Riabilitazione visiva

ipovedente fa riabilitazione visiva

Cos’è la riabilitazione visiva?

ipovedente fa riabilitazione visiva
ipovedente fa riabilitazione visiva
L’ipovisione è una condizione di capacità visiva fortemente ridotta, irreversibile e bilaterale (colpisce entrambi gli occhi), che condiziona e limita l’autonomia dell’individuo, compromettendo lo svolgimento delle normali attività quotidiane. La vista persa, purtroppo, non può essere recuperata; tuttavia è possibile imparare a sfruttare al meglio le zone retiniche ancora funzionanti. Quest’obiettivo è raggiungibile attraverso la riabilitazione visiva, la quale consiste in un percorso personalizzato che – attraverso un adeguato inquadramento della persona ipovedente – consente di conservare le potenzialità visive residue (ottimizzandone l’impiego), così da superare alcune “disabilità” e recuperare la socialità, la comunicazione e la progettualità, migliorando in questo modo la qualità della vita.

Quand’è necessario farla?

La riabilitazione visiva è un percorso che andrebbe intrapreso dalle persone ipovedenti indipendentemente dalla causa e dall’età d’insorgenza dell’ipovisione.

Come si effettua?

Il primo passo della riabilitazione visiva è l’inquadramento della persona ipovedente, con particolare attenzione all’analisi delle richieste, dei bisogni e delle difficoltà psicologiche legate alla condizione visiva. Questa fase richiede l’intervento di più figure professionali con competenze specialistiche ossia lo psicologo, l’oculista riabilitatore e l’ortottista riabilitatore. Segue quindi il periodo di riabilitazione vera e propria, con una serie di incontri nel corso dei quali l’ipovedente apprende ad utilizzare al meglio gli ausili individuati per venire incontro alle richieste (ausili ottici, elettronici, informatici). A volte vengono anche assegnati esercizi domiciliari di coordinazione occhio-mano, con opportune verifiche negli incontri successivi. Si possono effettuare esercizi anche a casa propria mediante un apposito software.

In alcuni casi può essere necessario ricorrere alla stimolazione visiva (biofeedback), che si pratica ricorrendo a uno strumento chiamato microperimetro.

Quanto tempo richiede mediamente una seduta di riabilitazione visiva?

riabilitazione-visiva-polo_nazionale-oculista_e_ortottista-web-ok-photospip4542676d9f63ad3018df77e2de2a8bc4.jpgLe sedute di riabilitazione visiva richiedono tempi variabili (ma in genere ogni seduta non si prolunga più di un’ora) in relazione alla condizione visiva, alle richieste del singolo, alla sua età, alle caratteristiche dell’ausilio, ecc. Nei casi di stimolazione visiva mediante biofeedback le sedute durano mediamente mezz’ora.

Con che frequenza è necessario recarsi in un centro specializzato?

I tempi della riabilitazione visiva sono variabili. Mediamente 4-5 incontri (1-2 volte la settimana) possono essere sufficienti per apprendere l’utilizzo degli ausili ottici, elettronici e/o informatici. Quando necessario si può ricorrere a tecniche di stimolazione visiva e, quindi, si praticano alcuni cicli di trattamento (in genere 10-15 sedute 2 volte la settimana), eventualmente da ripetersi dopo un periodo di osservazione.

Quali risultati si possono ottenere?

Durante la riabilitazione visiva si individuano e si sfruttano le zone retiniche ancora funzionanti. L’obiettivo del percorso riabilitativo è consentire alla persona ipovedente di utilizzare al meglio queste aree così da migliorare la propria percezione visiva e ottenere un miglioramento della qualità di vita.

