Riabilitazione salva-vista dopo ictus

Si può recuperare buona parte del campo visivo: lo attesta un nuovo studio americano

visual-training-photo_credit-susanne_pallo-icona-web.jpgDopo un ictus che abbia colpito le aree cerebrali deputate alla visione si possono recuperare (anche in buona parte) le capacità visive grazie alla riabilitazione. Grazie a uno specifico addestramento, l’area del campo visivo inizialmente compromessa – da un quarto a metà del campo – può essere opportunamente stimolata e “rieducata”.

Un nuovo studio pubblicato su Neurology fa luce su questo fenomeno… (Leggi tutto l’articolo)

Glaucoma, quando la vista se ne va

Dal 12 al 18 marzo la settimana mondiale dedicata alla prevenzione della malattia oculare celebrata in circa 90 città italiane

locandina-settimana_glaucoma_2017-solo_grafica-180pixel.jpgDiamo sempre un’occhiata periodica alla pressione oculare. Un’occasione preziosa per “guardare” alla prevenzione è stata la settimana mondiale del glaucoma, che si è celebrata dal 12 al 18 marzo 2017.

All’evento hanno aderito circa 90 città italiane grazie all’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, in collaborazione con le Sezioni locali dell’Uici. Sono stati effettuati, in una cinquantina di città, anche check-up oculistici a bordo di Unità mobili oftalmiche o in appositi ambulatori, dove è stata misurata anche la pressione oculare (tonometria). In tutte le città sono stati distribuiti opuscoli gratuiti mentre in una trentina di località si sono tenute delle conferenze informative sulla patologia oculare… (Leggi tutto)

SOI, dall’hi-tech alle patologie oculari dei migranti

Il 96° congresso degli oculisti italiani si è tenuto a Roma dal 23 al 26 novembre. Intervenuti anche Alfano e Amato.

alfano-piovella-castronovo-soi-24-novembre-2016.jpgUn evento pensato soprattutto per gli oculisti italiani, molti dei quali si sono dati appuntamento a Roma il 23 novembre 2016 per il 96° Congresso nazionale della Società Oftalmologica Italiana (SOI). Quattro giorni ad alta intensità per fare il punto sulle novità in ambito diagnostico e terapeutico, con un serrato confronto tra specialisti.

ll programma è stato suddiviso in simposi, corsi SOI, corsi monotematici, comunicazioni orali, oltre all’esposizione di poster scientifici. Gli argomenti trattati nelle sezioni del congresso hanno coperto tutte le aree d’intervento dell’oculistica classica: si va dal glaucoma alla cataratta, passando per le uveiti , l’oftalmologia pediatrica e lo strabismo. Tuttavia quest’anno ci sono stati anche temi inediti quali, ad esempio, le patologie oftalmiche di chi arriva in Italia per fuggire da gravi situazioni socio-economiche, per fuggire da guerre, persecuzioni… (leggi la notizia completa)

Leggi anche (ultimo evento in collaborazione con la SOI a Milano, dal 18 al 22 febbraio 2017): “Prevenzione e stili di vita in salsa lombarda

Accendiamo la luce sui diritti dei pazienti

Dal 7 al 10 novembre ospitata a Roma una delegazione cipriota nell’ambito di un progetto Ue con Cittadinanzattiva

viaggio-studio-cittadinanzattiva-web-2.jpg I diritti dei pazienti prima di tutto. A rivendicarli è la Rete di Cittadinanzattiva, che si muove da tempo nell’ambito di più vasto orizzonte europeo. Dal 7 al 10 novembre una delegazione cipriota di una decina di persone ha soggiornato a Roma proprio grazie a un progetto Ue. Insomma, la voce dei pazienti si è fatta sentire anche attraverso la rivendicazione a un’adeguata assistenza sanitaria.

viaggio-studio-cittadinanzattiva-web-3.jpgLa visita di quattro giorni ha contemplato incontri, interazioni e lezioni da parte di diversi rappresentanti di Centri e associazioni sanitarie. Anche il Gemelli e il Polo Nazionale della IAPB Italia onlus hanno preso parte al progetto con relazioni e meeting.

