Come prenotare per persone adulte
Per prenotare una visita presso il Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva di Roma basta chiamare il numero 06 36004929 e selezionare il tasto “2”. Il servizio è attivo dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 13, mentre il venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16. In alternativa ci si può presentare personalmente presso il Centro sito al Policlinico A.Gemelli, L.go A. Gemelli 8 – Roma (palazzina C, II piano). Grazie alla segreteria del Polo Nazionale è possibile prenotare una visita oculistica specialistica per chi avesse un’importante riduzione visiva.
Accoglienza
Prima visita
Per una prima visita la segreteria del Polo si preoccuperà, quindi, di ritirare la documentazione richiesta e di procedere all’apertura della cartella clinica. La documentazione da presentare dovrà essere almeno la seguente:
- documento d’identità;
- codice fiscale;
- impegnativa del medico di base con voci preventivamente indicate dal Polo Nazionale (quali, ad esempio, esame complessivo dell’occhio, perimetria computerizzata, studio della sensibilità al contrasto e della motilità oculare, fotografia del fondo oculare);
- documentazione oculistica recente;
- invalidità (se in possesso).
Cosa facciamo
Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti
La nostra squadra Riabilitazione visiva basata sulla lettura
L’équipe del Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti (Polo Nazionale) è formata da diverse figure professionali con elevate competenze specialistiche. Si compone di oculisti, ortottiste, uno psicologo/psicoterapeuta e alcuni consulenti esterni, quali un esperto tiflologo e un istruttore di orientamento e mobilità. Se necessario è possibile anche avvalersi di altre consulenze specialistiche, ad esempio quelle del neurologo o del neuropsichiatra.
L’approccio dell’équipe multidisciplinare è di tipo olistico e considera l’uomo nella sua globalità in quanto essere costituito da mente e corpo. La conoscenza della stretta relazione esistente tra questi due diversi aspetti della realtà umana comporta un diverso approccio clinico al soggetto ipovedente. Non può esistere, infatti, una sofferenza del corpo senza coinvolgimento della psiche.
Percorso diagnostico
La persona che accede al Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva incontra lo psicologo, che ha la funzione di:
- accogliere la persona attraverso l’ascolto e il riconoscimento della propria dimensione soggettiva;
- esplorare lo stato emotivo, le difficoltà, i disagi psicologici vissuti in riferimento alla malattia;
- individuare i bisogni, le richieste e le eventuali aspettative non espresse;
- esplorare la motivazione rispetto al percorso riabilitativo;
- far sentire il soggetto ipovedente e la sua famiglia parte di un processo di cura.
Pertanto, il supporto psicologico è sia di tipo individuale che familiare (sostegno nella gestione delle problematiche connesse alla disabilità). I colloqui di sostegno vengono concordati e condivisi con la persona: possono avvenire in concomitanza con il percorso riabilitativo o continuare con frequenza settimanale, quindicinale o mensile. Prima della visita oculistica lo psicologo trasmette all’oculista le informazioni utili a favorire la creazione di un miglior rapporto empatico tra medico e paziente.
La visita oculistica inizia con un’attenta raccolta dei dati anamnestici (storia clinica dell’individuo) di tipo generale e oftalmologico, cui fanno seguito la determinazione accurata dell’acuità visiva e della capacità di lettura, l’esame obiettivo (valutazione del segmento anteriore dell’occhio, tonometria oculare, fondo dell’occhio), esame della sensibilità al contrasto, esame del senso cromatico, prova dei filtri in interno ed esterno.
Gli esami strumentali praticati sono i seguenti:
- microperimetria, che ha lo scopo di:
- delimitare ampiezza e profondità dello scotoma (area di non visione o di visione ridotta), l’estensione e i rapporti dello scotoma con la regione foveale (zona centrale della retina deputata alla visione distinta);
- valutare il comportamento della fissazione (stabilità ed eccentricità) e le caratteristiche del/i PRL (Punto Retinico Preferenziale o pseudofovea, ossia l’area di retina che viene utilizzata per la visione distinta a seguito di un danno irreversibile della macula, la zona centrale del fine tessuto fotosensibile);
- esplorare lo stato funzionale della retina;
- individuare l’orientamento del programma riabilitativo;
- ricercare il PRL migliore;
- effettuare una previsione su un possibile recupero funzionale;
- calcolare l’angolo di decentramento;
- esame del campo visivo binoculare secondo il programma Zingirian-Gandolfo, importante per la quantificazione del danno, in particolare nelle forme di ipovisione periferica ed in quelle di tipo misto, a fini medico-legali e, quindi, di accertamento dell’invalidità.