Congresso SOI-Roma, 29 novembre-2 dicembre 2013

 Sessione della IAPB Italia onlus e del Polo Nazionale sulla riabilitazione visiva presso la SOI (Roma, 29 novembre 2013)

Tra visione e riabilitazione visiva

Si è svolto a Roma il 93° Congresso Nazionale della Società Oftalmologica Italiana (SOI). Il 29 novembre un Simposio sulla riabilitazione visiva del bambino ipovedente

Dalla chirurgia in diretta alla riabilitazione visiva, passando per il glaucoma, la cataratta e le altre malattie oculari. Oltre cento eventi dedicati alla vista si sono tenuti a Roma dal 29 novembre fino al 2 dicembre 2013. Si è svolto, infatti, il 93° Congresso Nazionale della Società Oftalmologica Italiana (SOI), società scientifica che raggruppa circa 4600 oculisti. Un appuntamento considerato tra i più importanti in Italia nel suo campo. Ad esso hanno partecipato anche l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus e il Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti: venerdì 29 novembre hanno organizzato un Simposio sulla riabilitazione visiva del bambino ipovedente.Stand della IAPB Italia onlus presso la SOI (29 novembre-2 dicembre 2013)Il Congresso SOI si è aperto con la chirurgia in diretta (è stato mostrato il laser a femtosecondi), mentre il 30 novembre si è parlato di farmaci contro la maculopatia (anti-VEGF) così come le nuove tecnologie applicate alla chirurgia della cataratta.

Domenica primo dicembre si è affrontato il delicato argomento del diabete (ad esempio si è discusso di edema maculare diabetico), così come di traumatologia oculare, glaucoma e cornea. Infine, il 2 dicembre i lavori si sono conclusi con le emergenze da pronto soccorso oculistico. “È evidente a tutti la crescita e l’impegno che vede protagonista la Società Oftalmologica Italiana”, ha affermato in un suo videomessaggio il Presidente Matteo Piovella, il quale è stato tra l’altro confermato alla guida della SOI per gli anni 2014-’17.

Estratto del programma

29 novembre 2013 a Roma
SIMPOSIO IAPB ITALIA ONLUS e POLO NAZIONALE
LA RIABILITAZIONE DEL BAMBINO IPOVEDENTE
Da destra il prof. Filippo Cruciani, l'avv. Giuseppe Castronovo e il Prof. Alfredo Reibaldi

Presidente: G. Castronovo (Presidente della IAPB Italia onlus)

Coordinatore Scientifico: F. Cruciani
(Coordinatore scientifico del Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva di Roma)

Moderatore: A. Reibaldi (Direttore scientifico del Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva di Roma)

16:00      Il ruolo del neuropsichiatra infantile (D. Ricci)
16:15      Il ruolo dell’oculista (F. M. Amore)
16:30      Il ruolo dello psicologo (S. Fortini)
16:45      Il ruolo dell’ortottista (M. Petrianni)
17:00      Il ruolo del terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (F. Meroni)
17:15      Discussione
17:30      Fine della Sessione



Clicca qui per consultare il programma completo SOI

Fonte di riferimento: SOI

Pagina pubblicata il 14 novembre 2013. Ultimo aggiornamento: 5 dicembre 2013

Come prenotare per i bambini

Bambini al Polo Nazionale

Centro di diagnostica e riabilitazione visiva per bambini con deficit plurisensoriali (CE.DI.RI.VI.)

Presso il Policlinico A. Gemelli di Roma, in collaborazione col Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva della IAPB Italia onlus. Riservato a bambini colpiti da più deficit sensoriali e, in particolare, ai neonati da 0 a 3 anni

Bambini al Polo Nazionale
Bambini al Polo Nazionale

Contatto telefonico utile: 06 87763115, attivo dal lunedì al venerdì (dalle 8:30 alle 13). Ai genitori verrà richiesto di inviare la documentazione relativa al proprio bambino che attesti la patologia e il motivo della richiesta della visita (e-mail: polonazionale@iapb.it). In un secondo momento verranno contattati per la data dell’appuntamento.

Il nostro Centro accoglie bambini dai 0 ai 3 anni che hanno difficoltà visive di origine oculare o cerebrale, quindi associate anche ad altri deficit motori e sensoriali.

L’équipe multidisciplinare comprende diversi specialisti che si occupano sia della diagnosi che della riabilitazione del bambino: oculista, neuropsichiatra infantile, pediatra, genetista, ortottista e neuropsicomotricista. È, quindi, possibile seguire un percorso diagnostico, valutativo e riabilitativo.

