con la nuova funzione, Google Maps sembra aver abbracciato lo stesso principio.

Sugiyama, che è una analista economica per Google ed è stata coinvolta nel progetto, ha detto che “queste informazioni aiutano a riempire il vuoto e a sentirsi a proprio agio camminando. Con un accompagnamento vocale approfondito, la consapevolezza del percorso che devo fare scivola sullo sfondo della coscienza e posso concentrarmi su cosa farò una volta arrivata. Per chi ha il dono della vista, questo può non sembrare granché ma, per chi è ipovedente, è un grande aiuto nell’esplorare da soli luoghi e itinerari sconosciuti”. 

La funzione, al momento, è attiva in inglese per gli Stati Uniti e in giapponese per il Giappone e sarà resa disponibile in nuove lingue e Paesi nel corso del tempo.

Videochat con l’oculista

Il 13 giugno il prof. Teresio Avitabile ha parlato di distacco di vitreo, fosfeni e corpi mobili durante la diretta Facebook della IAPB Italia onlus

prof._teresio_avitabile_intervistato_da_livia_azzariti-13_giugno_2019-600_pixel.jpgAccendiamo i riflettori sulla salute visiva. Una serie di temi a carattere oftalmico sono stati trattati durante la videochat dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus.

Sono stati invitati a parlare una serie di specialisti di alto profilo. L’ultima intervista è stata quella di giovedì 13 giugno al prof. Teresio Avitabile – Direttore della Clinica Oculistica dell’Università di Catania, ordinario di oculistica e Segretario SOI – che ha parlato di “Distacco di vitreo, fosfeni e corpi mobili”, ossia dei vari problemi generati dal “gel” contenuto nei nostri occhi: ai rischi di una sua trazione sulla retina (con annessi flash luminosi) e alle sue impurità (filamenti semitrasparenti, puntini più scuri e “ragnatele”, chiamati tecnicamente “miodesopsie”, che possono dare fastidio alla nostra visione).

A condurre le videochat con l’oculista è sempre stata la giornalista Livia Azzariti, uno dei volti più noti della RAI nel campo dell’informazione medico-scientifica… (Leggi tutto)

SOI, Congresso internazionale a Roma

Si è svolto alla Nuvola di Fuksas dal 22 al 25 maggio, con simposi della IAPB Italia onlus e del Polo Nazionale dedicati rispettivamente alla prevenzione in gravidanza e all’ipovisione in Italia

nuvola-edificio_esterno-web.jpgLa celebre Nuvola di Roma Eur è stata per la prima volta lo scenario in cui si è tenuto, dal 22 al 25 maggio 2019, il maggiore evento di oculistica del nostro Paese: il 17° Congresso internazionale della Società Oftalmologica Italiana (SOI), organizzazione di cui quest’anno ricorre il 150° anniversario.

Tra gli eventi più significativi ricordiamo la chirurgia in diretta (Live Surgery) e una disamina delle principali patologie oculari, accanto ad appuntamenti come “Back to the Future: i giovani oculisti italiani ripercorrono la storia dell’oftalmologia fino alle più recenti innovazioni”. La cataratta e la chirurgia refrattiva hanno ricevuto…

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Al Gemelli nasce un ambulatorio per l’adroterapia

Per i melanomi oculari si potrà far ricorso più facilmente a protoni e ioni carbonio grazie a un accordo del Policlinico col Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia

Melanoma coroideale
Melanoma coroideale
Ci sono tumori non operabili e resistenti alla radioterapia ai raggi X. Per questo è stata ideata l’adroterapia, che sfrutta i protoni e gli ioni carbonio come se fossero dei piccolissimi “proiettili” per “uccidere” i tumori, compresi i melanomi oculari, con maggiore risparmio dei tessuti sani circostanti e una riduzione notevole degli effetti collaterali.

Al Policlinico Gemelli di Roma aprirà entro giugno 2019 un ambulatorio – denominato “CNAO-Gemelli ART” (Advanced Radiation Therapy) – dedicato proprio a persone colpite da forme tumorali particolarmente aggressive. Ciò è possibile grazie a un accordo di collaborazione stipulato col Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia, uno dei sei al mondo in grado di erogare un trattamento all’avanguardia (gli altri si trovano in Germania, Austria, Giappone e Cina), il cui impiego deriva dalla fisica delle alte energie che studia l’universo.

Un’alleanza Roma-Pavia

L’équipe medica valuterà i pazienti affetti da tumori e, nei casi selezionati, verrà erogata direttamente a Pavia. I medici del CNAO e del Policlinico Gemelli potranno seguire insieme il percorso dei pazienti e condividere le informazioni cliniche.

