Dal 15 al 17 dicembre 2010 a Roma si sono incontrati i maggiori esperti a livello nazionale e internazionale
Concluso il Secondo simposio internazionale sulla riabilitazione dell’ipovedente e sull’abilità visiva
L’Inaugurazione è avvenuta alla presenza del Ministro della Salute Ferruccio FazioDare risposte terapeutiche e riabilitative al milione e mezzo d’ipovedenti che risiedono in Italia e ai 245 milioni che, secondo l’Oms, vivono nel mondo. È stato questo il fine principale del secondo Simposio internazionale sulla riabilitazione dell’ipovedente e sull’abilità visiva che, inaugurato il 15 dicembre al Centro Congressi Parco dei Principi di Roma alla presenza dell’allora Ministro della Salute Ferruccio Fazio (a cui è stato conferito il Premio Internazionale G. B. Bietti), si è concluso il 17 dicembre 2010. Tra i temi trattati: la riabilitazione e le malattie oculari che causano con maggiore frequenza ipovisione, l’impiego delle cellule staminali e la retina elettronica (occhio bionico). Le malattie dell’occhio che causano più spesso disabilità visiva sono, a livello globale, la glaucoma (9%) e la degenerazione maculare legata all’età (6%). Quest’ultima è, invece, la prima malattia causa di cecità e ipovisione nei Paesi di maggior benessere, a cui seguono il glaucoma e la cataratta. In Italia l’incidenza delle patologie oculari associate all’età, ha osservato il Ministro Fazio, "è destinato a crescere, visto il progressivo invecchiamento della popolazione del nostro Paese. Basti pensare che in Europa le persone disabili incapaci di leggere e scrivere, non autonome per queste patologie, dopo gli 80 anni sono tra il 10% e il 20%". Per questa ragione, ha proseguito Fazio, "è importante proseguire con l’attività di prevenzione [della cecità, ndr] e diffondere a livello regionale i servizi di riabilitazione visiva, attualmente non distribuiti in modo omogeneo". L’evento è stato organizzato dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus attraverso il “Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva” che si trova presso il Policlinico “A. Gemelli” di Roma, con cui è in atto una proficua collaborazione. Tra gli oculisti italiani sono intervenuti, oltre al Prof. Mario Stirpe (presidente della Commissione Nazionale per la Prevenzione della Cecità), il Prof. Filippo Cruciani (professore associato di oculistica all’Università Sapienza di Roma), il Prof. Reibaldi (coordinatore scientifico del Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva nonché docente presso l’Università di Catania) e il prof. Emilio Balestrazzi (dirigente medico responsabile della Struttura Complessa Oculistica del Gemelli). Ha chiuso la prima giornata la lezione magistrale del Prof. Bruce Rosenthal, Direttore dei Programmi di Ipovisione della Lighthouse di New York (Usa). Il Premio G. B. Bietti è stato conferito anche al Prof. Ahmed Trabelsi per la sua nobile attività di prevenzione nei Paesi più poveri dell’Africa e, inoltre, un doppio attestato di benemerenza è stato consegnato a Radio24-IlSole24Ore. “Salvare una persona dalla cecità evitabile, oltre a evitare una inutile sofferenza all’uomo, rappresenta – ha spiegato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della Sezione italiana dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità – anche un risparmio per la spesa socio-assistenziale del nostro Paese. Quest’affermazione trova conferma nello studio che la IAPB Italia onlus ha commissionato alla LUISS Guido Carli. L’adozione di politiche per la prevenzione della cecità consentirebbe allo Stato un risparmio stimato tra il 9,2% e il 34,2%, variabile a seconda della precocità della diagnosi e
della cura (rispetto a uno scenario di non intervento)”. Il 16 dicembre si è trattato principalmente il tema della plasticità cerebrale su cui il Prof. Avinoam B. Safran – che attualmente svolge attività di ricerca a Parigi ed è professore emerito dell’Università di Ginevra – ha tenuto una lezione magistrale; anche Clara Casco (Università di Padova) ha affrontato l’argomento, concentrandosi sugli aspetti riabilitativi. Il 17 dicembre, invece, il Prof. Ronald Schuchard (Stanford University, Usa) ha parlato, invece, della retina artificiale e delle prospettive future d’impianto.Gli ipovedenti nel mondo, secondo i dati preliminari dell’Oms 2010, sono 245 milioni e i ciechi sono 40 milioni. In Italia, stando all’Istat, i non vedenti sono 362mila; gli ipovedenti, invece, si stima che siano circa un milione e mezzo (soprattutto anziani). L’allungamento della vita media a livello mondiale rende oggi, più che mai, urgente affrontare il problema delle malattie degenerative e, in particolare, quelle che colpiscono gli occhi. Per vedere il Simposio multimediale clicca qui.
