Chirurgia del distacco di retina
con la Soi
Si è concluso l’88° Congresso della Società oftalmologica italiana
Si è concluso il 29 novembre l’88° Congresso della Società oftalmologica italiana (Soi) che quest’anno si è tenuto a Roma ed è durato quattro giorni. L’evento ha visto una nutrita partecipazione degli addetti i lavori ed è stato un’occasione preziosa per discutere soprattutto di “Chirurgia del distacco di retina regmatogeno” (rottura retinica in seguito alla quale avviene un sollevamento della retina stessa), oggetto della relazione principale.
Dal canto suo la IAPB Italia onlus ha partecipato con una sessione dedicata venerdì 28 novembre, incentrata sul “Percorso riabilitativo del paziente ipovedente” (vedi programma in calce). L’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus ha aperto il simposio e lo ha presieduto assieme al Prof. Corrado Balacco Gabrieli; quest’ultimo, Presidente uscente della Soi, ha tra l’altro concluso i lavori sottolinando l’importanza del controllo dello stato generale di salute dell’organismo (colesterolo, pressione sanguigna, ecc.) accanto al puro controllo oculistico.
A livello di attività internazionale sabato 29 novembre si è tenuto un simposio italo-algerino-tunisino organizzato con la collaborazione del Prof. Bruno Lumbroso, Presidente dell’International Task Force for Low Vision. Si tratta di un organismo di respiro internazionale nato per contrastare il fenomeno dell’ipovisione e per prevenire la cecità, a cui hanno aderito diversi Paesi mediterranei, a partire dall’Italia e dalla Tunisia (le nazioni promotrici). Uno dei principali promotori dell’iniziativa è l’avv. Castronovo, che in quest’occasione ha ricevuto una targa.
I sistemi di cura e prevenzione – sostiene il Prof. Balacco – “sono migliorati in questi anni grazie a nuovi strumenti di diagnosi e indagine, a tecniche chirurgiche minimamente invasive”; dunque – prosegue il direttore del Dipartimento di Oftalmologia dell’Università Sapienza di Roma – come risultato si ha “un migliorato recupero anatomico e funzionale”.
“Come già in passato – assicura il docente – verranno organizzati simposi e corsi di aggiornamento sugli argomenti più attuali, di maggior interesse scientifico e professionale”. Infatti si punta a fornire agli oculisti, soprattutto a quelli più giovani, “a più ampia e completa informazione sulle nuove tecniche diagnostiche, mediche, chirurgiche e parachirurgiche, di cui tanto si parla negli ultimi anni”.
Da segnalare, inoltre, una giornata e mezzo di chirurgia in diretta (in collegamento con l’Ospedale San Giovanni) incentrata sulle tecniche per la correzione del glaucoma – malattia oculare dovuta generalmente a una pressione oculare eccessiva – e sul recupero del distacco di retina, sui recentissimi iniettori per posizionare le piccole lenti artificiali che sostituiscono il cristallino divenuto opaco per la cataratta, nonché sugli strumenti per rendere sempre meno impegnativi gli interventi di vitrectomia (che prevedono lo svuotamento temporaneo del bulbo oculare con la rimozione del cosiddetto corpo vitreo).
Le sessioni cliniche sottolineano con forza la necessità, anche per l’oculistica, di diventare sempre di più una medicina d’iniziativa che non attenda l’evento, ma lo prevenga o, almeno, lo identifichi con la maggiore tempestività possibile, per poter intervenire in fase precoce con farmaci adatti o tecniche ad hoc.
Prevenzione
“C’è un messaggio che deve essere continuamente ripetuto, se si vuole ottenere un livello soddisfacente di prevenzione delle patologie oculari”, nota il Prof. Balacco. “È l’obbligo di rispettare le cadenze dei controlli della vista. Il primo intorno ai tre anni per individuare eventuali difetti visivi, che possono essere corretti subito con lenti opportune. Non sembri presto anche nel caso di strabismo: questa è l’età giusta per una correzione efficace e precoce. La seconda visita dovrebbe essere prevista in età scolare, proprio per evitare che eventuali vizi refrattivi compromettano il buon inserimento scolastico e l’apprendimento. Da adulti, un appuntamento obbligato per tutti si colloca attorno ai 40 anni, momento corretto – sottolinea il Presidente della Soi – per non lasciarsi sfuggire un glaucoma in fase iniziale, grazie alla valutazione del tono oculare e per verificare le condizioni della retina”.
Familiari di ipertesi e diabetici devono stare più attenti perché sono a rischio di contrarre glaucoma e retinopatia. Per loro sarà l’oculista a decidere, dopo una prima valutazione, gli intervalli migliori per i controlli. Per i soggetti sani, l’altra tappa obbligata è collocata a 65 anni: «L’obiettivo sono i segni precoci di maculopatia, per intervenire al più presto. Da quella data in poi, se i problemi sono assenti, i controlli dovrebbero ripetersi ogni anno».