Marco Elefanti, Direttore Generale del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, ha spiegato:

L’ambulatorio CNAO-Gemelli ART ci consentirà di offrire ai nostri pazienti oncologici, che in circa 50.000 l’anno si rivolgono alle cure dei nostri sanitari, tutta la gamma dei trattamenti oncologici più avanzati al fine di realizzare una personalizzazione della cure basata sulle necessità del singolo paziente.

Gianluca Vago, presidente del CNAO, ha spiegato che ciò “contribuirà in maniera significativa a una corretta selezione dei pazienti e ad una migliore conoscenza di questo tipo di trattamento, che ad oggi è stato utilizzato su più di 2200 pazienti affetti da tumori rari. La stretta collaborazione con il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS favorirà inoltre l’attività di ricerca clinica per consolidare le evidenze scientifiche di efficacia dell’adroterapia nell’interesse delle persone in cura”.

Quali sono i tumori trattabili con adroterapia

In conclusione il Gemelli ricorda che i tumori trattabili con l’adroterapia al CNAO sono quelli non operabili e resistenti alla radioterapia tradizionale: cordomi e condrosarcomi della base del cranio e del rachide; tumori del tronco encefalico e del midollo spinale; sarcomi del distretto cervico-cefalico, paraspinali, retroperitoneali e pelvici; sarcomi delle estremità resistenti alla radioterapia tradizionale (osteosarcoma, condrosarcoma); meningiomi intracranici in sedi critiche (stretta adiacenza alle vie ottiche e al tronco encefalico); tumori orbitari e periorbitari (ad esempio seni paranasali), incluso il melanoma oculare; carcinoma adenoideo-cistico delle ghiandole salivari; tumori solidi pediatrici; tumori in pazienti affetti da sindromi genetiche e malattie del collageno associate ad un’aumentata radiosensibilità; in conclusione sono trattabili persino recidive che richiedono un nuovo trattamento di un’area già precedentemente sottoposta a radioterapia.

Fonte principale: Policlinico A. Gemelli

Come impariamo a vedere

La valutazione e la riabilitazione neurovisiva precoce: il 5 e il 6 aprile a Roma un corso d’aggiornamento per specialisti

locandina-corso-2019-400pix-polo-iapb_italia-ok.jpgCome s’impara a vedere? Il senso che ci fornisce circa l’80% delle informazioni sul mondo circostante ha una sua evoluzione centrale nella vita degli esseri umani. Proprio sulla visione e il suo sviluppo si è tenuto a Roma, il 5 e il 6 aprile 2019, un corso d’aggiornamento rivolto a una serie di figure professionali: dagli oculisti ai pediatri, passando per infermieri, educatori, fisioterapisti, logopedisti, neuropsichiatri infantili, ortottisti, psicoterapeuti e terapisti della neuropsicomotricità dell’età evolutiva.

Il corso – organizzato dalla IAPB Italia onlus e dal suo Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva del Gemelli (Centro di collaborazione OMS) – è stato tenuto da diversi docenti [[tra cui un medico oculista, tre ortottisti, una neuropsichiatra infantile e una terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva]].

Nel programma si legge:
L’interesse per lo sviluppo delle competenze visive precoci è aumentato negli ultimi anni perché si è compresa l’influenza della vista sullo sviluppo psicomotorio e sociale del bambino. È inoltre ormai largamente riconosciuto che il deficit visivo non dipende solo da alterazioni oculari, ma che è presente nella maggior parte dei bambini con deficit motori. Nonostante le metodiche di valutazione delle funzioni visive siano conosciute ormai da più di 30 anni, pochi sono i Centri che eseguono questi esami e la riabilitazione del bambino rimane prevalentemente basata sulla valutazione delle competenze motorie, senza capire quanto e come quel bambino vede.

Dei cinque sensi però, la vista fornisce la maggiore percentuale di informazioni; è costituita da tanti aspetti, che dipendono da aree cerebrali diverse, che compaiono e maturano in tempi diversi e che, tutti insieme, costruiscono le informazioni che ci permettono di decodificare le immagini. Questo corso ha l’obiettivo di ampliare le conoscenze dei partecipanti sullo sviluppo delle funzioni visive precoci, fornire strumenti di uso pratico ed immediato per valutare tali competenze e integrare, nel percorso riabilitativo, attività che possano favorire lo sviluppo e l’uso della vista.