Ultima modifica di questa pagina: 20 gennaio 2012
Occhio sotto pressione
Occhio sotto pressione Dal 7 al 13 marzo si è celebrata la settimana mondiale contro il glaucoma, una malattia oculare che può rendere ciechi o ipovedenti. Secondo l’Oms i malati nel mondo sono 55 milioni
Attenzione al ‘ladro silenzioso della vista’: è il glaucoma, una malattia oculare da cui è possibile difendersi mediante un’adeguata prevenzione. A questa patologia è stata dedicata la settimana mondiale che si è celebrata dal 7 al 13 marzo. La patologia è associata, il più delle volte, a una pressione dell’occhio troppo alta, che causa la perdita progressiva della visione periferica (il campo visivo si restringe sino alla cecità). Eppure questo dramma è evitabile con una diagnosi tempestiva. Si può paragonare il bulbo oculare a un piccolo palloncino pieno d’acqua: se si riempie troppo si danneggia mentre, nell’occhio reale, a subire danni è principalmente il nervo ottico – la cui ‘testa’ è collocata nella zona centrale della retina – per eccesso di umor acqueo accumulato. Il nervo ottico ha, infatti, una funzione essenziale: trasporta i segnali elettrici dalla retina alla corteccia cerebrale similmente a ciò che fa un cavetto che collega una webcam al computer. Se la trasmissione perde di qualità fino a interrompersi scompaiono anche le immagini; per questo ridurre la pressione oculare eccessiva è fondamentale per salvare la vista: i vasi sanguigni che apportano nutrimento e ossigeno al nervo ottico non devono subire una compressione eccessiva. Su un campione di 5.887 persone preso in esame dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, in 1.198 casi (20,35%) è stata riscontrata una pressione dell’occhio troppo alta (col tonometro), un campanello d’allarme che fa sospettare un glaucoma; ma
meno dell’1% era già in cura per la malattia. Metà delle persone a cui è stato misurato il tono oculare avevano oltre 60 anni. Secondo le stime i glaucomatosi in Italia sono circa un milione. “Il glaucoma – ha spiegato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus – è una malattia subdola che si può evitare solo attraverso la prevenzione perché, quando si manifesta, la vista potrebbe essere già fortemente compromessa e, quindi, i danni risulterebbero irreversibili e gli effetti devastanti. Pertanto si consiglia una visita dall’oculista (e non da altri) almeno una volta ogni due anni dai 20 ai 40 anni e, dopo questa età, almeno una volta l’anno. Assieme all’Oms la nostra missione è quella di evitare la cecità prevenibile”. Stando alle stime dell’Organizzazione mondiale della sanità nel mondo ci sono circa 55 milioni di glaucomatosi, ma
potrebbero toccare gli 80 milioni entro il 2020, soprattutto a causa dell’invecchiamento demografico. Nei Paesi ad alto reddito il glaucoma è la seconda causa di cecità e ipovisione (il 16% dei disabili visivi nel mondo), preceduta solo dalla degenerazione maculare legata all’età (41%). La malattia può avere origini genetiche (familiarità), ma può anche essere correlata a traumi o ad altre malattie oculari.
Nota: è possibile effettuare un controllo gratuito della pressione oculare lunedì 15 e martedì 16 marzo a Roma in Piazza Sempione (nell’ambito dell’iniziativa "Vista su Roma", che si tiene in dieci piazze). I controlli oculistici si tengono all’interno di un’Unità mobile oftalmica (dalle 10 del mattino fino a esaurimento posti). Un’iniziativa di analogo tenore si è tenuta venerdì 12 marzo a Lecce.