I nostri appuntamenti sono sempre eseguiti in regime di day hospital (e, per i bambini, è previsto il pranzo se rimangono anche il pomeriggio).

In caso di prime visite, soprattutto per famiglie non residenti a Roma, si prevede una valutazione ripartita in più giorni, sempre in regime di day hospital (senza pernottamento in ospedale).

Nella fase diagnostica possono essere presenti tutte le figure professionali elencate in precedenza; nelle valutazioni e nel percorso riabilitativo sono presenti l’oculista (quando necessario), il neuropsichiatra infantile, l’ortottista e il neuropsicomotricista.

L’équipe è sempre disponibile ad accogliere i professionisti che seguono i bambini sul proprio territorio di residenza e a relazionarsi con gli insegnanti. Inoltre, previo consenso dei genitori, quando serve durante le visite si eseguono foto e video delle attività e dei materiali che vengono consigliati, al fine di ottenere una maggiore autonomia anche a domicilio (con libri, giochi, ausili, opuscoli, ecc.).

Indirizzo: Centro di Diagnostica e Riabilitazione Visiva per bambini con Deficit Plurisensoriali (CE.DI.RI.VI.) presso il Policlinico Agostino Gemelli, Largo Agostino Gemelli, 8 – 00168 Roma.

Polo Nazionale ad Oxford

Oxford University

Ad Oxford meeting sulla riabilitazione visiva

Dal 13 al 15 settembre 2013 un convegno sui percorsi terapeutici e riabilitativi degli ipovedenti

Due giorni di conferenze con 150 partecipanti: un evento rivolto agli specialisti del mondo della riabilitazione visiva. È stata questa la formula che la European Society for Low Vision Research and Rehabilitation ha scelto per un meeting scientifico che, dal 13 al 15 settembre 2013, si è tenuto presso l’Università di Oxford (Gran Bretagna).All’evento ha partecipato anche il Polo Nazionale, struttura della IAPB Italia onlus presso il Policlinico A. Gemelli di Roma: il 14 settembre 2013 il dott. Filippo Amore [[Dirigente medico responsabile presso il Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva.]] ha tenuto una relazione sull’efficacia della riabilitazione visiva.È importante che la valutazione della persona ipovedente sia effettuata in tutta la sua complessità (a 360°) da un’équipe di specialisti: prima di intraprendere un percorso di riabilitazione visiva bisogna valutare la sua sfera emotiva, psicologica, aspetti socio-familiari… Naturalmente la motivazione è un altro aspetto saliente: per imparare a sfruttare il residuo visivo (quanto si vede ancora), occorre essere costanti e determinati nel seguire integralmente il trattamento riabilitativo, basato su esercizi. Ad esempio, si può imparare a vedere con una zona paracentrale della retina – cambiando il punto abituale di fissazione – se la zona centrale risulta compromessa.  

Fonte di riferimento: ESLRR

Pagina pubblicata l’11 settembre 2013. Ultimo aggiornamento: 5 novembre 2013 


Scienze cognitive

Incontro tra le scienze con cognizione

Dal 17 al 19 giugno 2013 a Trento si è tenuto un convegno. Si è svolta una tavola rotonda sull’ipovisione e la riabilitazione organizzata dal Polo Nazionale

 Aspetti sociali, psicologici, economici e tecnologici dell’ipovisione e della riabilitazione visiva: se ne è discusso lo scorso 19 giugno a Trento, nell’ambito di un convegno sulle scienze cognitive a cui ha partecipato attivamente il Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva. L’evento – organizzato dall’Associazione italiana di scienze cognitive presso l’Università degli studi di Trento (dal 17 al 19 giugno) – si è focalizzato sulle applicazioni e il valore socio-economico che possiedono gli aspetti applicativi di discipline che spaziano dalla medicina all’informatica, dalla psicologia all’economia, passando per la sociologia e la fisica. Infatti, come ha sottolineato Alberto Greco, professore presso l’Università di Genova, “una scienza sola non basta”. La multidisciplinarità è necessaria per spiegare e promuovere il cambiamento e le sole neuroscienze non sono sufficienti ad esaurire le necessità della conoscenza umana e le relative applicazioni pratiche. Un approccio “trasversale”, quindi, che aiuta a riflettere e a far evolvere approcci che di solito restano separati e parcellizzati, risultando alla lunga francamente sterili.Il dott. Michele Corcio 