Il secondo appello punta allo stile di vita: smettere di fumare è tassativo, date le ripercussioni a livello della circolazione dei vasi retinici e, in generale, dell’irrorazione sanguigna, oltre al massiccio carico di sostanze ossidanti e tossine; inoltre si sottolinea l’importanza dell’attività fisica. Però è altrettanto pressante l’invito ad abituare i bambini a una dieta ad alto contenuto di verdure e frutta, affinché la proseguano per tutta la vita, limitando le proteine della carne rossa a vantaggio del pesce, riducendo dopo i 50 anni l’apporto di zuccheri. Infine il Prof. Balacco evidenzia le virtù antiossidanti di due bicchieri di vino rosso al giorno. Tuttavia bisogna stare attenti a non eccedere soprattutto se poi ci si deve mettere alla guida perché si potrebbero superare i limiti di legge (vedi Consigli utili per la guida).
DIAGNOSTICA FUNZIONALE E FINE – Si è ufficialmente aperta l’era delle ecografie ad alta risoluzione, per identificare presto e bene patologie interne del bulbo oculare, opacità del cristallino e cataratte, che neppure la fluoroangiografia riusciva a inquadrare con tale precisione.
CATARATTA – Due soprattutto le novità, scaturite dalla ricerca industriale di quest’ultimo anno: le nuove lentine bifocali, molto più adattabili alle necessità del singolo paziente, che se ne giova maggiormente quanto più è giovane. I nuovi iniettori servono a posizionare correttamente le lentine: più maneggevoli, aumentano la sicurezza dell’operazione; riducendo a non più di dieci minuti in media i tempi, minimizzano lo stress per il paziente e per l’organo oculare; tutti fattori che rendono il decorso post-operatorio molto più semplice e scevro di complicanze, soprattutto infettive. «La terapia è ormai soltanto locale, a base di colliri. Non occorre più – garantisce il Prof. Balacco Gabrieli – l’antibiotico per via sistemica» ossia quello assunto per bocca.
PATOLOGIE DEL SACCO LACRIMALE – L’incidenza delle occlusioni a carico delle vie di reflusso del sacco lacrimale si sono in questi anni notevolmente ridotte. Nonostante questo la ricerca non ha abbandonato questi pazienti. «Oggi – assicura il Presidente della Soi – sono disponibili sondini da lasciare in situ, che garantiscono il corretto deflusso dal sacco lacrimale e che hanno permesso di abbandonare interventi altamente invasivi, in cui era necessaria la perforazione dell’osso nasale».
CONTATTOLOGIA – «Le lenti a contatto – spiega il Prof. Balacco Gabrieli – sono uno strumento prezioso, ma spesso vanificato dall’uso scorretto che ne fanno gli utenti». Poche e semplici, ma tassative, le regole da rispettare:
1) La prescrizione delle lenti deve essere fatta dall’oculista, dopo una vista accurata.
2) La qualità delle lenti deve essere garantita dal marchio CE, per evitare prodotti scadenti, provenienti dai classici mercati a rischio (Cina e India).
3) L’igiene deve essere scrupolosissima, in tutte le fasi di manipolazione, applicazione, conservazione (nel caso di lenti non quotidiane)
4) L’uso continuato non deve superare le 8-9 ore quotidiane. I rischi di un uso prolungato sono due: le intolleranze e le vere e proprie flogosi allergiche, con tanto di arrossamento, bruciore, lacrimazione, e che impediscono, una volta instaurate, di indossare la lente anche per pochi minuti; e, ben più gravi, fatti infiammatori severi, cheratiti e cheratocongiuntiviti che possono esitare in opacità della cornea e in deficit della funzione visiva.
Venerdì 28 novembre
(Sala MONTEMARIO dell’Hotel Cavalieri Hilton-Roma)
16:30-18:10 Simposio IAPB Italia onlus-Agenzia Internazionale per
“Il percorso riabilitativo del paziente ipovedente”
Presidenti: C. Balacco Gabrieli, G. Castronovo
Coordinatore: F. Cruciani
16:30 Introduzione
G. Castronovo
16:35 Presa in carico del paziente ipovedente
M. Corcio
16:50 Valutazione della funzionalità visiva residua
D. Dolcino
17:05 Valutazione della visione funzionalmente utile
F. Amore
17:20 La prescrizione del percorso riabilitativo
R. Fasciani
17:35 Riabilitazione visiva per migliorare le abilità residue
C. Pierrottet
17:50 Conclusioni
F. Cruciani
18:05 Discussione
Per il programma completo del congresso SOI clicca qui. L’evento si è svolto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e ha ricevuto il patrocinio della Provincia di Roma e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali.
Nota: seguirà il 7° congresso internazionale della Soi che si terrà sempre a Roma dal 20 al 23 maggio 2009.
Fonte di riferimento: Soi