Pagina pubblicata il 5 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: 15 marzo 2010 (ore 10:00).
Screening oculare per tutti i neonati dell’Umbria
Screening oculare per tutti i neonati dell’Umbria
Un progetto permanente per prevenire l’ipovisione e la cecità
Un controllo alla nascita per salvaguardare la vista: uno screening può consentire di prevenire la cecità e l’ipovisione sin da piccoli. L’Umbria, col progetto Red Reflex, è la seconda regione italiana (dopo la Toscana) a cercare di individuare sistematicamente l’ambliopia e altri problemi oculari che si possono presentare alla nascita.
Dal 19 febbraio i check-up vengono condotti in tutti gli undici centri neonatali regionali: gli occhi dei neonati vengono controllati grazie agli oftalmoscopi donati dal comitato umbro dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus. L’iniziativa è stata presentata lo stesso giorno presso l’aula conferenze dell’Ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia.
“Si illumina la pupilla con una fonte luminosa – spiega Silvia, medico oculista della IAPB Italia onlus –: si deve vedere il riflesso rosso della retina. Se non lo si nota, occorrono controlli oculistici più approfonditi perché possono esserci una cataratta congenita oppure altre patologie”. Particolarmente a rischio sono i neonati prematuri con un basso peso corporeo, che possono sviluppare una retinopatia (ROP).
“Questo progetto – afferma Giancarlo Rossi, Presidente comitato umbro della IAPB Italia onlus – ha modesti costi aggiuntivi per il servizio sanitario pubblico, in quanto i pediatri e i neonatologi sono stati addestrati all’uso dell’oftalmscopio. Gli oculisti degli ospedali di riferimento, sempre ad opera dell’Agenzia Umbra, hanno tenuto gratuitamente una sessione di formazione e di addestramento per istruire i pediatri”. “In questa maniera – sottolinea il Presidente del comitato umbro – tutti i bambini che presentano il riflesso rosso sono dichiarati sani dopo l’esame del fondo oculare. Se, al contrario, emergono segni di riflessi bianchi oppure che gli occhi presentano altre anomalie sospette, i bambini vengono inviati agli accertamenti di secondo livello presso i centri oculistici (per una diagnosi oculistica precisa ed approfondita). La presenza delle anomalie oculari congenite è di circa cinque casi su diecimila”. Il progetto attuato in Umbria è basato su un protocollo unificato ed approvato dalla Divisione della Sanità Regionale. Dopo alcuni anni di studio, sperimentazione e verifiche operative è stato esteso ufficialmente a tutti i centri neonatali.
Il progetto è stato realizzato dall’assessorato alla Sanità della Regione Umbria, in collaborazione col comitato umbro della IAPB Italia onlus e l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Pur rappresentando un grande progresso per la salute pubblica, l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità auspica – come ulteriore passo avanti da attuare a livello nazionale – che la vista dei bambini possa essere controllata alla nascita direttamente dai medici oculisti.
Data pubblicazione: 25 febbraio 2010.
21 febbraio 2009: terza giornata nazionale del Braille
Giornata nazionale del Braille
Il 21 febbraio 2010 si è celebrata la sua terza edizione. A Catania si è tenuto un convegno internazionale il 19 febbraio, mentre il 20 febbraio è stata presentata al pubblico la "Creazione di Adamo" in rilievo
Toccare le lettere è possibile grazie all’alfabeto braille, una straordinaria invenzione per i non vedenti. Il braille consente ai ciechi di accedere all’immane patrimonio della conoscenza attraverso sei punti in rilievo con cui sono scritte le parole. Questo strumento ha una giornata dedicata a livello nazionale: il 21 febbraio. A Catania è stata preceduta da un convegno internazionale (il 19 febbraio) e dalla presentazione, il giorno seguente, di un particolare della Cappella Sistina (riproduzione in rilievo della "Creazione di Adamo").
