Screening oculare per tutti i neonati dell’Umbria

 Screening oculare per tutti i neonati dell’Umbria
Un progetto permanente per prevenire l’ipovisione e la cecità
Un controllo alla nascita per salvaguardare la vista: uno screening può consentire di prevenire la cecità e l’ipovisione sin da piccoli. L’Umbria, col progetto RedNeonata prematura Reflex, è la seconda regione italiana (dopo la Toscana) a cercare di individuare sistematicamente l’ambliopia e altri problemi oculari che si possono presentare alla nascita.

Dal 19 febbraio i check-up vengono condotti in tutti gli undici centri neonatali regionali: gli occhi dei neonati vengono controllati grazie agli oftalmoscopi donati dal comitato umbro dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus. L’iniziativa è stata presentata lo stesso giorno presso l’aula conferenze dell’Ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia.

“Si illumina la pupilla con una fonte luminosa – spiega Silvia, medico oculista della IAPB Italia onlus –: si deve vedere il riflesso rosso della retina. Se non lo si nota, occorrono controlli oculistici più approfonditi perché possono esserci una cataratta congenita oppure altre patologie”. Particolarmente a rischio sono i neonati prematuri con un basso peso corporeo, che neonata prematurapossono sviluppare una retinopatia (ROP).

“Questo progetto – afferma Giancarlo Rossi, Presidente comitato umbro della IAPB Italia onlus – ha modesti costi aggiuntivi per il servizio sanitario pubblico, in quanto i pediatri e i neonatologi sono stati addestrati all’uso dell’oftalmscopio. Gli oculisti degli ospedali di riferimento, sempre ad opera dell’Agenzia Umbra, hanno tenuto gratuitamente una sessione di formazione e di addestramento per istruire i pediatri”.  “In questa maniera – sottolinea il Presidente del comitato umbro – tutti i bambini che presentano il riflesso rosso sono dichiarati sani dopo l’esame del fondo oculare. Se, al contrario, emergono segni di riflessi bianchi oppure che gli occhi presentano altre anomalie sospette, i bambini vengono inviati agli accertamentiRetina affetta da retinopatia del prematuro (ROP) di secondo livello presso i centri oculistici (per una diagnosi oculistica precisa ed approfondita). La presenza delle anomalie oculari congenite è di circa cinque casi su diecimila”. Il progetto attuato in Umbria è basato su un protocollo unificato ed approvato dalla Divisione della Sanità Regionale. Dopo alcuni anni di studio, sperimentazione e verifiche operative è stato esteso ufficialmente a tutti i centri neonatali.

Il progetto è stato realizzato dall’assessorato alla Sanità della Regione Umbria, in collaborazione col comitato umbro della IAPB Italia onlus e l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Pur rappresentando un grande progresso per la salute pubblica, l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità auspica – come ulteriore passo avanti da attuare a livello nazionale – che la vista dei bambini possa essere controllata alla nascita direttamente dai medici oculisti. 
Data pubblicazione: 25 febbraio 2010.