Eventuali indagini strumentali aggiuntive (OCT, fluorangiografia retinica, esami elettrofisiologici) vengono programmate sulla base dei quadri clinici riscontrati.
Riunione in équipe
Una volta completato l’iter diagnostico, dopo aver acquisito le informazioni complete, l’équipe si riunisce per creare un percorso riabilitativo personalizzato. Alla riunione partecipano tutti gli operatori del Centro (psicologo, oculisti ed ortottisti) e, quando necessario, i consulenti (come l’istruttore di orientamento e mobilità e il tiflologo).
Percorso riabilitativo
Il percorso riabilitativo è personalizzato e costruito sulla base delle esigenze del soggetto ipovedente. Per la riabilitazione si utilizzano strumenti ed apparecchiature all’avanguardia, potendo anche contare sul contatto diretto con aziende del settore, con cui si programmano incontri di aggiornamento nel corso dei quali vengono presentati gli ausili più innovativi e vengono fornite prove dimostrative sulle novità tecnologiche (frutto di una ricerca avanzata).
I contesti in cui si inserisce il percorso riabilitativo sono:
- riabilitazione alla lettura: training con ausili ottici ed elettronici (ad esempio videoingranditori, sistemi telescopici, lenti aplanatiche, ecc.);
- riabilitazione alle attività a distanza intermedia;
- riabilitazione per lontano;
- utilizzo di software per pc;
- biofeedback con il microperimetro per stabilizzare la fissazione;
- ausili tiflologici.
Ciascuna fase richiede un ciclo di incontri con l’ortottista riabilitatore con lo scopo di aiutare la persona a sfruttare al meglio il proprio residuo visivo funzionale ed individuare gli ausili ottici e/o elettronici più adeguati alle singole esigenze. Inoltre, è compito dell’ortottista assegnare esercizi “domiciliari” per potenziare e rinforzare i risultati ottenuti durante il training ambulatoriale.
Chiusura del percorso riabilitativo
Al termine del percorso riabilitativo si effettua la prescrizione dell’ausilio o degli ausili più idonei a soddisfare le richieste del soggetto ipovedente e a migliorare la sua qualità di vita.
In conclusione
L’obiettivo dell’attività assistenziale del Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva è la presa in carico della persona nella sua globalità, ponendo particolare attenzione al problema esistenziale, ai disagi psicologici legati allo stato visivo che influenza e influenzerà il futuro dell’individuo come essere umano, dal punto di vista clinico (tenendo conto di patologie quali il diabete, l’ipertensione, malattie cardiache) e della qualità della vita.
L’oculista riabilitatore diventa il “collante” con i medici delle altre specialità e con l’oculista clinico e/o chirurgo per monitorare ed, eventualmente, supportare il programma terapeutico e riabilitativo.
Una buona riabilitazione visiva non potrà che essere il risultato di un lavoro di équipe e non la conseguenza dell’operato del singolo!
Congresso internazionale sull’ipovisione in Malesia
Appuntamento sull’ipovisione in Malesia
Dal 20 al 24 febbraio a Kuala Lumpur si è tenuto il X congresso internazionale con la partecipazione del Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva
Il mondo dell’ipovisione è approdato nel Sud-Est asiatico. Si è tenuto, infatti, dal 20 al 24 febbraio a Kuala Lumpur, in Malesia, il decimo congresso internazionale per chi si occupa di visione e riabilitazione. Martedì 22 febbraio si è entrati nel vivo dell’evento con sessioni plenarie e simposi. Per quanto riguarda le prime degni di nota sono gli argomenti “Nuovi sviluppi nella ricerca e nella riabilitazione” e la “Perdita della visione centrale”; i simposi, invece, sono stati dedicati alla qualità della vita, alla funzionalità visiva e alle sfide dell’orientamento e della mobilità autonoma.