La Giornata nazionale del Braille è una ricorrenza atta a sensibilizzare “l’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti”: è quanto recita la legge approvata il 3 agosto del 2007, dando seguito agli sforzi e alle richieste di chi si occupa di cecità e della sua prevenzione. Repubblica Giorgio Napolitano una “solennità civile” – contribuisce a dare maggiore valore al sistema inventato da Louis Braille, il genio francese divenuto cieco in seguito ad un incidente nel laboratorio del padre a soli tre anni. La data è stata scelta perché coincide con
Al convegno internazionale sul braille come strumento di scienza, arte e cultura – che si è tenuto presso l’Università di Catania il 19 febbraio – hanno partecipato numerosi relatori italiani e stranieri (clicca qui per consultare il programma). Il convegno – moderato da Nicoletta Carbone, giornalista di Radio24 – è stato introdotto dall’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della Stamperia Regionale Braille e dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus. “Il braille è un sistema che aiuta più di trenta milioni di ciechi nel mondo – ha affermato l’avv. Castronovo –: è diventato la ‘vista’ dei non vedenti. Così come i vedenti usano la penna per scrivere, gli occhi per leggere qualsiasi libro e giornale, noi abbiamo il braille".
“Per un bambino cieco del Togo che ha scritto una bellissima lettera, il braille – ha proseguito il Presidente della IAPB Italia onlus – è come il Nilo per gli Egiziani, cioè sorgente di vita. Infatti, dà la possibilità al non vedente di apprendere e di istruirsi. Quel bambino ha conseguito la laurea e ora si sente un cittadino pieno di dignità, più forte…”. Tra l’altro l’alfabeto tattile in rilievo ha il vantaggio di poter essere letto anche visivamente. Le lettere del braille, infatti, sono rappresentate con una matrice a sei punti (tre righe e due colonne).
"Louis Braille – ha concluso l’avv. Castronovo – è stato autore di un’autentica rivoluzione sociale, che ha avuto benefici e incalcolabili effetti su milioni di persone non vedenti in tutto il mondo. Altrimenti saremmo stati costretti a perpetuare la nostra difficile vita di ciechi, fatta di privazioni e di limiti. Noi tutti dobbiamo manifestare imperitura gratitudine a questo cieco che, per primo, comprese che il riscatto etico deve avvenire solo ad opera di chi comprendeva i non vedenti".
Tuttavia, è necessario l’aiuto della scuola, della società e delle istituzioni per insegnare e diffondere l’alfabeto Braille, un eccezionale linguaggio di comunicazione nato per chi vive nel buio. Quindi, al convegno internazionale del 19 febbraio sono intervenuti – tra gli altri – il dott. Mario Dutto (Direttore Generale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), il Sen. Enzo Bianco (Promotore della legge istitutiva della Giornata Nazionale del Braille) e Tommaso Daniele, Presidente dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.
Riportiamo qui di seguito l’esperienza di un non vedente durante la lettura del braille: "I polpastrelli delle dita che accarezzano un testo, muovendosi da una riga all’altra, sono simili al processo respiratorio dei polmoni. Se i punti simboleggiano i sassolini sul sentiero e le parole sono file di punti, il mio destino di utilizzatore permanente del braille è legato al nuovo universo creato dalla mia mente attraverso il tatto. Il mio contributo a questo universo si concretizza nel mio inconfondibile stile nello scolpire quei sassolini rotondi"(Antonio Martín Figueroa)
Quando la Cappella Sistina assume rilievo
Il 20 febbraio è stata presentata la "Creazione di Adamo" presso il Polo Tattile Multimediale di Catania
L’arte è questione di tocco: il 20 febbraio è stata presentata a Catania, presso il Polo Tattile Multimediale, la "Creazione di Adamo", un particolare della Cappella Sistina riprodotto in rilievo dalla Stamperia Braille siciliana.
La “Creazione di Adamo” è un particolare della Cappella Sistina in Vaticano che è diventata un’opera accessibile ai non vedenti, i quali possono ora conoscere in prima persona il capolavoro di Michelangelo.