Con questo orientamento di fondo si è tenuta anche la tavola rotonda organizzata dal Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione visiva (struttura dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus presso il Policlinico A. Gemelli di Roma). Il dott. Michele Corcio, Vicepresidente della IAPB Italia onlus, ha sottolineato come esista una stretta correlazione tra le strategie riabilitative a livello visivo e le neuroscienze: la plasticità cerebrale da un lato e la possibilità di cambiare il punto di fissazione visivo dall’altro sono fondamentali per consentire un fruttuoso percorso di miglioramento delle capacità degli ipovedenti.  

La riabilitazione visiva, ha osservato Corcio, “ha una ricaduta positiva anche in termini economici: riabilitare un ipovedente significa restituirlo a un’attività produttiva. Oggi l’ipovedente è una risorsa”. Inoltre, aiutare una persona che vede molto poco a sfruttare il proprio residuo visivo e a orientarsi significa anche ridurre il rischio di depressione, che ha enormi costi psicologici, sociali ed economici non solo per il singolo, ma anche per l’intera collettività. Tra l’altro un’attenzione specifica riservata all’ipovedente ha ricadute positive anche in un altro senso: pensare la città come uno spazio fruibile dai disabili visivi significa semplificare la vita anche alle persone che vedono bene. Ad esempio, rendere ad esempio i segnali stradali più chiari consente di migliorare la visibilità e, dunque, la sicurezza di tutti. Infine, è il caso di osservare come la società nel suo complesso si senta sollevata offrendo nuove chances agli ipovedenti. In conclusione, investire nel campo della riabilitazione significa… guardare lontano.   

Estratto del programma di Trento
Le scienze cognitive: applicazioni e valore socio-economico
Mercoledì 19 giugno (9.30-11.30)

Tavola rotonda
“Ipovisione e riabilitazione: aspetti psico-sociali, economici e tecnologici”

Michele Corcio (Vicepresidente Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità Italia onlus) – IAPB Italia onlus – Chair

Emanuela Rellini (psicologa-psicoterapeuta, Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione visiva) – IAPB Italia onlus
Filippo Amore (oculista, Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione visiva) – IAPB Italia onlus
Valeria Silvestri (ortottista, Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione visiva) – IAPB Italia onlus

Gemelli insieme

Tutti insieme per la prevenzione

Concluse le sette tappe col Policlinico A. Gemelli per scongiurare molte malattie

Il percorso in sette tappe dedicato alla prevenzione, partito a metà giugno 2013 a Roma, si è concluso il 22 giugno 2014 sul litorale romano (Porto turistico di Ostia Lido). È stato organizzato dal Policlinico Agostino Gemelli per celebrare i suoi 50 anni di vita. La vasta iniziativa è stata pensata per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione di alcune delle malattie più diffuse. Tra l’altro si è tenuto un appuntamento dedicato alla vista e all’udito il 7 e l’8 dicembre 2013: oculisti e otorinolaringoiatri hanno effettuato visite di controllo gratuite presso il museo di arte contemporanea MAXXI di Roma in una cornice più ampia in cui si è dato spazio ai cinque sensi (gusto compreso). MAXXI di Roma (Museo di arte contemporanea)

Alcune patologie della vista, che possono portare – ha precisato il Gemelli – a perdita di funzione visiva molto invalidante fino alla cecità, sono in aumento, in ragione soprattutto dell’invecchiamento della popolazione e dei fattori di rischio quali ipertensione e diabete. Tra queste vi sono sicuramente il glaucoma, la retinopatia diabetica, la degenerazione maculare legata all’età (AMD) e la cataratta. Per tutte, il segno premonitore è di certo una perdita anche consistente della funzione visiva che si può valutare con un semplice esame della refrazione” (misurazione dell’acuità visiva con le lettere: valutazione del visus, sia naturale che corretto con lenti). 