Particolarmente interessante è stata la sessione plenaria che mercoledì 23 febbraio è stata dedicata alla riabilitazione visiva pediatrica: essendo a quell’età il cervello più plastico, maggiori e più rapide sono le possibilità di recupero della funzionalità perduta (ad esempio nel caso dell’ambliopia, il cosiddetto occhio pigro). Non certo a caso lo stesso giorno è stato trattato anche il tema della visione legata al cervello. Sempre il 23 febbraio si è tenuto un simposio dedicato all’emianopsia (quando è rimasto solo metà del campo visivo, ad esempio in seguito a un ictus). Giovedì 24 febbraio si sono conclusi i lavori con gli interventi multidisciplinari e si è trattato in modo più approfondito il tema della mente e della visione. Durante i lavori ha avuto luogo l’esposizione di poster, tra cui quello del Polo Nazionale di servizi e ricerca per la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva degli ipovedenti, per conto del quale hanno partecipato F. Amore e F. De Rossi. Oltre alla locandina scientifica, che verte sulla riabilitazione effettuata anche con uno strumento chiamato microperimetro, è stata presentata una comunicazione incentrata, in particolare, sull’inquadramento funzionale del paziente e sull’importanza della correzione dei vizi refrattivi. "Se da una parte, infatti, sappiamo bene che gli ausili ottici e/o elettronici sono uno strumento estremamente efficace per il ripristino dell’autonomia di lettura, non ci sembra ci siano altrettanti dati esperenziali che confermino l’esistenza di una risposta valida alla esigenza di miglioramento visivo per lontano": questa è l’osservazione che ha fatto l’équipe italiana del Polo Nazionale in apertura della sua presentazione. Viceversa, hanno osservato ancora gli esperti, "il 75,7% dei pazienti (53 su 70) ha necessitato e beneficiato di una migliore correzione refrattiva per lontano, per determinare la quale è stato sufficiente un corretto e attento esame del visus". Per consultare il sito ufficiale inglese dell’evento clicca qui.
Pagina pubblicata l’8 febbraio 2011. Ultima modifica: 3 maggio 2011.
Secondo Simposio internazionale
L’AMD sotto la lente
Consultazione organizzata dall’Oms a Roma, dal 15 al 17 novembre, in collaborazione con la IAPB Italia onlus
Un occhio all’AMD e l’altro… a Roma. Si sono incontrati dal 15 al 17 novembre alcuni dei massimi esperti al mondo che si occupano di degenerazione maculare legata all’età, la prima causa di cecità nei Paesi di maggior benessere. L’incontro – una consultazione per stabilire le politiche di sanità pubblica e la gestione della malattia che può colpire il centro della retina – è stato organizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in collaborazione con l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus. Partner del progetto è la John Hopkins University (Usa). La consultazione rientra tra gli obiettivi principali del Piano d’azione per la prevenzione della cecità 2009-13, sviluppato in seguito a una risoluzione dell’Assemblea Mondiale della Sanità e ratificato dagli Stati Membri nonché dai partner internazionali. L’obiettivo ultimo dell’appuntamento è stato quello di rivedere le strategie esistenti (a livello diagnostico e terapeutico), in modo tale da individuare un corretto approccio di sanità pubblica per gestire la degenerazione maculare legata all’età e le sue complicanze.
Tra gli argomenti affrontati: la gestione dell’AMD nei Paesi ad alto, medio e basso reddito; la revisione dell’incidenza globale della patologia oculare e i fattori di rischio, che – stando ai dati preliminari del 2010 dell’Oms – è del 6% su tutte le cause di cecità e ipovisione nel mondo; la prevenzione (corretta alimentazione e attività fisica regolare) e i trattamenti. Un’attenzione particolare è stata dedicata alla riabilitazione dei pazienti, così come al supporto psicologico di cui essi necessitano. Infine sono state redatte le conclusioni che, una volta approvate ufficialmente, saranno destinate a confluire in un documento più ampio dell’Oms sulle patologie oculari croniche. Secondo Silvio Mariotti (Oms) l’aspetto più importante di questo incontro è stato quello di adottare un approccio globale al paziente, partendo dalla prevenzione della cecità. Insomma, non bisogna limitarsi alle sole cure oculistiche, ma soprattutto nell’ipovedente bisogna tenere conto anche di altri aspetti, tra cui quello psicologico e riabilitativo.