Per rendere ancora più semplice la sua fruizione, l’opera è stata scomposta in diversi livelli con l’aggiunta progressiva di nuovi elementi (in quattro fasi), fino ad arrivare al magnifico capolavoro reso tridimensionalmente in tutta la sua plasticità. Questa opera si affianca ad altre riproduzioni di opere conservate al Louvre, agli Uffizi di Firenze e in altri musei, ospitati presso il museo permanente dello stesso Polo Tattile catanese.
Per il programma integrale del 19 e del 20 febbraio a Catania clicca qui.
Note:cit. tratta da Vocabraillario, contenuto in AA VV, “Braille, il mondo sulla punta delle mie dita”, Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti onlus, Roma, 2009, p.31.
Pagina pubblicata il 9 febbraio 2010 e modificata il 22 febbraio. Ultimo aggiornamento: 2 marzo 2010.
Vista su Roma
Vista su Roma
Sono terminati il 13 aprile i controlli oculistici gratuiti in piazza iniziati il primo febbraio. Alterazioni del cristallino e ipertensione le malattie più diffuse soprattutto tra gli anziani
Alterazioni del cristallino e ipertensione in un paziente su tre: sono questi i problemi di salute più comuni riscontrati durante la campagna "Vista su Roma" che si è conclusa il 13 aprile dopo aver toccato dieci diverse piazze della Capitale. La campagna è dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus.Si sono effettuati 640 controlli medico-oculistici gratuiti a partire dal primo febbraio: in un’Unità mobile oftalmica due volte alla settimana si è misurata l’acuità visiva, la pressione dell’occhio ed è stata controllata la salute delle strutture oculari (compresa la zona centrale della cristallino. La cataratta è la principale causa di riduzione delle capacità visive degli anziani (11,4% su 640 check-up); ma la perdita di trasparenza del cristallino colpisce già a partire dai 55 anni: si è riscontrata un’opacizzazione nell’8% dei casi e una sua sclerosi (indurimento) nel 15,5% dei pazienti. Dunque complessivamente le alterazioni del cristallino hanno colpito nel 34,9% dei casi.
In base al questionario, la malattia di carattere generale più comune è la pressione alta (ipertensione arteriosa riferita nel 30,6% delle persone visitate); essa comporta, tra l’altro, maggiori rischi per la retina (vedi retinopatia diabetica)“A livello di stile di vita – ha osservato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus – sconsigliamo di fumare, invitiamo a mangiare in modo sano e vario oltre che a praticare regolarmente l’esercizio fisico. Naturalmente non bisogna mai dimenticare i controlli medici periodici, a partire da quelli oculistici”.
Secondo l’Istat la cataratta colpisce l’8,5% della popolazione tra i 70 e i 74 anni, il 12,4% nei cinque anni successivi e il 17,1% di chi supera gli 80 anni. L’ipertensione è ancora più diffusa: si va dal 25,9% tra i 55 e i 64 anni a oltre il 37,2% dopo i 70, passando per il 31,6% in una fascia d’età compresa tra i 65 e i 69 anni. Secondo l’Oms la cataratta è responsabile di cecità e ipovisione nel mondo nel 39,1% dei casi, prevalentemente concentrati nei Paesi in via di sviluppo, dove spesso non ci sono le risorse per effettuare l’intervento di caratta.
Nota:
la sclerosi del cristallino consiste nella perdita della sua elasticità, che può preludere alla formazione della cataratta la quale, il più delle volte, è operabile: dopo aver demolito il cristallino con gli ultrasuoni, si procede alla sua aspirazione e, quindi, viene inserito nell’occhio un cristallino artificiale perfettamente trasparente. Inoltre, l’opacità del cristallino è stata considerata anche in modo indipendente e la cataratta costituisce un suo stadio avanzato.
Pagina pubblicata il 28 gennaio 2010. Ultimo aggiornamento: 14 aprile 2010, ore 16:40. Le cifre qui riportate hanno un valore meramente indicativo e non sono statisticamente significative ad eccezione, ovviamente, dei dati Istat.
Seconda riunione Commissione per la prevenzione della cecità
L’8 febbraio 2010, presso il Ministero della Salute, si è riunito l’organo voluto dall’allora Ministro Fazio: il secondo meeting della Commissione nazionale per la prevenzione della cecità si è tenuto sempre a Roma.
