La condizione del malato cronico nel Covid-19

La lettera a Quotidiano Sanità firmata dal Polo Nazionale Ipovisione richiama a considerare la crisi dentro la crisi: la grandissima difficoltà, psicologica e materiale, imposta dalla quarantena a chi era già svantaggiato.

Nelle malattie croniche e degenerative che colpiscono la vista la riabilitazione è parte della cura e la terapia psicologica è parte della riabilitazione.

“Senza riabilitazione – spiega il direttore del Polo Nazionale Ipovisione e Riabilitazione Visiva Filippo Amore – i nostri assistiti sarebbero completamente isolati: incapaci di utilizzare gli strumenti vocali e visivi offerti dalla tecnologia per ampliare i confini della loro autonomia. Oggi, per esempio, le riunioni dei gruppi di mutuo-aiuto condotti dallo psicologo avvengono online, in conference call che sono effettuate dalle persone ipovedenti stesse”.

“Questi successi, però, non devono far dimenticare una verità di fondo: la crisi della pandemia è più dura con le persone fragili. Gli ipovedenti non possono essere accompagnati a fare la spesa, non hanno più il rumore delle città a guidarli negli spostamenti e nessuno può più avvicinarsi e prenderli per mano per attraversare la strada o scendere dall’autobus. Ed è solo l’inizio, perché tornare a camminare nel mondo sarà più difficile dopo il COVID-19 di quanto lo era prima: la società sarà meno propensa a quella prossimità fisica e a quel contatto che offriva una guida a chi non ci vede”.

“Tutto questo ci porta a dover considerare con estrema attenzione la condizione dei malati cronici durante la pandemia di COVID-19; a partire dal bisogno di sostegno e ascolto psicologico. Le difficoltà materiali non sono, infatti, le uniche da affrontare; la paura e l’ansia crescono e si sviluppano parallelamente fino a divenire minacce in sé stesse”.

“Per questo – conclude Amore – il Polo Nazionale sostiene senza esitazione la lettera aperta dell’Osservatorio Psicologia in Cronicità – Ordine Psicologi Lazio, apponendo la sua firma a fianco di: Diabete Italia Onlus, Federdiabete Lazio, ARTOI, Con_tatto, FAND, LILT –Frosinone, A.P.E., A.N.I.P.I Lazio, SPICAP, Società Italiana di Sessuologia e Psicologia, Philos, Progetto Eirenè. Il testo della lettera è pubblicato su Quotidiano Sanità a questo link.