Si ricorda che esiste un diritto all’assistenza transfrontaliera (in altri Paesi Ue) laddove un trattamento non fosse disponibile nel proprio Paese di residenza. Secondo Cittadinanzattiva la spesa di questo tipo ammonta all’incirca all’1 per cento dell’intero budget sanitario Ue per la salute.

carta-diritti-malato-cittadinanzattiva.jpg

Leggi l’opuscolo: I diritti dei pazienti non hanno confini (Come ricevere cure stando in un altro Stato Ue)

Vedi anche: Cure transfrontaliere nell’Ue (Ministero della Salute)

Fonte: Active Citizenship Network

Gemelli, neuropsichiatria compie 20 anni

Celebrata la ricorrenza con un convegno scientifico il 4 novembre a Roma, presso il Policlinico dell’Università Cattolica

castronovo-relatore-aula-brasca-gemelli-web.jpgTra scienza e ricordi. Sono stati anche neuroscienziati di primo ordine a intervenire in occasione dei 20 anni del reparto di neuropsichiatria infantile del Policlinico universitario A. Gemelli celebrati venerdì 4 novembre. Sono poi state condivise anche esperienze personali nel campo della ricerca. L’evento – una sorta di festa scientifica universitaria di alto profilo – è stato organizzato dal prof. Eugenio Mercuri, Direttore di Neuropsichiatria infantile presso il Gemelli.

L’evoluzione della scienza medica è evidente a tutti, testimoniata tra l’altro dalla minore mortalità infantile. Dalle malattie neurodegenerative a quelle che colpiscono la vista: la salute dei neonati riceve oggi più attenzioni che in passato, a partire da quella nei confronti dei nati prematuri (i quali, tra l’altro, possono essere colpiti da retinopatia).

I bambini piccoli al centro delle attenzioni

Con la sua lezione magistrale il professore dell’Università di Harvard Josephvolpe-joseph-docente-harvard.jpg Volpe ha fatto il punto su una malattia neurodegenerativa che distrugge il cervello dei bambini: la leucomalacia periventricolare (rammollimento patologico della sostanza cerebrale). Trovare una cura efficace è una sfida tanto difficile quanto complessa: la neurorigenerazione potrà forse, in futuro, essere garantita dalle cellule staminali e dalla terapia genica (per ora è tutto sperimentale).

Dal canto suo la dott.ssa Daniela Ricci [[si occupa di neuropsichiatria infantile, ortottica e assistenza oftalmologica presso il Policlinico A. Gemelli]] ha spiegato l’importanza dell’evoluzione neonatale:

Abbiamo capito che ci sono tre trend diversi di sviluppo [neuropsichiatrico]: ci sono delle competenze che sono presenti già a 35 settimane (nei bambini prematuri), ce ne sono altre che sono migliori nei nati alle 35 settimane rispetto ai nati a termine (effetto dell’esperienza extrauterina) e ce ne sono altre per cui bisogna aspettare la maturazione corticale (nei nati a termine).

L’impegno del Gemelli e del Polo Nazionale

È stato ricordato che, il 13 dicembre 2011, al Policlinico Gemelli è stato inaugurato un Centro di diagnosi per bambini con deficit plurisensoriale, in collaborazione con l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus e il Polo Nazionale (approfondisci).

Eugenio Mercuri ha evidenziato che “è stato proprio con l’avv. Giuseppe Castronovo (Presidente della IAPB Italia onlus)castronovo-iapb-con-mercuri-gemelli-web.jpg che, qualche anno fa, abbiamo realizzato questo sogno di un centro per i bambini piccoli che hanno più disabilità”.

Quindi l’avv. Castronovo ha spiegato:

L’ospedale Gemelli è veramente un centro di riferimento. Noi nel 2007 abbiamo inaugurato il Polo Nazionale di Servizi e Ricerca. Io ho creduto, in questo sogno, di realizzare un Centro per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva. Poter realizzare il Polo Nazionale mi ha riempito di gioia e di soddisfazione, anche perché è stato riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della sanità come centro di collaborazione OMS, un centro di riabilitazione tra i migliori del mondo. Questa è una cosa bellissima.

L’avv. Castronovo ha poi esortato i medici a espletare la loro alta missione, appellandosi alla loro umanità:

Quando vi capita di parlare con i genitori che vi portano i loro bambini cercate di dare non solo la vostra professionalità, ma anche il vostro affetto, il vostro amore. Una carezza per il bambino è un conforto per i genitori, un sorriso per la mamma, per il papà… Questo deve essere l’ospedale, questo deve essere il medico: un portatore di umanità, un portatore di sostegno, di aiuto!

