AMD-i volti della degenerazione maculare

 Due opere di Adam Hahn. Secondo l'artista così si vedono i malati di degenerazione maculare allo specchio Malati allo specchio
I volti della degenerazione maculare attraverso gli occhi di un artista inglese che ha rappresentato il punto di vista dei pazienti in 16 dipinti   
Malati di degenerazione maculare legata all’età visti attraverso gli occhi di un artista inglese, il quale ha ascoltato le testimonianze dei malati per dipingerli come vedono se stessi allo specchio. Adam Hahn ha tenuto la mostra “I volti della Degenerazione Maculare in un dipinto” dal 12 maggio al 16 maggio 2010 (a Roma in via Alibert, 5/a). L’iniziativa, che è stata promossa dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IAPB Italia onlus, ha inteso sensibilizzare l’attenzione su una malattia, la degenerazione maculare legata all’età (DMLE o AMD), che colpisce circa un milione di italiani; ventimila persone si ammalano ogni anno della forma più grave (neovascolare). Eppure questa patologia oculare è conosciuta solo da un terzo degli italiani. Immagini sfuocate e grigiastre nella zona centrale dei quadri per far capire come la DMLE alteri il mondo visivo e per ricordare che riconoscere la malattia ai primi sintomi è fondamentale per approntare un intervento tempestivo. Il tutto è, in questo caso, filtrato attraverso un’interpretazione personale dell’artista, che ha voluto rappresentare i volti in bianco e nero tranne in un caso, in cui il colore dominante è l’arancione.  Avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus, di fronte a un ritratto di Adam Hahn“Malgrado gli sforzi fatti finora, la DMLE continua ad essere una malattia ancora poco conosciuta: si calcola infatti che meno di un terzo degli italiani sa cosa sia e come si cura. Questo significa ha spiegato Giuseppe Castronovo, Presidente dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità che dobbiamo impegnarci ancora di più in termini di informazione e prevenzione. E’ fondamentale sostenere le iniziative di informazione e sensibilizzazione volte a diffondere la consapevolezza del rischio di questa patologia, favorire con azioni e strumenti opportuni la diagnosi precoce, l’accesso alle terapie comprovate e ai servizi di riabilitazione, attraverso l’adozione di politiche idonee e omogenee su tutto il territorio nazionale. Sono proprio questi, infatti, i punti programmatici espressi nella Carta dei Diritti del Paziente affetto da maculopatia”. “Mi auguro che la prevenzione della cecità – ha osservato Castronovo – possa diventare un costume, una mentalità anche per gli oculisti per poter abbattere il numero di ciechi e ipovedenti”. Prof. Mario Stirpe (Fondazione Bietti, Roma)“La Commissione ministeriale nata recentemente – ha commentato Mario Stirpe, Presidente della Commissione Nazionale per la Prevenzione della Cecità – è un’espressione concreta dell’impegno delle istituzioni per prevenire e contrastare le malattie che possono portare a cecità o ipovisione, tra cui la Degenerazione Maculare Legata all’Età. E’ un risultato di cui non possiamo parlare in maniera trionfalistica, ma con grande umiltà anche perché, malgrado ci sia rispetto al passato una maggiore sensibilità verso le malattie oculari, è anche vero che la prevenzione, a livello strettamente medico-scientifico, è ancora disattesa dalla popolazione”. “Oggi il paziente affetto da Degenerazione Maculare – ha spiegato Corrado Balacco Gabrieli, Direttore del Dipartimento di Scienze Oftalmologiche della Sapienza, Università di Roma – è più attento al proprio stato di salute rispetto a quanto accadeva qualche anno fa; ma tanto resta ancora da fare. Oggi abbiamo a disposizione terapie che offrono sia al paziente che al medico una nuova prospettiva per la cura della DMLE, senza mai dimenticare però che è possibile intervenire tempestivamente e con i migliori trattamenti disponibili solamente comprendendo l’importanza della prevenzione per questo tipo di patologia. Èauspicabile ed opportuno, infatti, che tutti gli ultrasessantenni si sottopongano con regolarità ad una visita oculistica periodica”. “Molto raramente infatti – ha concluso Castronovo – gli italiani si sottopongono a visite oculistiche preventive. Eppure queste porterebbero dei grandissimi vantaggi non solo in termini di salute pubblica, prevenendo le malattie e le conseguenti disabilità, ma anche in termini di costi sociali”.  Per leggere la Carta dei diritti del paziente affetto da maculopatia clicca qui.Per consultare la brochure della IAPB Italia onlus sulla degenerazione maculare legata all’età clicca qui.
Per leggere il comunicato stampa integrale dell’evento clicca qui. 

