Consultazione organizzata dall’Oms a Roma, dal 15 al 17 novembre, in collaborazione con la IAPB Italia onlus
Un occhio all’AMD e l’altro… a Roma. Si sono incontrati dal 15 al 17 novembre alcuni dei massimi esperti al mondo che si occupano di degenerazione maculare legata all’età, la prima causa di cecità nei Paesi di maggior benessere. L’incontro – una consultazione per stabilire le politiche di sanità pubblica e la gestione della malattia che può colpire il centro della retina – è stato organizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in collaborazione con l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus. Partner del progetto è la John Hopkins University (Usa). La consultazione rientra tra gli obiettivi principali del Piano d’azione per la prevenzione della cecità 2009-13, sviluppato in seguito a una risoluzione dell’Assemblea Mondiale della Sanità e ratificato dagli Stati Membri nonché dai partner internazionali. L’obiettivo ultimo dell’appuntamento è stato quello di rivedere le strategie esistenti (a livello diagnostico e terapeutico), in modo tale da individuare un corretto approccio di sanità pubblica per gestire la degenerazione maculare legata all’età e le sue complicanze. Tra gli argomenti affrontati: la gestione dell’AMD nei Paesi ad alto, medio e basso reddito; la revisione dell’incidenza globale della patologia oculare e i fattori di rischio, che – stando ai dati preliminari del 2010 dell’Oms – è del 6% su tutte le cause di cecità e ipovisione nel mondo; la prevenzione (corretta alimentazione e attività fisica regolare) e i trattamenti. Un’attenzione particolare è stata dedicata alla riabilitazione dei pazienti, così come al supporto psicologico di cui essi necessitano. Infine sono state redatte le conclusioni che, una volta approvate ufficialmente, saranno destinate a confluire in un documento più ampio dell’Oms sulle patologie oculari croniche. Secondo Silvio Mariotti (Oms) l’aspetto più importante di questo incontro è stato quello di adottare un approccio globale al paziente, partendo dalla prevenzione della cecità. Insomma, non bisogna limitarsi alle sole cure oculistiche, ma soprattutto nell’ipovedente bisogna tenere conto anche di altri aspetti, tra cui quello psicologico e riabilitativo.
Nota
Alla consultazione scientifica planetaria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla degenerazione maculare legata all’età collabora, a livello di contenuti scientifici, il Dana Center for Preventive Ophthalmology di Baltimora, il quale fa parte del Wilmer Eye Institute, nato dalla collaborazione tra la Johns Hopkins University School of Medicine e la Bloomberg School of Public Health. Il Dana Center è uno dei Centri di Collaborazione del Programma di Prevenzione della Cecità e della Sordità dell’OMS. La consultazione prevede anche la collaborazione con il Polo Nazionale per la Riabilitazione degli Ipovedenti di Roma.
Pagina pubblicata l’11 novembre 2010. Ultimo aggiornamento: 17 novembre 2010