Un mondo d’ipovisione
Congresso a Firenze il 30 e il 31 marzo: fondamentali la riabilitazione visiva e l’approccio multidisciplinare
Un prisma d’idee per far luce sull’ipovisione e sulla riabilitazione visiva. Si è tenuto a Firenze, il 30 e il 31 marzo, un congresso in cui sono state considerate le evoluzioni più recenti e le controversie nel campo di una disabilità visiva comune: oggi, nel mondo, secondo l’Oms vivono circa 246 milioni d’ipovedenti, che in Italia sono circa un milione e mezzo.
L’evento, organizzato da PRISMA onlus, è stato tra l’altro patrocinato dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia. In apertura dei lavori si è parlato del danno visivo da edema maculare diabetico, oltre che delle terapie geniche (presente e futuro delle terapie retiniche ereditarie) e della riabilitazione di persone colpite da emianopsia (visione di metà del campo visivo, in genere in seguito a un ictus).
La dott.ssa Stefania Fortini del Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva è intervenuta sul “Ruolo dello psicologo in ipovisione: quanto incide lo stile di personalità nell’efficacia riabilitativa”. È molto importante la figura dello psicologo perché va a potenziare, laddove necessario, anche dei fattori presenti nella personalità che possono aiutare nel percorso terapeutico (come l’autostima). Questo è fondamentale perché il riabilitatore deve sapere eventualmente come agire. Infatti, la riabilitazione visiva si deve basare su un lavoro d’équipe che consideri la persona nella sua interezza: l’oculista deve essere affiancato da una serie di figure professionali che, coordinandosi, possono consentire il successo dell’iter riabilitativo.
Link utile: Scuola italiana d’ipovisione
Pubb. il 7 aprile 2014