Un mondo che guarda al diabete
14 novembre: Giornata mondiale della malattia che, secondo l’Oms, colpisce oltre 220 milioni di persone e può danneggiare la retina. Se ne è parlato in Campidoglio il 13 novembre Nel mondo oltre 220 milioni di persone soffrono della malattia da eccesso di zuccheri nel sangue: parliamo del diabete, che tra l’altro costituisce una seria minaccia per la retina. A questa patologia il 14 novembre è stata dedicata una Giornata mondiale, promossa dall’Oms e dalla Federazione internazionale del diabete (IDF). L’evento si è tenuto in coincidenza col compleanno di Frederick Banting (1922), scopritore dell’insulina. Quest’ormone, prodotto naturalmente dal pancreas, è indispensabile per trattare il tipo 1 (la forma più grave), mentre il tipo 2 si cura con la dieta e con i farmaci (ipoglicemizzanti). Il 13 novembre mattina si è tenuto in Campidoglio un convegno sul diabete, patrocinato dal Comune di Roma e dal Ministero della Salute, al quale hanno partecipato il Sindaco Gianni Alemanno (che ha sottoscritto la carta per il Buon Compenso del Diabete), oltre al suo delegato Adolfo Panfili; tra i relatori ci sono stati l’avv. Giuseppe Castronovo (Presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus) e il prof. Emilio Balestrazzi (Direttore del Dipartimento di Oftalmologia del Policlinico A. Gemelli).
Osservare il diabete con occhi più attenti è indispensabile: secondo le stime dell’Oms entro il 2030 i malati saranno – se non si adotteranno nuove misure – almeno il doppio. Attualmente quasi l’80% dei decessi causati dal diabete avvengono nei Paesi a basso o a medio reddito, ma è più comune negli Stati benestanti. In Italia la sua incidenza, secondo l’Istat, è stimata intorno al 4,5%, ma la grave patologia cronica colpisce soprattutto gli anziani (14,5% tra gli over 65).
La prevenzione è particolarmente importante nel caso del diabete: se da un lato è fondamentale controllare la malattia (anche per evitare conseguenze a livello oculare, si veda retinopatia diabetica), dall’altro recenti studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico regolare può tardarne l’insorgenza (clicca qui per approfondire): bisognerebbe fare almeno mezz’ora d’esercizio al giorno per cinque giorni la settimana. Sempre secondo l’Oms, dopo 15 anni di diabete circa il 2% delle persone diventa cieca, mentre ben il 10% soffre di gravi problemi visivi.
Per il programma completo del convegno clicca qui.
Nota:
Dato dell’Organizzazione mondiale della sanità (novembre 2009)
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Data: 13 novembre 2009. Ultimo aggiornamento: 16 novembre 2009.Fonti di riferimento: Istat (“Condizioni di salute, fattori di rischio e ricorso ai servizi sanitari”, 2 marzo 2007, riferito al 2005) OMS