Link utile: Fabiano Gruppo Editoriale

Glaucoma, una settimana che guarda alla prevenzione

Migliaia di visite oculistiche gratuite: l’iniziativa è promossa dalla IAPB Italia assieme alla Società Oftalmologica Italiana e alla Società Italiana Glaucoma

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Distrugge la vista senza pietà quando non viene curato in tempo: è il glaucoma, che “corrode” silenziosamente il campo visivo a partire dalla sua periferia. Ecco perché è fondamentale prevenire i danni di questa malattia oculare: un’occasione preziosa per farlo è stata la settimana mondiale del glaucoma che si è celebrata dal 10 al 16 marzo 2019 con l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, la Società Oftalmologica Italiana (SOI) e la Società Italiana Glaucoma (SIGLA). Anche il Policlinico A. Gemelli ha aderito all’iniziativa il 15 marzo con un Open Day. (Leggi tutto)

Decennale del Polo Nazionale

Il 13 dicembre al Gemelli i racconti dei camici bianchi e dei pazienti ipovedenti: una giornata celebrativa con tanto di check-up oculistici gratuiti

Giovedì 13 dicembre 2018 si è celebrato il decennale delle attività del Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti, con tanto di racconto dei suoi protagonisti: dai medici oculisti alle persone ipovedenti. È stata una giornata di festa: sono state raccontate e condivise esperienze di vita di persone di diverse età, dai piccoli fino agli anziani, in compagnia delle famiglie.

decennale_polo_nazionale-iapb_italia_onlus-web-iapb_gemelli_dic_2018_091.jpgIn quest’ampia cornice si sono svolti controlli oculistici gratuiti: nella Hall del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS è stato sufficiente recarsi direttamente – senza prenotazione telefonica preliminare – al desk informativo dedicato presente all’ingresso (IV piano). Sono stati, in particolare, due i corner dedicati dove sono stati effettuati check-up con oculisti e ortottisti dalle 10 alle 12:30: un angolo è stato dedicato ai bambini e l’altro agli adulti.

La giornata – moderata dalla giornalista Nicoletta Carbone di Radio 24 [[Il Polo infatti rappresenta un modello apprezzato e imitato a livello internazionale che ha, indubbiamente, creato un nuovo modo di concepire e utilizzare la riabilitazione, restituendole un ruolo centrale nella strategia di cura e nella lotta all’ipovisione (aiutando i pazienti fragili)]] affiancata dal dott. Amore – è stata articolata in vari momenti a partire dalle 10 del mattino: dopo una breve presentazione, ha portato i suoi saluti il Presidente della IAPB Italia onlus, che ha fondato il Polo Nazionale e attualmente lo presiede, l’avv. Giuseppe Castronovo. decennale_polo_nazionale-iapb_italia_onlus-web-iapb_gemelli_dic_2018_230.jpg

Il Polo è un Centro meraviglioso, fondamentale per la riabilitazione visiva e la prevenzione della cecità. Noi non vogliamo che altre persone diventino cieche: né bambini, né adulti, né anziani.

È intervenuta poi la dott.ssa Giuseppina Rizzo (Ministero della Salute) e sono stati invitati a parlare sia l’ex Direttore della Clinica Oculistica, il prof. Emilio Balestrazzi, nonché l’attuale Direttore, il prof. Aldo Caporossi. Quindi si è spiegato il ruolo internazionale del Polo – quale unico Centro di Collaborazione OMS per la riabilitazione visiva sin dal 2013 – e della riabilitazione dei bambini attraverso le voci del Direttore del Polo, il dott. Filippo Amore, dell’oculista Romina Fasciani (Gemelli) e del prof. Eugenio Mercuri (Direttore di Neuropsichiatria infantile del Gemelli). iapb_gemelli_dic_2018_46_-decennale_palco-web-400pix.jpg

Nella seconda parte della mattinata, invece, sono intervenuti Stefania Fortini (psicologa e psicoterapeuta, Vicedirettrice del Polo), Daniela Ricci (neuropsichiatra infantile) e Simona Turco (oculista del Polo Nazionale). La giornata è stata arricchita non solo da intervalli musicali con esibizioni anche dal vivo, ma anche da un’esposizione di dipinti e sculture dei pazienti.