Dati in sintesi

– Sono stati in mostra a Roma 16 dipinti dal 12 al 16 maggio per conoscere, capire e difendere i diritti delle persone affetti da Degenerazione Maculare Legata all’Età (DMLE).
– Conosciuta solo da un terzo degli italiani, la DMLE è la prima causa di cecità legale e ipovisione nei Paesi occidentali.– In Italia quasi un milione le persone affette dalla malattia, di cui 260.000 presentano la forma più grave, quella neovascolare. – Per loro presentata a Roma la “Carta dei Diritti del Paziente affetto da maculopatia”.– Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 41% dei casi di cecità e ipovisione che si verificano negli Stati di maggior benessere è dovuto alla degenerazione maculare legata all’età, una malattia che colpisce la retina e provoca la perdita della visione centrale.– La degenerazione maculare è una malattia ancora poco conosciuta. In tutto il mondo si stima che 30 milioni di persone siano affette da questa patologia; in Italia se ne contano circa un milione.– Colpisce dopo i 55 anni: la forma più comune (detta secca) non è curabile, mentre quella più grave (umida) è trattabile. Un’informazione corretta, una diagnosi tempestiva e l’accesso alle terapie possono consentire di arrestarne il decorso.
   

Notizia pubblicata il 12 maggio 2010. Ultimo aggiornamento: 17 maggio 2010. 

8° Congresso internazionale SOI

Visita oftalmologica alla nascita Il 20 maggio a Roma si è tenuto un simposio della IAPB Italia onlus nell’ambito dell’8° Congresso internazionale della SOI “La vista oftalmologica alla nascita”: è questo il tema centrale del simposio dell’Agenzia internazionale per la prevenzione-IAPB Italia onlus che si è tenuto a Roma nella mattinata del 20 maggio, nell’ambito dell’8° Congresso internazionale della Società Oftalmologica Italiana (SOI, dal 19 al 22 maggio). Si tenga conto che solo il 25% dei bambini viene sottoposto a visita oculistica entro i primi tre anni di età e oltre il 30% di essi arriva alla scuola primaria senza essere mai stato dall’oculista. Eppure i check-up oculistici periodici sono fondamentali sin dalla nascita. Per questo il simposio della IAPB Italia onlus ha puntato alla prevenzione oftalmica: oltre al Presidente dell’Agenzia, l’avv. G. Castronovo sono intervenuti, tra gli altri, M. Fortunato (Bambin Gesù di Roma) e R. Malagola (Università Sapienza di Roma). A moderare i lavori è stato il Prof. F. Cruciani (coordinatore scientifico del Polo Nazionale di servizi e ricerca per la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva degli ipovedenti). Avv. Giuseppe Castronovo, Presidente dell'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, alla SOI per il simposio sulla visita oftalmologica alla nascita (Roma, 20 maggio 2010)"La prevenzione – ha affermato l’avv. Castronovo – è sempre importante per la salute dell’uomo in generale. La prevenzione della cecità naturalmente è fondamentale per la salvaguardia della vista. Le visite oculistiche si possono e si devono cominciare sin dalla nascita: vi sono degli oculisti specializzati che possono individuare una cataratta congenita, un glaucoma congenito e altre malattie oculari. L’importanza dello screening neonatale è attestata anche da uno studio che abbiamo condotto in collaborazione con l’Università di Genova".  L’8° edizione del Congresso internazionale SOI ha in calendario diversi appuntamenti di rilievo. Tra gli interventistand informativo della IAPB Italia onlus presso la SOI principali segnaliamo “Il futuro della chirurgia della cataratta” di B. Strampelli. Inoltre, si è tenuto un simposio su come gestire un paziente dopo un’operazione di glaucoma. Sabato 22 maggio si affronta in modo specifico di quest’ultima patologia e si discute, tra l’altro, di retina. Quest’anno si è tenuta una sessione di chirurgia in diretta in collegamento con le sale operatorie dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma; interessante anche la possibilità di visione 3D degli interventi chirurgici grazie a occhiali polarizzati messi a disposizione gratuitamente.
neonato prematuro (a rischio ROP)N. B. L’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus è presente alla SOI con un suo stand informativo, dove viene distribuito gratuitamente materiale informativo.
 

Link utile: programma scientifico SOI (l’ingresso non è libero)

Fonte principale: SOI

Notizia pubblicata il 22 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: 21 maggio 2010, ore 14:37. 