L’iniziativa è stata soprannominata "Gemelli insieme": il nuovo Policlinico – attraverso i suoi cinque Poli (oncologico, emergenza, donna, cardiovascolare, neuroscienze) – ha diversi percorsi clinici e assistenziali lungo i quali il paziente viene guidato dalla diagnosi alla riabilitazione (per quella visiva c’è il Polo Nazionale della IAPB Italia onlus). L’ultima tappa è dedicata alla prevenzione dei tumori della pelle che, tra l’altro, possono colpire anche le palpebre e il contorno occhi. "

Nella tappa di Ostia i dermatologi del Gemelli (che hanno effettuato oltre 700 visite, ndr) – scrive il Policlinico Gemelli – hanno individuato diversi problemi di salute della pelle di grandi e piccoli, riconosciuti attraverso l’anamnesi completa e l’effettuazione di alcuni esami, come l’epiluminescenza con fermo scoppio portatile. In particolare: alcuni temibili melanomi, tumori che originano dalle cellule dei nei, e carcinomi non melanocitari, lesioni che originano dalle cellule epiteliali. A diverse persone è stato consigliato di eseguire la videodermatoscopia digitale, cioè la mappa dei nei, per iniziare un follow-up delle lesioni pigmentate più a rischio". 

Fondamentale è educarsi a corretti stili di vita: la prevenzione è la migliore delle cure. Per questo… occorre curarsene!  

Calendario di check-up e appuntamenti informativi (Roma e dintorni): 
15-16 GIUGNO 2013 – informazione sul Gemelli e la prevenzione. Intrattenimento in piazza del Popolo a Roma (15-16 giugno)
21-22 SETTEMBRE 2013 – Prevenzione dei tumori femminili (Roma)
12-13 OTTOBRE 2013  – Prevenzione delle malattie tiroidee (Roma)
7-8 DICEMBRE 2013 – Prevenzione delle malattie della vista e dell’udito al MAXXI di Roma
8-9 MARZO 2014 – Prevenzione delle malattie cardiovascolari (Roma)
5-6 APRILE 2014 – Alimentazione e prevenzione (Roma)
21-22 GIUGNO 2014 – Prevenzione dei tumori della pelle (Porto turistico di Ostia Lido – Roma)  

 

Pagina pubblicata il 17 giugno 2013. Ultima modifica: 10 luglio 2014  

Centro di diagnostica e riabilitazione visiva per bambini con deficit plurisensoriali

Da destra Michele Corcio, vicepresidente della IAPB Italia onlus, e il prof. Eugenio Mercuri, direttore della Unità Operativa di neuropsichiatria infantile

Fare Centro sulle disabilità che colpiscono i sensi

Il 13 dicembre 2012 a Roma è stato inaugurato un servizio pediatrico al Policlinico A. Gemelli con la IAPB Italia onlus e il Polo Nazionale

Un approccio globale al bambino piccolo colpito da più deficit, anche visivo, grazie a una grande équipe di specialisti. È questo il principale punto di forza del Centro di diagnostica e riabilitazione visiva per bambini con deficit plurisensoriali inaugurato il 13 dicembre 2012 al Policlinico A. Gemelli di Roma, in seguito a un accordo stipulato da quest’ultimo con l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus (il cui Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva è operativo proprio all’interno del Gemelli).  Da destra: T. Melchiorre (IAPB Italia onlus), Max Giusti, M. Corcio (Vicepresidente IAPB Italia onlus) e F. Amore (Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva di Roma)

Una festa inaugurale che ha visto la presenza, accanto a un “testimonial” quale Max Giusti, autorevoli rappresentanti del Gemelli (il direttore generale Maurizio Guizzardi, il prof. Eugenio Mercuri e il prof. Emilio Balestrazzi) e della IAPB Italia onlus (il Vicepresidente Michele Corcio e il segretario generale Tiziano Melchiorre). Un evento a cui hanno partecipato bambini, genitori e clown per portare allegria e una luce di speranza nel reparto di neuropsichiatria infantile. 