Quindi il Presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus ha concluso:gemelli-pubblico-aula-brasca-web.jpg

Ho un altro sogno: che venga nel mondo cancellata per sempre la cecità (oggi si stimano 39 milioni di ciechi sulla Terra). Questo successo dipende dalla scienza, dalla ricerca, da quanto voi medici fate. Comunque – in attesa che questo sogno si realizzi – ci deve essere sempre il vostro impegno, la vostra professionalità e il vostro amore per i nostri bambini.

Programma completo

Ipovedenti sotto i riflettori a Roma

Sabato 22 ottobre quarto seminario nazionale all’Università Sapienza di Roma dedicato ai disabili visivi più numerosi

ipovedente_con_tablet-web-300pix.jpg“La parola agli ipovedenti”: così s’intitola il quarto seminario nazionale a loro dedicato, che si è tenuto sabato 22 ottobre 2016 a Roma presso l’Università Sapienza-Policlinico Umberto I.

Dagli aspetti normativi per arrivare alle dinamiche familiari, passando per i vissuti dei disabili visivi in ambito scolastico e lavorativo, fino a un progetto di riabilitazione visiva a domicilio (chiamato Eye Fitness). I protagonisti sono stati oculisti, ortottisti, psicologi e, naturalmente, gli stessi ipovedenti, con relazioni e preziose testimonianze sulle loro problematiche.

Chi l’ha organizzato

ipovisione-convegno-22-ottobre-2016-relatori-tre_quarti-web.jpgL’appuntamento – che cade ad ottobre, il mese tradizionalmente dedicato alla prevenzione [[secondo l’OMS la cecità e l’ipovisione sono evitabili o trattabili nell’80 per cento dei casi]] – è stato organizzato dalla Sezione italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IAPB Italia onlus assieme all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in stretta collaborazione col Dipartimento Organi di Senso-Sezione Oftalmologia della Sapienza di Roma (che cortesemente ha ospitato l’evento).

Riferimenti normativi

Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) una persona è ipovedente quando la sua acutezza visiva è compresa tra i 3/10 e 1/20. In Italia il concetto legale di cecità e d’ipovisione è stato ridefinito con la legge n. 138 del 2001 (“Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici”). Suo merito principale è quello di prendere in esame, oltre all’acuità visiva, anche l’ampiezza del campo visivo. La legge 138 non prevede però indennità specifiche per l’ipovedente.ipovisione-convegno-22-ottobre-2016-sala-partecipanti-orizzontale-web-180pix.jpg

In ogni caso, la normativa italiana nel campo dell’ipovisione è nell’insieme considerata particolarmente avanzata. Tuttavia la difficoltà risiede soprattutto nella sua applicazione. Anche per gli oculisti certificatori non sempre è facile verificare che il visus dichiarato dall’ipovedente risponda al vero perché il danno funzionale non necessariamente ha una correlazione esatta e inequivocabile con l’esperienza di una scarsa visione soggettiva. Non a caso è stato sottolineato che c’è una differenza tra la definizione d’ipovisione in senso legale, funzionale e clinico. ipovisione-convegno-disabile_visivo-vignetta-web.jpg

Inoltre, a livello sociale l’ipovedente spesso non viene riconosciuto come tale, soffre di una disabilità “invisibile” e potrebbe essere persino scambiato per un falso cieco. Naturalmente tutte le persone con disabilità visiva hanno diritto ad adeguati servizi di riabilitazione (possibilmente personalizzati). In Italia esistono, secondo gli ultimi dati disponibili, una sessantina di Centri d’ipovisione e riabilitazione, che attualmente risultano sottofinanziati.

Ecco i numeri

Visione di malato colpito da retinite pigmentosa (copyright immagine: IAPB Italia onlus)In Italia gli ipovedenti si stima che siano almeno 1,2 milioni, mentre in tutto il mondo, secondo l’OMS, sono 246 milioni (complice l’invecchiamento demografico). Sempre più spesso la medicina riesce a evitare la cecità e, dunque, più persone restano ipovedenti (il più delle volte anziani); tuttavia nei Paesi in via di sviluppo sovente non si hanno i mezzi per assistere i disabili, compresi quelli visivi.

I nodi salienti

La riabilitazione sensoriale, in particolare quella visiva, viene ancora troppo spessoriabilitazione_visiva_signora_ipovedente-chiaroscuro-web.jpg trascurata mentre quella neuro-motoria è ormai una pratica assodata. Bisogna considerare che il vissuto della persona che diviene ipovedente può essere drammatico. A livello soggettivo l’ipovisione grave è stata valutata persino come più grave, sul piano dell’esperienza personale, di un ictus, del cancro o dell’Aids.