Degenerazione maculare legata all’età-Salva la vista

Salva la vista
Il 26 maggio a Soverato (Cz) si è tenuto un appuntamento sulla degenerazione maculare legata all’età, la principale causa di cecità nei Paesi benestanti La DMLE o AMD è la prima causa di cecità legale nei Paesi di maggior benessere, ma solo il 28% della popolazione ne ha sentito parlare. Un nuovo incontro gratuito aperto al pubblico si è tenuto in provincia di Catanzaro il 26 maggio. ‘Accendi la luce’ sulla degenerazione maculare legata all’età, salva la vista. La campagna informativa sulla principale causa di cecità nei Paesi benestanti è arrivata in Calabria: il 26 maggio si è tenuto un nuovo appuntamento aperto al pubblico a Soverato (Catanzaro) sulla DMLE (AMD), dopo gli incontri di Città di Castello (8 maggio) e Lecce (23 aprile). Queste iniziative, promosse dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, sono state organizzate in collaborazione con diversi ospedali locali, con alcune Asl e le sezioni provinciali dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti; sono state realizzate, inoltre, col sostegno di Novartis. La degenerazione maculare legata all’età è una patologia oculare poco nota ma di forte impatto sociale oltre che personale, dato che può compromettere gravemente la qualità della vita.Retina colpita da DMLE ovvero da AMD (forma umida, più grave ma trattabile) È, infatti, la prima causa di disabilità visiva tra gli ultrasessantenni nei Paesi industrializzati e colpisce circa un milione di italiani. Tuttavia, si stima che solo una persona su dieci sia a conoscenza dei sintomi della malattia. Inizialmente la DMLE provoca la distorsione delle immagini al centro del campo visivo fino alla comparsa di una macchia scura (scotoma). Dunque, è fondamentale essere controllati periodicamente da un medico oculista per monitorare la malattia e per sapere se si può intervenire per trattarla. Nel mondo, ogni anno, circa mezzo milione di persone perde la vista a causa della degenerazione maculare legata all’età; in Italia si stima che circa 260.000 persone con più di 55 anni siano affette dalla forma più grave ma trattabile, quella neovascolare, che registra indicativamente 20.000 nuovi casi ogni anno. La forma secca (atrofica), invece, è considerata incurabile; però condurre una vita sana – ossia smettere di fumare, praticare regolarmente l’esercizio fisico e seguire una dieta a base di verdure, pesce e noci – può aiutare a prevenirla (clicca qui per consultare l’opuscolo della IAPB Italia onlus). “La DMLE è una malattia di grande rilievo sociale, per le conseguenze sulla qualità della vita del singolo paziente e per la crescente diffusione legata al progressivo invecchiamento della popolazione – ha dichiarato Michele Corcio, componente della Direzione Nazionale dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus –. Crediamo molto in questa iniziativa a sostegno della prevenzione che, grazie alla preziosa collaborazione delle nostre sezioni presenti su tutto il territorio nazionale, consente di informare sulla DMLE in modo corretto e capillare”.  A Soverato (26 maggio 2010) sono stati invitati: l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente dell’ Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IAPB Italia onlus, il Prof. Giovanni Scorcia, Direttore Cattedra di Malattie dell’Apparato Visivo Università degli Studi Magna Graecia (CZ), il Dott. Giorgio Randazzo, Dirigente Medico di Oculistica-Policlinico Universitario Mater Domini (CZ), la dottoressa Giovanna Carnovale Scalzo-Dirigente Medico U.O. di Oculistica del Policlinico Universitario Mater Domini (CZ).
A Città di Castello (8 maggio 2010) i relatori invitati sono stati Giovan Battista Sbordone, Direttore dell’Unità Operativa Aziendale di Oculistica-ASL 1 Umbria, Francesco Massimo Reggiani, Dirigente Medico dell’Unità Operativa Aziendale di Oculistica-ASL 1 Umbria e il dottor Michele Corcio, Direzione Nazionale-Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IAPB Italia onlus.

A Lecce (23 aprile 2010) i relatori invitati sono stati Antonio Mocellin, Direttore dell’Unità Operativa di Oftalmologia del P.O. “V. Fazzi” di Lecce, la dottoressa Maria Rosaria Rollo, Medico Oculista – Casa di Cura “Salus” di Brindisi e Michele Corcio, Direzione Nazionale dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IAPB Italia onlus.  

Pagina pubblicata il 16 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: 27 maggio 2010 

Perché cadere nel buio?

Check-up oculistico gratuitoPerché cadere nel buio?
Dall’11 al 26 aprile in Calabria si è tenuta una campagna di controlli oculistici per preservare le capacità visive
Un’iniziativa per combattere il buio: si è tenuta in Calabria dall’11 al 26 aprile e ha coinvolto quindici comuni. Si è trattato di una campagna itinerante di prevenzione della cecità basata su controlli oculistici gratuiti. I check-up si sono svolti a bordo di un’Unità mobile oftalmica dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus; l’iniziativa è stata organizzata dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI)-Sezione provinciale di Catanzaro presieduta da Luciana Loprete.L’UICI – ha scritto Loprete – mira a “garantire il pieno rispetto della dignità umana, il diritto di libertà ed autonomia delle persone non vedenti ed ipovedenti ed a promuovere la piena integrazione nell’ambito familiare, scolastico, lavorativo e sociale, previene e rimuove le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana”. Il tutto affinché vanga raggiunta – prosegue la Presidente della sezione provinciale dell’Unione – “la massima autonomia possibile e la preoccupazione della persona con handicap alla vita della collettività nonché alla realizzazione dei diritti civili, politici e patrimoniali, perseguendo il recupero funzionale e sociale”.
 