La riabilitazione visiva raccontata alla SOI

Il 29 novembre 2018 due simposi del Polo Nazionale e della IAPB Italia onlus al 98° Congresso della Società Oftalmologica Italiana

Il Presidente della IAPB Italia onlus, l'avv. Giuseppe Castronovo (a destra), col Vicepresidente Michele Corcio
Il Presidente della IAPB Italia onlus, l’avv. Giuseppe Castronovo (a destra), col Vicepresidente Michele Corcio
Dalla plasticità cerebrale alla neurostimolazione, passando per la riabilitazione visiva domiciliare e quella di coloro a cui è stata impiantata una protesi retinica (il cosiddetto “occhio bionico” o, più propriamente, la retina artificiale). Sono questi gli argomenti principali che sono stati affrontati durante il Simposio del Polo Nazionale – che si è tenuto a Roma il 29 novembre – nell’ambito del 98° Congresso della Società Oftalmologica Italiana [[dal 28 novembre al primo dicembre 2018. Nel 2019 ricorre il centocinquantenario della SOI]].

Anche l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus ha avuto uno spazio dedicato, un Simposio sull’aspetto del disabile visivo: strategia protesica e chirurgica (orbita, chirurgia plastica e malattie degli annessi oculari). Si è parlato sia di prescrizioni delle protesi oculari sia degli aspetti psicologici del danno estetico oculare.

Ha aperto i lavori il Presidente della IAPB Italia onlus, l’avv. Giuseppe Castronovo, che è partito dalla propria esperienza autobiografica per poi affermare che “le protesi oculari sono fondamentali anche per una vita di relazione”.

Successivamente Michele Corcio, Vicepresidente della IAPB Italia onlus, ha fatto un excursus storico sulla figura del cieco, raccontando che “negli anni ’70 e ’80 si è avvertita la necessità di mostrare la cecità” in un periodo di contestazione politica, sociale e culturale. A questa fase essenzialmente di “realismo” riguardo alla disabilità (ossia il mostrarla senza filtri) è seguito invece un “periodo di nascondimento della cecità” (con uso di occhiali scuri anche in ambienti interni). Eppure, ha osservato Corcio:

Esiste un punto di mediazione tra l’esposizione “cruda”, “violenta” e il nascondimento. È importante la protesi oculare: non dobbiamo né nascondere né esibire, ma essere noi stessi.

La dott.ssa Stefania Fortini, Vicedirettrice del Polo Nazionale
La dott.ssa Stefania Fortini, Vicedirettrice del Polo Nazionale
Dal canto suo Stefania Fortini, psicologa e vicedirettrice del Polo Nazionale, ha evidenziato che…

l’aspetto psicologico influisce considerevolmente sull’accettazione e, quindi, sulla qualità della vita. […] Non bisogna mai tralasciare di valutare il benessere fisico ed emotivo dei pazienti per stabilire chi necessita di ulteriore supporto.

In conclusione dell’intervento la dott.ssa Fortini ha affermato che “gli oftalmologi non hanno piena conoscenza dei problemi fisici ed emotivi dei pazienti che soffrono di un danno estetico oculare”.

Durante l’ampia cornice della SOI – riservata principalmente a oculisti e altri addetti del settore – si sono tenuti non solo simposi, ma anche corsi, comunicazioni orali e poster. Sono stati affrontati temi dell’oculistica classica assieme ad argomenti sala-cavalieri-plenaria-soi-2018-roma-web-160pix_vert.jpginnovativi ed è stato possibile assistere alla consueta chirurgia in diretta. Il Presidente della SOI Matteo Piovella scrive, intervenuto tra l’altro con una presentazione su maculopatie e cataratta, ha osservato che il Congresso è…

un percorso di confronto ed aggiornamento sui grandi temi della cataratta, cornea e superficie oculare, tumori oculari, glaucoma, uveiti, neuro-oftalmologia, refrazione, retina medica e chirurgica, chirurgia refrattiva [[laser per correggere vizi refrattivi quali miopia, ipermetropia o astigmatismo, ndr]], diagnostica strumentale. Quattro giornate fitte basate su una complessa organizzazione capace di offrire a tutti la più ampia e straordinaria scelta di argomenti scientifici e non solo.

L’alleanza tra la IAPB Italia onlus e la SOI

campagna_salva_vista-bussolotto-soi.jpgLe attività di prevenzione si sono ulteriormente rafforzate grazie alla stretta collaborazione tra la IAPB Italia onlus, la SOI e la Fondazione Insieme per la Vista, che assieme continuano a offrire visite oculistiche gratuite a chi non fosse mai stato dall’oculista (iniziativa lanciata a partire dalla Giornata Mondiale della Vista che si è celebrata l’11 ottobre 2018). La campagna, basata su visite oculistiche complete, è stata soprannominata “Salva la vista” ed è stata rilanciata in occasione della SOI, raccogliendo ulteriori adesioni tra gli oculisti.

Consulta il Programma SOI (98° Congresso nazionale)

Fonte di riferimento: SOI