Sono così proseguiti i lavori dell’organo ministeriale composto da 16 membri, presieduto dal Prof. Mario Stirpe (Presidente della Fondazione Bietti). La sua istituzione – avvenuta il 14 dicembre 2009 ad opera del Ministro della Salute – si deve principalmente alle ripetute sollecitazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus.
Durante la riunione della Commissione si è deciso – su richiesta del rappresentante dell’OMS, il dott. Silvio Mariotti – di procedere a un’indagine epidemiologica sulle cause di cecità evitabili. La difficoltà che si incontra è, come spesso accade, nella difformità dei criteri di raccolta dati. Dunque, si è valutata la possibilità di far partire uno studio per singole patologie oculari, basato su un campione e sugli stessi standard, in modo tale che in Italia si possa disporre di nuovi dati validi.
Già nella prima riunione di metà dicembre 2009 erano state create cinque sottocommissioni per le seguenti malattie: (1) degenerazione maculare senile (AMD), (2) patologie oculari genetiche (come la Stargardt), (3) retinopatia diabetica, (4) glaucoma e (5) patologie oculari pediatriche (come l’ambliopia). A seconda delle malattie prese in considerazione si punterà a ridurre i fattori di rischio che provocano la riduzione o la perdita della vista. Ad esempio, l’AMD ha cause genetiche su cui non si può intervenire, ma non fumare è fondamentale per ridurne l’incidenza, così come anche l’alimentazione(bisogna mangiare sano e praticare regolarmente l’esercizio fisico).
Un documento ufficiale del Ministero della Salute stabilisce che i compiti della Commissione sono i seguenti: a) la raccolta e la pubblicazione dei dati sulle menomazioni della vista (cecità e ipovisione), con particolare attenzione rivolta alle patologie curabili e prevenibili; b) lo sviluppo di linee guida per la prevenzione delle menomazioni visive; c) il monitoraggio delle attività dei vari enti e soggetti attivi in questo ambito; d) il monitoraggio delle iniziative di cooperazione internazionale svolte dagli enti e dalle associazioni italiane nei Paesi in via di sviluppo e nelle aree povere, in armonia con le linee guida dell’Oms per la prevenzione della cecità.
“Il fatto che sia stata creata una Commissione per la prevenzione della cecità di altissimo livello è, di per sé, importante. Si tratta – ha concluso l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia – di un passo avanti fondamentale per la politica sanitaria italiana”.
Giornata Nazionale del Cieco
Protagonisti… per un giorno
Il 13 dicembre si è celebrato a Milano, presso l’Istituto dei Ciechi, il 51° appuntamento nazionale dedicato ai non vedenti
I non vedenti sono stati i protagonisti della 51ª Giornata Nazionale del Cieco che si è celebrata il 13 dicembre a livello nazionale. Si è festeggiata la ricorrenza presso l’Istituto dei Ciechi di Milano assieme all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici). La giornata ha dato avvio alle celebrazioni per il 170° Anniversario di fondazione dell’Istituto dei Ciechi meneghino e al 90° Anniversario di costituzione dell’Uici. Si tratta, quindi, di due fondazioni storiche che hanno scritto, assieme ad altre onlus – tra cui la Sezione italiana della IAPB, fondata nel 1977 –, la storia di questo Paese per quanto concerne la disabilità visiva, la sua assistenza o la sua prevenzione.
Ricordiamo che, solo in Italia, vivono, secondo l’Istat, 362.000 non vedenti (l’Oms ne stima 45 milioni nel mondo): si tratta di una ‘massa critica’ di disabili straordinariamente elevata. Tra gli handicap sensoriali la cecità è fortemente invalidante, dato che si calcola che – nei normodotati – oltre l’80% delle informazioni giunga al cervello attraverso gli occhi. Tra gli invitati alla celebrazione del 13 dicembre a Milano (in via Vivaio 7): Mario Censabella (Presidente dell’UICI di Milano), Rodolfo Masto (Commissario Straordinario dell’Istituto dei Ciechi milanese) e Tommaso Daniele (Presidente Nazionale dell’Uici). In una circolare quest’ultimo ha scritto che i non vedenti devono trovare la maniera per rappresentare la “quotidiana fatica di vivere in un mondo che non vediamo”. Fonti: Istituto dei Ciechi di Milano, Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Notizia pubblicata l’11 dicembre. Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2009.