GIORNO  COMUNE LUOGO
11DOMENICA Guardavalle Guardavalle Centro
12LUNEDI  Soveria Mannelli P.zza Banini
13MARTEDI Soverato P.zza Maria Ausiliatrice
14MERCOLEDI Lamezia Terme P.zzale S. Domenico
15GIOVEDI S. Pietro a Maida P.zza Antonio Argirò
16VENERDI Jacurso Via Nazionale
17SABATO LIBERO LIBERO
18DOMENICA Sellia Marina P.zza Municipio
19LUNEDI Andali Via Don Luigi Sturzo
20MARTEDI San Vito Sullo Ionio P.zzale ScuolaElementare
21MERCOLEDI Sellia Superiore P.zza Madonna della Neve
22GIOVEDI Petronà P.zza Municipio
23VENERDI Olivadi P.zza Beato Antonio
24SABATO Sersale P.zza Italia
25DOMENICA Botricello Piazzetta Chiesa
26LUNEDI Catanzaro P.zza Rossi

Fonte: UICI.

Notizia pubblicata il 12 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: 10 maggio 2010.

Simposio internazionale ipovisione

Dal 15 al 17 dicembre 2010 a Roma si sono incontrati i maggiori esperti a livello nazionale e internazionale
Concluso il Secondo simposio internazionale sulla riabilitazione dell’ipovedente e sull’abilità visiva
L’Inaugurazione è avvenuta alla presenza del Ministro della Salute Ferruccio FazioDare risposte terapeutiche e riabilitative al milione e mezzo d’ipovedenti che risiedono in Italia e ai 245 milioni che, secondo l’Oms, vivono nel mondo. È stato questo il fine principale del secondo Simposio internazionale sulla riabilitazione dell’ipovedente e sull’abilità visiva che, inaugurato il 15 dicembre al Centro Congressi Parco dei Principi di Roma alla presenza dell’allora Ministro della Salute Ferruccio Fazio (a cui è stato conferito il Premio Internazionale G. B. Bietti), si è concluso il 17 dicembre 2010. Tra i temi trattati: la riabilitazione e le malattie oculari che causano con maggiore frequenza ipovisione, l’impiego delle cellule staminali e la retina elettronica (occhio bionico). Le malattie dell’occhio che causano più spesso disabilità visiva sono, a livello globale, la glaucoma (9%) e la degenerazione maculare legata all’età (6%). Quest’ultima è, invece, la prima malattia causa di cecità e ipovisione nei Paesi di maggior benessere, a cui seguono il glaucoma e la cataratta. In Italia l’incidenza delle patologie oculari associate all’età, ha osservato il Ministro Fazio, "è destinato a crescere, visto il progressivo invecchiamento della popolazione del nostro Paese. Basti pensare che in Europa le persone disabili incapaci di leggere e scrivere, non autonome per queste patologie, dopo gli 80 anni sono tra il 10% e il 20%". Per questa ragione, ha proseguito Fazio, "è importante proseguire con l’attività di prevenzione [della cecità, ndr] e diffondere a livello regionale i servizi di riabilitazione visiva, attualmente non distribuiti in modo omogeneo". L’evento è stato organizzato dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus attraverso il “Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva” che si trova presso il Policlinico “A. Gemelli” di Roma, con cui è in atto una proficua collaborazione. Tra gli oculisti italiani sono intervenuti, oltre al Prof. Mario Stirpe (presidente dellaDa destra: il Ministro della Salute Ferruccio Fazio e l'avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus Commissione Nazionale per la Prevenzione della Cecità), il Prof. Filippo Cruciani (professore associato di oculistica all’Università Sapienza di Roma), il Prof. Reibaldi (coordinatore scientifico del Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva nonché docente presso l’Università di Catania) e il prof. Emilio Balestrazzi (dirigente medico responsabile della Struttura Complessa Oculistica del Gemelli). Ha chiuso la prima giornata la lezione magistrale del Prof. Bruce Rosenthal, Direttore dei Programmi di Ipovisione della Lighthouse di New York (Usa). Il Premio G. B. Bietti è stato conferito anche al Prof. Ahmed Trabelsi per la sua nobile attività di prevenzione nei Paesi più poveri dell’Africa e, inoltre, un doppio attestato di benemerenza è stato consegnato a Radio24-IlSole24Ore. “Salvare una persona dalla cecità evitabile, oltre a evitare una inutile sofferenza all’uomo, rappresenta – ha spiegato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della Sezione italiana dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità – anche un risparmio per la spesa socio-assistenziale del nostro Paese. Quest’affermazione trova conferma nello studio che la IAPB Italia onlus ha commissionato alla LUISS Guido Carli. L’adozione di politiche per la prevenzione della cecità consentirebbe allo Stato un risparmio stimato tra il 9,2% e il 34,2%, variabile a seconda della precocità della diagnosi e Operazione di catarattadella cura (rispetto a uno scenario di non intervento)”. Il 16 dicembre si è trattato principalmente il tema della plasticità cerebrale su cui il Prof. Avinoam B. Safran  – che attualmente svolge attività di ricerca a Parigi ed è professore emerito dell’Università di Ginevra – ha tenuto una lezione magistrale; anche Clara Casco (Università di Padova) ha affrontato l’argomento, concentrandosi sugli aspetti riabilitativi. Il 17 dicembre, invece, il Prof. Ronald Schuchard (Stanford University, Usa) ha parlato, invece, della retina artificiale e delle prospettive future d’impianto.Gli ipovedenti nel mondo, secondo i dati preliminari dell’Oms 2010, sono 245 milioni e i ciechi sono 40 milioni. In Italia, stando all’Istat, i non vedenti sono 362mila; gli ipovedenti, invece, si stima che siano circa un milione e mezzo (soprattutto anziani). L’allungamento della vita media a livello mondiale rende oggi, più che mai, urgente affrontare il problema delle malattie degenerative e, in particolare, quelle che colpiscono gli occhi. Per vedere il Simposio multimediale clicca qui

