VIII meeting internazionale IAPB, dal 25 al 28 agosto a Buenos Aires

Eccellenza ed equità nella cura degli occhi in Argentina
Dal 25 al 28 agosto a Buenos Aires: VIII meeting internazionale quadriennale della IAPB sulla prevenzione della cecità e dell’ipovisione



Numerosi esperti che lavorano per prevenire la cecità e l’ipovisione nel mondo si sono dati appuntamento in Argentina. Si è conclusa il 28 agosto a Buenos Aires, dopo quattro giorni intensi di lavori, l’VIII assemblea generale dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB, che ha avuto come tema portante l’Eccellenza e l’equità nella cura degli occhi. In questa occasione è stato nominato il nuovo presidente mondiale della IAPB: si tratta del tedesco Christian Garms, già vicepresidente dell’Agenzia e direttore esecutivo della CBM. Dunque ha lasciato il posto, dopo un quadriennio, l’indiano Gullapalli N. Rao.
 
Per quanto riguarda i contenuti è stato sottolineato da più relatori come, da un lato, occorra puntare alla qualità dell’assistenza medica,Christian Garms (a destra) è subentrato a Gullapalli N. Rao (a sinistra) in qualità di Presidente della IAPB International mentre dall’altro bisogna consentire anche a chi non ha mezzi di potersi curare. Secondo numerosi studi l’incidenza della cecità nei Paesi poveri è maggiore rispetto a quella degli Stati economicamente sviluppati. La prima patologia sulla quale occorre intervenire – come ripetutamente ricordato negli interventi – è la cataratta, che generalmente richiede un intervento chirurgico per sostituire il cristallino divenuto opaco con uno artificiale.

A Buenos Aires si sono tenuti, tra l’altro, una ventina di corsi e di simposi. Sebbene l’appuntamento si rivolgesse principalmente agli addetti ai lavori, il Presidente Garms ha sottolineato l’importanza di diffondere il messaggio della lotta contro la cecità. Inoltre ha messo in evidenza come sia fondamentale raccogliere fondi per sostenere, ad esempio, il programma Vision2020 che mira ad eliminare la perdita della vista dovuta a cause evitabili entro la fine del prossimo decennio.
VIII assemblea generale della IAPBBasti pensare che, secondo dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), circa 47 milioni di persone nel mondo sono cieche, mentre altre 287 milioni ci vedono molto poco. In totale, nei Paesi in via di sviluppo, circa il 19% dei casi di cecità o di ipovisione è dovuta ai vizi refrattivi non corretti. Secondo le stime dell’Agenzia Onu che si occupa di salute si potrebbero eliminare o prevenire circa il 75% delle cause di cecità. A giudizio dell’Oms se non si interverrà efficacemente entro il 2020 i non vedenti potrebbero diventare circa 76 milioni.

Nei Paesi ricchi la prima causa di cecità è la degenerazione maculare senile ossia l’AMD (malattia che danneggia la zona centrale della retina), seguita dal glaucoma (in genere la pressione oculare elevata danneggia il nervo ottico), mentre negli stati più poveri è la cataratta (il cristallino diventa opaco e non si hanno i mezzi per sostituirlo con uno artificiale). Sono colpiti dalla cecità anche i bambini: sulla Terra ci sono almeno 1,4 milioni di piccoli ciechi e 4,2 milioni di giovanissimi handicappati visivi, concentrati soprattutto nei Paesi in via di sviluppo (vedi xeroftalmia). Dunque l’appuntamento argentino consente di rilanciare la lotta contro la cecità, coordinando meglio gli sforzi a livello planetario.

Per approfondire: http://8ga.iapb.org/