Nota
Alla consultazione scientifica planetaria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla degenerazione maculare legata all’età collabora, a livello di contenuti scientifici, il Dana Center for Preventive Ophthalmology di Baltimora, il quale fa parte del Wilmer Eye Institute, nato dalla collaborazione tra la Johns Hopkins University School of Medicine e la Bloomberg School of Public Health. Il Dana Center è uno dei Centri di Collaborazione del Programma di Prevenzione della Cecità e della Sordità dell’OMS. La consultazione prevede anche la collaborazione con il Polo Nazionale per la Riabilitazione degli Ipovedenti di Roma.
Pagina pubblicata l’11 novembre 2010. Ultimo aggiornamento: 17 novembre 2010
Congresso SOI, 24-27 novembre 2010
SOI, quando il congresso fa novanta
Appuntamento a Milano dal 24 al 27 novembre. Il 25 novembre si è tenuta una sessione della IAPB sulla riabilitazione e sul ruolo dell’ortottista
La Società Oftalmologica Italiana (SOI) è andata a congresso. Il 90° appuntamento nazionale si è tenuto a Milano dal 24 al 27 novembre. L’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus ha partecipato ai lavori il 25 novembre con una sessione dedicata al “Ruolo dell’ortottista-assistente di oftalmologia nel processo riabilitativo visivo”. Il Presidente del Simposio della Sezione italiana della IAPB è stato l’avv. Giuseppe Castronovo, mentre la moderazione è stata affidata al Prof. A. Reibaldi e al Prof. C. M. Villani. “È stata una sessione – ha affermato l’avv. Castronovo – sulla riabilitazione visiva: si è ribadita la sua importanza. Essa produce effetti positivi sulla persona ipovedente perché, attraverso l’intervento pluridisciplinare (con lo psicologo, il tiflolologo, l’informatico, l’oculista e l’ortottista) le persone migliorano la loro vista e facilitano la vita lavorativa e scolastica. La riabilitazione visiva deve essere sempre più praticata e sentita anche dal mondo oftalmologico come un intervento essenziale per gli ipovedenti”. “È necessario – ha osservato Silvia, oculista della linea verde della IAPB Italia onlus – un lavoro d’équipe nel campo riabilitativo: non solo dal punto di vista strettamente medico (oculisti, ortottisti), ma anche dal punto di vista della persona in generale (supporto psicologico). Infatti la persona ipovedente è importante che sia fortemente motivata per sottoporsi alla terapia riabilitativa perché occorre perseverare: è importante la continuità terapeutica, poiché più si va avanti nel tempo e più si possono avere dei progressi”.
Sessione 25 novembre 2010 a MilanoSimposio IAPB Italia onlus – Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità presso la SOI
Il ruolo dell’ortottista-assistente di oftalmologia nel processo riabilitativo visivo Presidente: G. Castronovo
Moderatore: A. Reibaldi, C.M. Villani
Coordinatore Scientifi co: F. Cruciani17.00 Introduzione – A. Reibaldi
17.10 Il nuovo corso formativo dell’ortottista – F. Cruciani
17.25 Il ruolo dell’ortottista – C.V. Vivi Marchese
17.40 L’approccio multidisciplinare nella riabilitazione visiva – F.M. Amore
17.55 L’esperienza di un ortottista nella riabilitazione dell’adulto – V. Silvestri
18.05 L’esperienza di un ortottista nella riabilitazione del bambino – C.V. Vivi Marchese
18.15 Discussione
18.30 Fine sessione
Per ulteriori informazioni sul congresso nazionale SOI clicca qui.
Pagina pubblicata il 10 novembre 2010. Ultima modifica: 2 dicembre.