Ultima modifica di questa pagina: 20 gennaio 2012 

Occhio sotto pressione

 Misurazione della pressione oculareOcchio sotto pressione Dal 7 al 13 marzo si è celebrata la settimana mondiale contro il glaucoma, una malattia oculare che può rendere ciechi o ipovedenti. Secondo l’Oms i malati nel mondo sono 55 milioni  
Attenzione al ‘ladro silenzioso della vista’: è il glaucoma, una malattia oculare da cui è possibile difendersi mediante un’adeguata prevenzione. A questa patologia è stata dedicata la settimana mondiale che si è celebrata dal 7 al 13 marzo. La patologia è associata, il più delle volte, a una pressione dell’occhio troppo alta, che causa la perdita progressiva della visione periferica (il campo visivo si restringe sino alla cecità). Eppure questo dramma è evitabile con una diagnosi tempestiva.  Si può paragonare il bulbo oculare a un piccolo palloncino pieno d’acqua: se si riempie troppo si danneggia mentre, nell’occhio reale, a subire danni è principalmente il nervo ottico – la cui ‘testa’ è collocata nella zona centrale della retina – per eccesso di umor acqueo accumulato. Il nervo ottico ha, infatti, una funzione essenziale: trasporta i segnali elettrici dalla retina alla corteccia cerebrale similmente a ciò che fa un cavetto che collega una webcam al computer. Se la trasmissione perde di qualità fino a interrompersi scompaiono anche le immagini; per questo ridurre la pressione oculare eccessiva è fondamentale per salvare la vista: i vasi sanguigni che apportano nutrimento e ossigeno al nervo ottico non devono subire una compressione eccessiva. Su un campione di 5.887 persone preso in esame dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, in 1.198 casi (20,35%) è stata riscontrata una pressione dell’occhio troppo alta (col tonometro), un campanello d’allarme che fa sospettare un glaucoma; ma Fondo oculare di glaucomatoso (la zona biancastra è il nervo ottico danneggiato)meno dell’1% era già in cura per la malattia. Metà delle persone a cui è stato misurato il tono oculare avevano oltre 60 anni. Secondo le stime i glaucomatosi in Italia sono circa un milione. “Il glaucoma – ha spiegato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus – è una malattia subdola che si può evitare solo attraverso la prevenzione perché, quando si manifesta, la vista potrebbe essere già fortemente compromessa e, quindi, i danni risulterebbero irreversibili e gli effetti devastanti. Pertanto si consiglia una visita dall’oculista (e non da altri) almeno una volta ogni due anni dai 20 ai 40 anni e, dopo questa età, almeno una volta l’anno. Assieme all’Oms la nostra missione è quella di evitare la cecità prevenibile”.  Stando alle stime dell’Organizzazione mondiale della sanità nel mondo ci sono circa 55 milioni di glaucomatosi, maTonometria a soffio potrebbero toccare gli 80 milioni entro il 2020, soprattutto a causa dell’invecchiamento demografico. Nei Paesi ad alto reddito il glaucoma è la seconda causa di cecità e ipovisione (il 16% dei disabili visivi nel mondo), preceduta solo dalla degenerazione maculare legata all’età (41%). La malattia può avere origini genetiche (familiarità), ma può anche essere correlata a traumi o ad altre malattie oculari. Unità mobile oftalmica della IAPB Italia onlus dove si svolgono i controlli oculistici gratuitiNota: è possibile effettuare un controllo gratuito della pressione oculare lunedì 15 e martedì 16 marzo a Roma in Piazza Sempione (nell’ambito dell’iniziativa "Vista su Roma", che si tiene in dieci piazze). I controlli oculistici si tengono all’interno di un’Unità mobile oftalmica (dalle 10 del mattino fino a esaurimento posti). Un’iniziativa di analogo tenore si è tenuta venerdì 12 marzo a Lecce.  

Pagina pubblicata il 5 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: 15 marzo 2010 (ore 10:00). 

Screening oculare per tutti i neonati dell’Umbria

 Screening oculare per tutti i neonati dell’Umbria
Un progetto permanente per prevenire l’ipovisione e la cecità
Un controllo alla nascita per salvaguardare la vista: uno screening può consentire di prevenire la cecità e l’ipovisione sin da piccoli. L’Umbria, col progetto RedNeonata prematura Reflex, è la seconda regione italiana (dopo la Toscana) a cercare di individuare sistematicamente l’ambliopia e altri problemi oculari che si possono presentare alla nascita.