I piccoli sino a tre anni colpiti da più disabilità hanno l’opportunità di seguire un percorso di riabilitazione che possa migliorare la loro qualità di vita e quella dei loro genitori. Fondamentale è intervenire precocemente, possibilmente sin dalla nascita: ad esempio se il piccolo nasce prematuramente potrebbe avere la retinopatia del prematuro (ROP).  In ambienti accoglienti e dedicati le famiglie possono confrontarsi con tutte le figure professionali necessarie al raggiungimento di uno sviluppo psicomotorio ottimale del proprio bambino. Tale sviluppo è, naturalmente, il più adeguato possibile e può contribuire al miglioramento della qualità della vita dei piccoli sin dalla loro nascita e dei loro genitori.  

L’équipe comprende neuropsichiatri infantili specializzati in funzioni visive, oculisti, neonatologi ed esperti di riabilitazione per l’ipovisione. Così si possono eseguire il maggior numero di esami in tempi ristretti, evitando quindi ai neonati e agli altri bambini “pellegrinaggi” estemporanei da specialisti non coordinati tra loro. Il lavoro del Centro si svolge principalmente all’interno del day hospital di neuropsichiatria infantile del Gemelli a livello diagnostico, con la piena collaborazione del Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti della IAPB Italia onlus (che mette tra l’altro a disposizione dei locali).

Il 4 aprile 2013  sono state, inoltre, presentate stanze singole a misura di bambino e dotate delle più moderne tecnologie domotiche, palestre, sale comuni, collegamento wi-fi gratuito, sale visita, day hospital: l’ambiente è immerso in un arcobaleno di colori per rendere la degenza più “dolce” ai piccoli pazienti nel rinnovato reparto di neuropsichiatria infantile.

 “Il reparto, che può ospitare 10 degenti, è dedicato – ha spiegato il prof. Mercuri, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile del Gemelli – a bambini di tutte le età con patologie prevalentemente neurologiche, con disabilità motorie, malattie neuromuscolari o con deficit visivi (grazie alla stretta collaborazione con il Centro di Ipovisione IAPB Italia onlus e Gemelli)”.

Il prof. Mercuri ha inoltre affermato:

Il reparto sfrutta una nuova concezione di architettura sanitaria pensata per la disabilità e per i bambini: le stanze, infatti, sono colorate, allegre, con accessori che rendono l’ambiente ospedaliero più accogliente e meno minaccioso per i piccoli degenti. E poi, accanto alle innovazioni più prettamente ‘estetiche’, il reparto è stato profondamente modificato da un punto di vista strutturale in modo da renderlo più accessibile ai bambini con disabilità, grazie a innovazioni come la domotizzazione di alcune stanze che dispongono di apertura telecomandata di avvolgibili e luci.


Contatto telefonico utile: tel. 06 87763115, attivo dal lunedì al venerdì (dalle 14 alle 17). La segretaria si occupa di compilare una scheda conoscitiva del bambino. In un secondo momento i genitori verranno contattati per la data dell’appuntamento. 
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Pagina pubblicata il 7 dicembre 2012. Ultima modifica: 14 gennaio 2019 

Congresso SOI Milano 2013

La SOI a congresso

Dal 15 al 18 maggio 2013 appuntamento a Milano col mondo oculistico. Il 17 maggio si è svolto un simposio col Polo Nazionale Ipovisione e la IAPB Italia onlus

Operazione di cataratta Corsi, simposi, comunicazioni e chirurgia in diretta. Questa è stata la ricetta riproposta quest’anno dalla Società Oftalmologica Italiana (SOI) con l’undicesimo congresso internazionale, che si è tenuto a Milano dal 15 al 18 maggio 2013. Un’ampia cornice per tenere d’occhio le novità nel campo dell’oculistica. Un appuntamento che – rivolgendosi a oculisti, ortottisti e altri addetti ai lavori – ha spaziato da patologie oculari quali il glaucoma alla cataratta, passando per la chirurgia della retina fino all’impiego dei laser più avanzati.