V2020-Londra, 4 novembre 2020
Una road map per prevenire la cecità
Il 4 novembre incontro a Londra per Vision2020. Piano d’azione per un ‘pressing’ maggiore sulle istituzioni comunitarie
Una road map per combattere la cecità nell’Unione europea. La si è messa a punto durante un meeting che si è tenuto giovedì 4 novembre a Londra, presso la sede del Royal National Institute of Blind People (RNIB), nell’ambito di Vision2020 – un programma congiunto dell’OMS, della IAPB e di altre organizzazioni – che ha il fine di eliminare la perdita della vista entro la fine di questo decennio. I primi tre punti-chiave su chi si è trovato un accordo sono: 1) la richiesta di un incontro col Commissario dell’Unione europea per la salute, John Dalli, per far presente quale sia l’importanza della prevenzione della cecità e per esercitare un adeguato ‘pressing’ sulle istituzioni comunitarie; 2) la ricerca di un dialogo più serrato col mondo della ricerca; 3) la richiesta agli istituti statistici comunitari di un impegno maggiore nella raccolta di dati epidemiologici a livello di salute oculare.
I lavori hanno visto, tra l’altro, la partecipazione dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (Sezione italiana della IAPB): il suo Presidente, l’avv. Giuseppe Castronovo, ha avanzato la proposta di incontrare i vertici dell’Unione europea che si occupano di salute, trovando un ampio consenso. Si tratta dell’azione prioritaria di una serie di atti intesi a ridurre il numero di ciechi e ipovedenti nella comune ‘casa europea’. Il Vecchio Continente, infatti – ha ricordato il Prof. Volker Klauss (già docente presso il Dipartimento di Oftalmologia dell’Università di Monaco) –, ha una popolazione di 874,6 milioni di persone, di cui 2,7 milioni
ciechi e 15,5 milioni affetti da gravi problemi visivi. Numeri, dunque, che non possono essere sottovalutati; ma nell’affrontare le patologie oculari si evidenziano forti differenze tra gli standard elevati dell’Europa occidentale e quelli più bassi dell’Europa orientale. Secondo l’ultimo piano d’azione quinquennale di V2020 (che arriva al 2011), in 51 Paesi europei il numero di persone che hanno perso la vista a causa di malattie oculari è di 683 per mille ciechi. Purtroppo ancora in troppi Paesi dell’Est operazioni come quella di cataratta non sono di routine e, soprattutto, lo Stato non ha le risorse sufficienti per coprire i costi delle operazioni. Questo in un quadro generale di crisi economica che sta portando al taglio di fondi pubblici stanziati per la salute e la ricerca in numerosi Stati europei. L’incontro del 4 novembre, presieduto da Stephen King (responsabile per la prevenzione della cecità all’RNIB) e da Peter Ackland (Direttore esecutivo della IAPB) è stato un’occasione di confronto tra le diverse esperienze europee; ora occorrerà passare dalle parole ai fatti sulla base di un dettagliato calendario che è stato redatto. Complessivamente hanno
partecipato ai lavori una ventina di persone che lavorano in Europa, appartenenti a diverse organizzazioni che si occupano di prevenzione della cecità e di patologie visive.
Pagina pubblicata l’8 novembre 2010. Ultima modifica: 11 novembre 2010.
Cancelliamo l’ignoranza
A Roma la IAPB Italia onlus e il Policlinico A. Gemelli sono stati premiati il 3 ottobre per un percorso ‘parlante’ hi-tech. Si è tenuta una maratona gratuita di artisti a sostegno dell’integrazione dei diritti e delle pari opportunità dei disabili
Un weekend all’insegna dell’integrazione. Si è svolto a Roma, sabato 2 e domenica 3 ottobre in Piazza del Popolo, l’Handicap Day 2010: una due giorni di musica, spettacolo, premi e sport che ha visto come protagonisti artisti, attori, musicisti e onlus per confrontarsi sul tema dell’integrazione, dei diritti e delle pari opportunità dei disabili.