Dal 19 febbraio i check-up vengono condotti in tutti gli undici centri neonatali regionali: gli occhi dei neonati vengono controllati grazie agli oftalmoscopi donati dal comitato umbro dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus. L’iniziativa è stata presentata lo stesso giorno presso l’aula conferenze dell’Ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia.

“Si illumina la pupilla con una fonte luminosa – spiega Silvia, medico oculista della IAPB Italia onlus –: si deve vedere il riflesso rosso della retina. Se non lo si nota, occorrono controlli oculistici più approfonditi perché possono esserci una cataratta congenita oppure altre patologie”. Particolarmente a rischio sono i neonati prematuri con un basso peso corporeo, che neonata prematurapossono sviluppare una retinopatia (ROP).

“Questo progetto – afferma Giancarlo Rossi, Presidente comitato umbro della IAPB Italia onlus – ha modesti costi aggiuntivi per il servizio sanitario pubblico, in quanto i pediatri e i neonatologi sono stati addestrati all’uso dell’oftalmscopio. Gli oculisti degli ospedali di riferimento, sempre ad opera dell’Agenzia Umbra, hanno tenuto gratuitamente una sessione di formazione e di addestramento per istruire i pediatri”.  “In questa maniera – sottolinea il Presidente del comitato umbro – tutti i bambini che presentano il riflesso rosso sono dichiarati sani dopo l’esame del fondo oculare. Se, al contrario, emergono segni di riflessi bianchi oppure che gli occhi presentano altre anomalie sospette, i bambini vengono inviati agli accertamentiRetina affetta da retinopatia del prematuro (ROP) di secondo livello presso i centri oculistici (per una diagnosi oculistica precisa ed approfondita). La presenza delle anomalie oculari congenite è di circa cinque casi su diecimila”. Il progetto attuato in Umbria è basato su un protocollo unificato ed approvato dalla Divisione della Sanità Regionale. Dopo alcuni anni di studio, sperimentazione e verifiche operative è stato esteso ufficialmente a tutti i centri neonatali.

Il progetto è stato realizzato dall’assessorato alla Sanità della Regione Umbria, in collaborazione col comitato umbro della IAPB Italia onlus e l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Pur rappresentando un grande progresso per la salute pubblica, l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità auspica – come ulteriore passo avanti da attuare a livello nazionale – che la vista dei bambini possa essere controllata alla nascita direttamente dai medici oculisti. 
Data pubblicazione: 25 febbraio 2010.

21 febbraio 2009: terza giornata nazionale del Braille

Convegno internazionale del 19 febbraio a Catania (per la III Giornata nazionale del Braille che si è celebrata il 21)Giornata nazionale del Braille
Il 21 febbraio 2010 si è celebrata la sua terza edizione. A Catania si è tenuto un convegno internazionale il 19 febbraio, mentre il 20 febbraio è stata presentata al pubblico la "Creazione di Adamo" in rilievo

Toccare le lettere è possibile grazie all’alfabeto braille, una straordinaria invenzione per i non vedenti.  Il braille consente ai ciechi di accedere all’immane patrimonio della conoscenza attraversoAlfabeto Braille sei punti in rilievo con cui sono scritte le parole. Questo strumento ha una giornata dedicata a livello nazionale: il 21 febbraio. A Catania è stata preceduta da un convegno internazionale (il 19 febbraio) e dalla presentazione, il giorno seguente, di un particolare della Cappella Sistina (riproduzione in rilievo della "Creazione di Adamo").

La Giornata nazionale del Braille è una ricorrenza atta a sensibilizzare “l’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti”: è quanto recita la legge approvata il 3 agosto del 2007, dando seguito agli sforzi e alle richieste di chi si occupa di cecità e della sua prevenzione. La sua celebrazione – è considerata dal Presidente della Libro in BrailleRepubblica Giorgio Napolitano una “solennità civile” – contribuisce a dare maggiore valore al sistema inventato da Louis Braille, il genio francese divenuto cieco in seguito ad un incidente nel laboratorio del padre a soli tre anni. La data è stata scelta perché coincide con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco. 
 Al convegno internazionale sul braille come strumento di scienza, arte e cultura – che si è tenuto presso l’Università di Catania il 19 febbraio – hanno partecipato numerosi relatori italiani e stranieri (clicca qui per consultare il programma). Il convegno – moderato da Nicoletta Carbone, giornalista di Radio24 – è stato introdotto dall’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della Stamperia Regionale Braille e dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus. “Il braille è un sistema che aiuta più di trenta milioni di ciechi nel mondo – ha affermato l’avv. Castronovo Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus e della Stamperia Regionale Braille–: è diventato la ‘vista’ dei non vedenti. Così come i vedenti usano la penna per scrivere, gli occhi per leggere qualsiasi libro e giornale, noi abbiamo il braille". 
 “Per un bambino cieco del Togo che ha scritto una bellissima lettera, il braille – ha proseguito il Presidente della IAPB Italia onlus – è come il Nilo per gli Egiziani, cioè sorgente di vita. Infatti, dà la possibilità al non vedente di apprendere e di istruirsi. Quel bambino ha conseguito la laurea e ora si sente un cittadino pieno di dignità, più forte…”. Tra l’altro l’alfabeto tattile in rilievo ha il vantaggio di poter essere letto anche visivamente. Le lettere del braille, infatti, sono rappresentate con una matrice a sei punti (tre righe e due colonne).