Giornata mondiale della disabilità
Giornata mondiale della disabilitàSi è celebrata il 3 dicembre: per l’Oms 650 milioni di persone nel mondo sono colpite da handicap Se prendete la popolazione italiana e la moltiplicate per poco meno di undici volte ottenete il loro numero. Sono i disabili, che costituiscono indicativamente il 10% della popolazione planetaria, per un totale di 650 milioni di persone. Uno spicchio di mondo che viene ancora emarginato in molti Paesi. Per questo il tema portante della Giornata mondiale della disabilità che – voluta dall’Oms – si è celebrata il 3 dicembre è l’inclusività: i portatori di handicap e le loro comunità vanno incoraggiati e sostenuti. Dunque, migliorare la qualità della vita dei disabili è una delle missioni dell’Organizzazione mondiale della sanità; tra questi ci sono, naturalmente, i ciechi e gli ipovedenti. "La Giornata – ha spiegato l’Oms – mira a promuovere la comprensione delle questioni relative alla disabilità e a mobilitare il sostegno della dignità, dei diritti e del benessere delle persone disabili. Cerca anche di accrescere la consapevolezza del profitto
che deriva dall’inclusione dei disabili in tutti gli aspetti della vita". "Quella della disabilità è una realtà di cui tutti gli Stati del mondo dovrebbero prendere atto – ha dichiarato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus –. Ci sono situazioni, in particolare in Africa e in Asia, dove i disabili non hanno accesso né all’assistenza sanitaria né al sostegno nella vita quotidiana. Il mondo deve fare
dei passi avanti affinché ci sia una società equa per tutti e di tutti. Queste giornate spero che possano accendere nelle coscienze un risveglio di umanità, solidarietà e una maggiore attenzione a livello legale verso i disabili". Infatti, in Italia la Giornata mondiale della disabilità è stata l’occasione per rilanciare la necessità di una maggiore assistenza delle persone con grave handicap. Secondo le Associazioni Nazionali dei Disabili (Fand) e la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish) "il carico assistenziale relativo alle persone con grave disabilità è ancora, per la quasi totalità, assicurato dalle famiglie. È un onere gravoso che condiziona pesantemente la qualità di vita non solo della persona con disabilità ma di tutto il nucleo familiare. Un onere per il quale non c’è un adeguato sostegno né in termini di servizi, né economico”. Insomma, vengono lamentati “un progressivo impoverimento e marginalizzazione sociale". Per rimediare a queste situazioni esite, naturalmente, anche il volontariato a cui, il 4 dicembre, è stata dedicata una giornata ad hoc con celebrazioni nel Palazzo del Quirinale, alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Notizia pubblicata per la prima volta il 2 dicembre 2009. Ultimo aggiornamento: 4 dicembre 2009.Fonti principali: OMS, FAND/FISH, Quirinale.it
SOI, all’89° Congresso Nazionale
La SOI all’89° Congresso NazionaleSi è tenuto a Milano dal 25 al 28 novembre. La IAPB Italia onlus ha partecipato con un simposio sulle visite oculistiche alla nascita Un simposio sulle visite oculistiche alla nascita. Voluto dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, si è tenuto il 28 novembre durante il convegno organizzato a Milano dalla Società Oftalmologica Italiana (SOI), che ha festeggiato i suoi 130 anni. Il congresso si è aperto la mattina del 25 novembre col simposio “Nuovi Orizzonti”, per una tradizionale disamina sulle ultime frontiere in campo oftalmologico. Tra gli argomenti trattati compare “Uveiti ed immunosoppressione: stato dell’arte”. La relazione ufficiale si è occupata, invece, il 26 novembre delle “Indagini strumentali e oftalmologia pratica”: è stato un modo per fare il punto sullo stato della diagnostica.