 “La chirurgia in diretta – ha affermato il Presidente della SOI Matteo Piovella – dà l’opportunità di poter verificare l’efficienza dei nuovi laser a femtosecondi utilizzati per la chirurgia della cataratta”. Non sono mancati, inoltre, aggiornamenti sui trattamenti per l’occhio secco e le nuove applicazioni in chirurgia refrattiva (per trattare miopia, astigmatismo o ipermetropia).

 ‘Quando e perché l’oculista deve inviare il paziente ad un centro di riabilitazione visiva’ è stato il tema affrontato dal Simposio del Polo Nazionale Ipovisione venerdì 17 maggio 2013. A questo appuntamento è seguita la sessione della IAPB Italia onlus sulle ‘Patologie invalidanti del nervo ottico e il ruolo della riabilitazione’. Due sessioni a cui, tra l’altro, hanno partecipato autorevoli docenti universitari.
 
Estratto del programma

SOI, 11° congresso internazionale
Milano, 17 maggio 2013, MiCo – Milano Congressi
Sala Blu 2 – Ottica, Refrazione, Contattologia medica, Ipovisione 16:00 – 17:30  

SESSIONE 30
SIMPOSIO POLO NAZIONALE IPOVISIONE
QUANDO E PERCHÉ L’OCULISTA DEVE INVIARE IL PAZIENTE AD UN CENTRO DI RIABILITAZIONE VISIVA  

Presidenti: G. Castronovo, A. Reibaldi
Coordinatore Scientifico: F. Cruciani
Moderatori: M. Corcio, F. Cruciani, A. Reibaldi

16:00 Patologie causa di ipovisione, A. Reibaldi
16:20 Sinergia tra gli operatori, F.M. Amore
16:40 Le possibilità riabilitative P.G. Limoli
17:00L’importanza ed il ruolo dello psicologo E. Rellini
17:15Discussione
17:30Fine della Sessione

Sala Blu 2 – Ottica, Refrazione, Contattologia medica, Ipovisione 17:30 – 19:00   

SESSIONE 31
IAPB ITALIA ONLUS
LE PATOLOGIE INVALIDANTI DEL NERVO OTTICO E IL RUOLO DELLA RIABILITAZIONE

Presidenti: G. Castronovo, A. Reibaldi
Coordinatore Scientifico: F. Cruciani
Moderatore: A. Reibaldi

17:30 L’otticopatia glaucomatosa, M. Nardi
17:45 Otticopatie acquisite, S. Bianchi Marzoli
18:00 Otticopatie congenite, P.E. Bianchi
18:15 La riabilitazione della otticopatie: il ruolo dell’oculista, S. Turco
18:30 La riabilitazione delle otticopatie: il ruolo dell’ortottista, V. Silvestri
18:45 Discussione
19:00 Fine della Sessione

Link utile: SOI

Pagina pubblicata il 3 maggio 2013. Ultimo aggiornamento: 20 maggio 2013 

In Spagna si guarda alla vista

Foto di Gary Brinkman, Broadbeach Waters, QLD (Premio MDFA 2012)
AMD e ipovisione al summit di Barcellona dal 16 al 18 aprile 

Affrontare i problemi relativi all’invecchiamento globale e, in particolare, alla salute visiva. La degenerazione maculare legata all’età (AMD) e l’ipovisione sono state le protagoniste del summit che si è svolto a Barcellona dal 16 al 18 aprile 2013.Summit di Barcellona 16-18 aprile 2013 (foto dei partecipanti) 

L’obiettivo ultimo dell’evento è stato quello di trovare nuove strategie per “sostenere e rappresentare gli interessi delle persone anziane nel mondo che sono a rischio di perdita della vista o di cecità, in particolare a causa della degenerazione maculare”. Tra l’altro è stato preso in considerazione l’alto costo che comporta l’ipovisione: prevenire la riduzione o la perdita della vista rende possibile risparmi non solo a livello di sofferenza umana, ma anche sul piano strettamente economico.
L’appuntamento spagnolo – a cui ha preso parte anche l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus – è stato organizzato da una fondazione australiana che si occupa di degenerazione maculare (MDF Australia) e dalla Federazione internazionale sull’invecchiamento (IFA).

Fonti: MDFA, IFA

Ultima modifica: 22 aprile