"Louis Braille – ha concluso l’avv. Castronovo – è stato autore di un’autentica rivoluzione sociale, che ha avuto benefici e incalcolabili effetti su milioni di persone non vedenti in tutto il mondo. Altrimenti saremmo stati costretti a perpetuare la nostra difficile vita di ciechi, fatta di privazioni e di limiti. Noi tutti dobbiamo manifestare imperitura gratitudine a questo cieco che, per primo, comprese che il riscatto etico deve avvenire solo ad opera di chi comprendeva i non vedenti".
 Tuttavia, è necessario l’aiuto della scuola, della società e delle istituzioni per insegnare e diffondere l’alfabeto Braille, un eccezionale linguaggio di comunicazione nato per chi vive nel buio. Quindi, al convegno internazionale del 19 febbraio sono intervenuti – tra gli altri –  il dott. Mario Dutto (Direttore Generale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), il Sen. Enzo Bianco (Promotore della legge istitutiva della Giornata Nazionale del Braille) e Tommaso Daniele, Presidente dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.

Riportiamo qui di seguito l’esperienza di un non vedente durante la lettura del braille: "I polpastrelli delle dita che accarezzano un testo, muovendosi da una riga all’altra, sono simili al processo respiratorio dei polmoni. Se i punti simboleggiano i sassolini sul sentiero e le parole sono file di punti, il mio destino di utilizzatore permanente del braille è legato al nuovo universo creato dalla mia mente attraverso il tatto. Il mio contributo a questo universo si concretizza nel mio inconfondibile stile nello scolpire quei sassolini rotondi"(Antonio Martín Figueroa)  
Quando la Cappella Sistina assume rilievo
Il 20 febbraio è stata presentata la "Creazione di Adamo" presso il Polo Tattile Multimediale di Catania 
 La Creazione di Adamo (riproduzione tridimensionale di un particolare della Cappella Sistina), Polo Tattile Multimediale di Catania, 20 febbraio 2010L’arte è questione di tocco: il 20 febbraio è stata presentata a Catania, presso il Polo Tattile Multimediale, la "Creazione di Adamo", un particolare della Cappella Sistina riprodotto in rilievo dalla Stamperia Braille siciliana. 
 La “Creazione di Adamo” è un particolare della Cappella Sistina in Vaticano che è diventata un’opera accessibile ai non vedenti, i quali possono ora conoscere in prima persona il capolavoro di Michelangelo.

Per rendere ancora più semplice la sua fruizione, l’opera è stata scomposta in diversi livelli con l’aggiuntaPresentazione della Creazione di Adamo, riproduzione tridimensionale di un particolare della Cappella Sistina (Polo Tattile Multimediale, Catania, 20 febbraio 2010) progressiva di nuovi elementi (in quattro fasi), fino ad arrivare al magnifico capolavoro reso tridimensionalmente in tutta la sua plasticità. Questa opera si affianca ad altre riproduzioni di opere conservate al Louvre, agli Uffizi di Firenze e in altri musei, ospitati presso il museo permanente dello stesso Polo Tattile catanese.

 
Per il programma integrale del 19 e del 20 febbraio a Catania clicca qui.
 Note:cit. tratta da Vocabraillario, contenuto in AA VV, “Braille, il mondo sulla punta delle mie dita”, Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti onlus, Roma, 2009, p.31.

Pagina pubblicata il 9 febbraio 2010 e modificata il 22 febbraio. Ultimo aggiornamento: 2 marzo 2010.

Vista su Roma

 
I controlli oculistici gratuiti si sono svolti anche in piazza di Monte Citorio (Rm)Vista su Roma
Sono terminati il 13 aprile i controlli oculistici gratuiti in piazza iniziati il primo febbraio. Alterazioni del cristallino e ipertensione le malattie più diffuse soprattutto tra gli anziani