Sabato 28 novembre si sono tenuti, per il simposio della Sezione italiana della IAPB, interventi di F. Cruciani (“La visita alla nascita”), D. Mazzacane (“La normativa attuale nazionale e internazionale”), P. E. Bianchi (“Le patologie oftalmiche più invalidanti presenti alla nascita”) e M. Fortunato (“Il test del riflesso rosso: indicazioni e limiti”). La mattinata si è conclusa con le relazioni di R. Malagola (“Come si esegue una visita oculistica alla nascita”) e di A. Reibaldi (“I soggetti a rischio: la ROP”, ossia la retinopatia del prematuro).
La necessità di uno screening oculistico neonatale obbligatorio è essenziale per ridurre il numero di disabili visivi nel nostro Paese; è quanto è già stato ricordato in occasione della Giornata mondiale della vista che si è celebrata lo scorso 8 ottobre. In Italia, ancor più che in passato, si sta mirando alla prevenzione della cecità e dell’ipovisione. Per il programma completo del convegno clicca qui.
Leggi anche l’opuscolo "La prevenzione delle malattie oculari"
Giornata mondiale del diabete
Un mondo che guarda al diabete
14 novembre: Giornata mondiale della malattia che, secondo l’Oms, colpisce oltre 220 milioni di persone e può danneggiare la retina. Se ne è parlato in Campidoglio il 13 novembre Nel mondo oltre 220 milioni di persone soffrono della malattia da eccesso di zuccheri nel sangue: parliamo del diabete, che tra l’altro costituisce una seria minaccia per la retina. A questa patologia il 14 novembre è stata dedicata una Giornata mondiale, promossa dall’Oms e dalla Federazione internazionale del diabete (IDF). L’evento si è tenuto in coincidenza col compleanno di Frederick Banting (1922), scopritore dell’insulina. Quest’ormone, prodotto naturalmente dal pancreas, è indispensabile per trattare il tipo 1 (la forma più grave), mentre il tipo 2 si cura con la dieta e con i farmaci (ipoglicemizzanti).
Il 13 novembre mattina si è tenuto in Campidoglio un convegno sul diabete, patrocinato dal Comune di Roma e dal Ministero della Salute, al quale hanno partecipato il Sindaco Gianni Alemanno (che ha sottoscritto la carta per il Buon Compenso del Diabete), oltre al suo delegato Adolfo Panfili; tra i relatori ci sono stati l’avv. Giuseppe Castronovo (Presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus) e il prof. Emilio Balestrazzi (Direttore del Dipartimento di Oftalmologia del Policlinico A. Gemelli).
Osservare il diabete con occhi più attenti è indispensabile: secondo le stime dell’Oms entro il 2030 i malati saranno – se non si adotteranno nuove misure – almeno il doppio. Attualmente quasi l’80% dei decessi causati dal diabete avvengono nei Paesi a basso o a medio reddito, ma è più comune negli Stati benestanti. In Italia la sua incidenza, secondo l’Istat, è stimata intorno al 4,5%, ma la grave patologia cronica colpisce soprattutto gli anziani (14,5% tra gli over 65).
La prevenzione è particolarmente importante nel caso del diabete: se da un lato è fondamentale controllare la malattia (anche per evitare conseguenze a livello oculare, si veda retinopatia diabetica), dall’altro recenti studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico regolare può tardarne l’insorgenza (clicca qui per approfondire): bisognerebbe fare almeno mezz’ora d’esercizio al giorno per cinque giorni la settimana. Sempre secondo l’Oms, dopo 15 anni di diabete circa il 2% delle persone diventa cieca, mentre ben il 10% soffre di gravi problemi visivi.
Per il programma completo del convegno clicca qui.
Nota:
Dato dell’Organizzazione mondiale della sanità (novembre 2009)
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Data: 13 novembre 2009. Ultimo aggiornamento: 16 novembre 2009.Fonti di riferimento: Istat (“Condizioni di salute, fattori di rischio e ricorso ai servizi sanitari”, 2 marzo 2007, riferito al 2005) OMS