Con la riabilitazione visiva si può includere – oltre all’addestramento alla visione residua – un percorso psicologico atto a contrastare il rischio di depressione, mirando a restituire la fiducia nelle capacità individuale. Inoltre si possono anche seguire dei corsi di orientamento e mobilità.

Sempre nell’orizzonte di un miglioramento della qualità della vita all’evento si è parlato anche di tecnologie assistive (oggi sempre più spesso incorporate in palmari e tablet).

Infine si è fatto cenno ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che dovrebbero essere approvati nei prossimi mesi dalle Commissioni parlamentari competenti, includendo anche la riabilitazione visiva.

Leggi il programma

Dalla riabilitazione visiva all’occhio secco

Oculisti a congresso a Roma con l’AIMO il 20 e il 21 ottobre

aimo-locandina-ottobre-2016-photospipf634ee69a32adc4dbeb3c7979dc2e542.jpgQuindici corsi, sette simposi e meeting con l’esperto: questa è la formula dell’ultimo Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Medici Oculisti (AIMO) che si svolge a Roma il 20 e il 21 ottobre.

Come scrivono gli organizzatori:

Saranno affrontati temi di attualità come la gestione sul territorio delle patologie oculari croniche, la comunicazione medico-paziente e l’Angio-OCT. Ci sarà spazio anche per tanti altri argomenti di interesse generale e per la chirurgia [che sarà effettuata anche in diretta video].

Tra gli argomenti compaiono, inoltre, la riabilitazione visiva nelle degenerazioni retiniche, l’oftalmologia pediatrica, la disfunzione del film lacrimale (vedi occhio secco) e le nuove frontiere nel trattamento del glaucoma. L’evento è strettamente riservato agli iscritti.

Vedi il Programma

Fonte: Aimo

Assemblea generale OMS

Assemblea Generale OMS (Foto: WHO)

OMS, il punto sulla salute mondiale

La 69ª Assemblea generale a Ginevra dal 23 al 28 maggio: le malattie croniche non trasmissibili le prime "killer" nel mondo

Un ampio sguardo sulla salute mondiale e su come migliorare gli approcci sanitari. La nuova Assemblea generale OMS si è svolta a Ginevra dal 23 al 28 maggio 2016. Sei giorni per fare il punto, tra l’altro, sulle malattie croniche non trasmissibili (considerate le prime "killer" mondiali), sull’obesità, la violenza e la riduzione del consumo di tabacco. Circa 3500 delegati provenienti da 194 Stati membri dell’OMS – tra cui rappresentanti dei Ministeri della Salute nazionali – si sono recati all’Assemblea. Le patologie croniche hanno una particolare importanza, soprattutto tenendo conto dell’invecchiamento demografico mondiale; stili di vita sani sono fondamentali sin dalla giovane età anche per trascorrere una vecchiaia in salute. (Leggi tutto)

Fonte di riferimento: Who

In Messico si fa luce sulla riabilitazione


Dal 5 al 9 febbraio 2016 si è svolto il Congresso mondiale di oftalmologia. Si è parlato anche di riabilitazione visiva degli ipovedenti

Si è ‘guardato’ non solo ai traumi oculari ma anche all’oftalmologia pediatrica, oltre alla chirurgia della cataratta e a quella refrattiva (ad esempio il cosiddetto laser per “correggere” la miopia). Sono innumerevoli i temi affrontati durante l’ultimo Congresso mondiale di oftalmologia che si è svolto, dal 5 al 9 febbraio 2016, a Guadalajara, in Messico.Tra gli argomenti trattati segnaliamo la riabilitazione visiva di persone che hanno una scarsa visione (ipovedenti). E’ tra l’altro intervenuto durante i lavori il dott. Filippo Amore, dirigente medico del  Polo Nazionale presso il Policlinico Gemelli, con una relazione intitolata “Definire gli standard internazionali di riabilitazione”. Infatti ancora non sono stati concordati standard riabilitativi comuni a livello visivo, tenendo però conto delle diverse realtà socio-economiche e sanitarie di ogni Paese; l’Oms e la IAPB Italia onlus stanno lavorando in questa direzione.

Leggi il 
programma

Fonte: WOC 2016