Alterazioni del cristallino e ipertensione in un paziente su tre: sono questi i problemi di salute più comuni riscontrati durante la campagna "Vista su Roma" che si è conclusa il 13 aprile dopo aver toccato dieci diverse piazze della Capitale. La campagna è dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus.Si sono effettuati 640 controlli medico-oculistici gratuiti a partire dal primo febbraio:Controllo della pressione oculare in un’Unità mobile oftalmica due volte alla settimana si è misurata l’acuità visiva, la pressione dell’occhio ed è stata controllata la salute delle strutture oculari (compresa la zona centrale della cristallino. La cataratta è la principale causa di riduzione delle capacità visive degli anziani (11,4% su 640 check-up); ma la perdita di trasparenza del cristallino colpisce già a partire dai 55 anni: si è riscontrata un’opacizzazione nell’8% dei casi e una sua sclerosi (indurimento) nel 15,5% dei pazienti. Dunque complessivamente le alterazioni del cristallino hanno colpito nel 34,9% dei casi.Controllo oculistico gratuito nella Unità mobile oftalmica della IAPB Italia onlusIn base al questionario, la malattia di carattere generale più comune è la pressione alta (ipertensione arteriosa riferita nel 30,6% delle persone visitate); essa comporta, tra l’altro, maggiori rischi per la retina (vedi retinopatia diabetica)“A livello di stile di vita – ha osservato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus – sconsigliamo di fumare, invitiamo a mangiare in modo sano e vario oltre che a praticare regolarmente l’esercizio fisico. Naturalmente non bisogna mai dimenticare i controlli medici periodici, a partire da quelli oculistici”.

Secondo l’Istat la cataratta colpisce l’8,5% della popolazione tra i 70 e i 74 anni, il 12,4% nei cinque anni successivi e il 17,1% di chi supera gli 80 anni. L’ipertensione è ancora più diffusa: si va dal 25,9% tra i 55 e i 64 anni a oltre il 37,2% dopo i 70, passando per il 31,6% in una fascia d’età compresa tra i 65 e i 69 anni. Secondo l’Oms la cataratta è responsabile di cecità e ipovisione nel mondo nel 39,1% dei casi, prevalentemente concentrati nei Paesi in via di sviluppo, dove spesso non ci sono le risorse per effettuare l’intervento di caratta. 
Nota: 
la sclerosi del cristallino consiste nella perdita della sua elasticità, che può preludere alla formazione della cataratta la quale, il più delle volte, è operabile: dopo aver demolito il cristallino con gli ultrasuoni, si procede alla sua aspirazione e, quindi, viene inserito nell’occhio un cristallino artificiale perfettamente trasparente. Inoltre, l’opacità del cristallino è stata considerata anche in modo indipendente e la cataratta costituisce un suo stadio avanzato. 

Pagina pubblicata il 28 gennaio 2010. Ultimo aggiornamento: 14 aprile 2010, ore 16:40. Le cifre qui riportate hanno un valore meramente indicativo e non sono statisticamente significative ad eccezione, ovviamente, dei dati Istat. 

Seconda riunione Commissione per la prevenzione della cecità

L’8 febbraio 2010, presso il Ministero della Salute, si è riunito l’organo voluto dall’allora Ministro Fazio: il secondo meeting della Commissione nazionale per la prevenzione della cecità si è tenuto sempre a Roma.

Sono così proseguiti i lavori dell’organo ministeriale composto da 16 membri, presieduto dal Prof. Mario Stirpe (Presidente della Fondazione Bietti). La sua istituzione – avvenuta il 14 dicembre 2009 ad opera del Ministro della Salute – si deve principalmente alle ripetute sollecitazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus.  

Durante la riunione della Commissione si è deciso – su richiesta del rappresentante dell’OMS, il dott. Silvio Mariotti – di procedere a un’indagine epidemiologica sulle cause di cecità evitabili. La difficoltà che si incontra è, come spesso accade, nella difformità dei criteri di raccolta dati. Dunque, si è valutata la possibilità di far partire uno studio per singole patologie oculari, basato su un campione e sugli stessi standard, in modo tale che in Italia si possa disporre di nuovi dati validi.  

Già nella prima riunione di metà dicembre 2009 erano state create cinque sottocommissioni per le seguenti malattie: (1) degenerazione maculare senile (AMD), (2) patologie oculari genetiche (come la Stargardt), (3) retinopatia diabetica, (4) glaucoma e (5) patologie oculari pediatriche (come l’ambliopia). A seconda delle malattie prese in considerazione si punterà a ridurre i fattori di rischio che provocano la riduzione o la perdita della vista. Ad esempio, l’AMD ha cause genetiche su cui non si può intervenire, ma non fumare è fondamentale perAvv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus e membro della neonata Commissione per la prevenzione della cecità ridurne l’incidenza, così come anche l’alimentazione(bisogna mangiare sano e praticare regolarmente l’esercizio fisico).
 
Un documento ufficiale del Ministero della Salute stabilisce che i compiti della Commissione sono i seguenti: a) la raccolta e la pubblicazione dei dati sulle menomazioni della vista (cecità e ipovisione), con particolare attenzione rivolta alle patologie curabili e prevenibili; b) lo sviluppo di linee guida per la prevenzione delle menomazioni visive; c) il monitoraggio delle attività dei vari enti e soggetti attivi in questo ambito; d) il monitoraggio delle iniziative di cooperazione internazionale svolte dagli enti e dalle associazioni italiane nei Paesi in via di sviluppo e nelle aree povere, in armonia con le linee guida dell’Oms per la prevenzione della cecità.

“Il fatto che sia stata creata una Commissione per la prevenzione della cecità di altissimo livello è, di per sé, importante. Si tratta – ha concluso l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia – di un passo avanti fondamentale per la politica sanitaria italiana”.