Domenica 3 ottobre il Sindaco di Roma Gianni Alemanno ha premiato il Policlinico A. Gemelli, nella persona del Direttore Cesare Catananti, e l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia, per cui sono saliti sul palco Michele Corcio (componente della Direzione nazionale) e Tiziano Melchiorre (Segretario Generale). E’ stata loro consegnata la Gomma della trasparenza “cancelliamo l’ignoranza” (un parallelepipedo in plexiglas): il Policlinico universitario “Agostino Gemelli” è il primo ospedale italiano a disporre dell’innovativo percorso tattilo-plantare vocalizzato per ciechi e ipovedenti, voluto e fatto installare dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità. Il percorso, denominato Vettore Evolution, è nato dalla collaborazione dell’Unione italiana dei ciechi con il Joint Research Centre della Commissione Europea ed è la dimostrazione di come la cooperazione fra ricerca scientifica e politiche sociali possa abbattere le barriere: dall’ingresso del Gemelli conduce, grazie a una sintesi vocale, fino al Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva sfruttando un bastone bianco elettronico, un cellulare e un auricolare bluetooth (clicca qui per approfondire).
Il messaggio di fondo dell’evento è che l’handicap deve essere inteso non più come limitazione ma, al contrario, come punto di partenza creativo. Nell’ottica della condivisione e dell’integrazione, le giornate dell’Handicap Day sono state, quindi, un’occasione per un incontro con le realtà associative che si battono contro ogni forma di discriminazione. "“C’è un’ignoranza da cancellare: la lotta contro l’handicap – ha affermato il Sindaco Alemanno – non è solo una serie di interventi materiali, non è solo un abbattimento delle barriere architettoniche (che pur serve a tutti), ma è soprattutto una battaglia culturale, che deve essere realizzata con grande attenzione se vogliamo avere veramente rispetto per la persona umana”.
La manifestazione – giunta alla quarta edizione – si è svolta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è stata patrocinata dalla Presidenza del Consiglio, dal Ministero delle Pari Opportunità, dal Comune e dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio. La sua presentazione ufficiale è avvenuta il 27 settembre nella Sala Piccola Promoteca del Campidoglio di Roma.Pagina pubblicata il 28 settembre 2010. Ultimo aggiornamento: 4 ottobre 2010.
Vediamoci… per vedere
Controlli oculistici gratuiti nell’astigiano dall’11 al 24 settembre
Ci siamo incontrati per vedere come stavano i nostri occhi. La sezione italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB Italia onlus) – con il patrocinio dell’Azienda Sanitaria Locale (A.S.L. AT), la collaborazione di medici oculisti volontari, dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Asti e di alcuni ottici sponsor – ha organizzato uno screening oculistico di prevenzione nei paesi della provincia di Asti.Nell’astigiano le persone riconosciute cieche sono circa 650, mentre secondo l’Istat in tutto il Piemonte i non vedenti sono 26mila e in Italia 362mila. Onde evitare che tale numero continui ad aumentare, proponiamo una serie di controlli oculistici gratuiti. “Le patologie oculari sono molte: non bisogna attendere i sintomi – ha affermato il Presidente dell’UICI di Asti Adriano Capitolo – perché il danno che si è verificato a volte potrebbe essere irrimediabile”.Per agevolare le persone più lontane e più scomode dai centri ospedalieri, un’Unità mobile oftalmica è andata in alcuni comuni del territorio provinciale. Come primo approccio sono state effettuate visite oculistiche gratuite allo scopo di diagnosticare eventuali patologie asintomatiche o trascurate; successivamente, se ritenuto necessario, i pazienti sono stati invitati a recarsi in centri pubblici specializzati.Gli incontri si sono svolti nel mese di settembre nei seguenti paesi:sabato 11 Valfeneralunedì 13 Cocconatomartedì 14 Villafrancagiovedì 16 Castelnuovo Don Boscosabato 18 Montemagnodomenica 19 Costigliolelunedì 20 San Damianomartedì 21 Canelligiovedì 23 Moncalvovenerdì 24 Nizza M.to
Per info e contatti 0141-592086 (UICI di Asti).
Pagina pubblicata l’8 settembre 2010. Ultimo aggiornamento: 28 settembre 2010.